Sottotitolo: Quando le cose non vanno come vorrei, una ricetta che è una non ricetta ad altissima golosità, e torno a sorridere
Ritorno a postare solo di venerdì?
Beh, spero proprio di no.
E' stata una settimana densa, pesante per certi versi, lieta per altri. Ad esempio, martedì, dopo il lavoro, complice l'ora legale e la bella giornata di sole, invece di tornare direttamente a casetta, sono andata a fare alcune commissioni in quel di Mestre, portando a spasso con me anche la mia voce a, quella bitchy.
Evidentemente, la primavera e/o l'ora legale le hanno donato rinnovate energie, grandi sorrisi e tonnellate di ironia. Passeggiare con lei è stato spassoso, assai.
La voce a, oltre ad essere bitchy, è anche fashionista, e l'accoppiata può rivelarsi pericolosa e diversamente divertente
Voce a: "Calze in microfibra pesante color beige/carne, maximaglietta che sconfina nella camicia da notte, maglioncino di lana che spunta dal chiodo, chiodo nero e polacchine nere... cos'è? Le sinapsi del buongusto ti sono forse state negate dalla nascita?"
Io: "Ma dai! E' una studentessa, è giovane..."
Voce a: "Vuoi forse dire che stamattina per non far tardi alla lezione si è lasciata su la camicia da notte?"
Voce a: "Adoro le Dr Martens! Sono meravigliose, soprattutto se nere. Perché rovinarle indossando shorts fantasia, identici a quelli di un bruttissimo pigiama estivo, e calze nere pesantissime?"
Io: "Ma è una ragazzina! Poi gli shorts vanno di moda... non lo sapevi?"
Voce a: "Sì, lo sapevo, ma quelli non sono shorts, ti ripeto assomigliano ad un bruttissimo pigiama estivo e le Dr Martens dovrebbero abbandonare quel corpo per salvarsi... "
Io: "Ma per favore... ma dai... esageratissima... "
Voce a: "Sempre con questi fuseaux..."
Io: "guarda che adesso si chiamano leggings..."
Voce a: "leggings o fuseaux, sempre quello sono... comunque vanno bene in palestra, non sotto quella casacca con il pizzo, la mortificano... eppoi vogliamo parlare delle scarpe?"
Io: "guarda che non è che tutti hanno una cabina armadio a tre piani..."
Voce a: "ma che dici! non serve mica una cabina armadio, basta il buon gusto! A questo punto, perché non sdoganiamo i body scosciati e la fascia in testa di Olivia Newton John? Eh, dimmi, eh...perché?"
Io: "Ma per favore... ma dai... esageratissima... "
Voce a: "OMGGG!"
Io: "E adesso che c'è?"
Voce a: "Ma guarda quei leggings!"
Io: "cosa hanno?"
Voce a: "No, dico, ma li hai visti? Una volta esistevano le fantasie etno chic, quella fantasia sembra uscita da un pensiero malsano, dopo una pessima sbronza triste!"
Io: "vabbè... ma se piacciono alla signora che li indossa..."
Voce a: "la tua ingenuità per le cose del mondo comincia a spaventarmi, sai..."
Io: "Invece io temo quello che mi dirai riguardo a quello che indosso..."
Voce a: "Hai ancora moltissimo da studiare, però un microgrammo di buon gusto ce l'hai."
Io: "... (sospirone di sollievo)... forse, non è stata una grande idea portarti a passeggiare con me..."
Voce a: "scherzi? Erano mesi che non mi divertivo così tanto!"
Effettivamente, nonostante il sarcasmo affilato come un rasoio, il pomeriggio si è rivelato una vera oasi di distrazione e di pace. Accantonate le piccole e grandi grane lavorative, il mio sorriso ne ha risentito positivamente e anche la cucina.
Eppure, oggi, per l'appuntamento settimanale del 100% Gluten Free (fri)Day, mi presento con una ricetta non ricetta, fatta di due soli e unici ingredienti che, però, insieme sono strepitosamente golosi.
Nocciolata al miele
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il 100% Gluten Free (fri)Day
Honey and Nut Cream
gluten free dairy free milk proteins free for the 100% Gluten Free (fri)Day
Ingredienti
200 g di nocciole #
400 g di miele di acacia bio 100% italiano
Procedimento
E' di una semplicità sorprendente, ma sublime e ad alto indice di assuefazione.
L'idea l'ho presa da una specialità che ci è stata gentilmente regalata a Natale, che a me e al cucciolo è piaciuta moltissimo; sono anche riuscita a trovarla in zona, ma considerata la sua bontà, mi sono decisa a provare a farla a casa.
Ho tostato in forno le nocciole, pochi minuti a 180°C, davvero pochi, perché altrimenti gli oli essenziali della nocciola si bruciano e tutto finisce nella pattumiera.
Poi, ho messo le nocciole l'accessorio robot del Kenwood, usando la lama normale; con la manopola nella posizione "pulse" (P) ho tritato le nocciole, finché non sono diventate una crema soda.
A quel punto, ho aggiunto il miele d'acacia in due-tre volte, sempre mescolando tra una aggiunta e l'altra.
Si ottiene una crema liscia e profumatissima, che va invasettata in vasi di vetri previamente sterilizzati.
Per la sterilizzazione, io uso il MW, ci sono delle ottime procedure sicure, oltre che rapide.
Questa crema è ottima spalmata sul pane con tutti i miei senza, ma anche sulle gallette di riso ha il suo perché... ha il suo perché anche mangiata a cucchiaini, dice il cucciolo.
Spesso, nelle cose semplici si cela grande bontà.
A questa ricetta abbino come sempre un libro, dal sapore dolce, ma con un pizzico di malinconia: un libro di poesie, ancora di W.H. Auden, La Verità, Vi Prego, sull'Amore, che divenne piuttosto famoso in Italia dopo l'uscita del film Quattro Matrimoni e un Funerale.
Volete favorire?
Ah! Nel caso vorreste sapere qualcosa di più sullo zucchero vi consiglio di leggere
questo post.
Arrivederci alla prossima ricetta e al prossimo appuntamento del 100% Gluten Free (fri)Day.