Quando si varca
l’arco di ingresso al tempio dei sogni, lì, proprio lì, c’è il mare…
(Luis Sepulveda)
"Hai finalmente messo via la valigia? Non ci sono altri viaggi all'orizzonte?" mi chiede la mia voce a bitchy.
"Sì... e no. Non trovi che vivere sia un continuo viaggiare?" rispondo.
"O my great goodness...sei in vena di filosofeggiare...il tuo umore peggiore" ribatte la mia voce a bitchy.
In realtà, non sono in vena di "filosofeggiare".
Mi piace l'idea che ogni spiaggia sia approdo e partenza, alla ricerca di se stessi, del migliore dei futuri possibili, del meglio che i nostri sogni possono immaginare.
"Non per cinismo, ma per sopravvivenza, più in grande sogni, da più in alto cadi. Questo non è un paese per sognatori." alita la mia voce a bitchy in una densa spirale di fumo.
"Non per cinismo, ma per sopravvivenza, sognare è uno dei grandi motori evolutivi, altrimenti staremmo ancora a mollo nel brodo primordiale che, dopo eoni, sarebbe molto più che stagnante." ribatto io.
La mia voce a bitchy mi fa un sorriso compassionevole, mentre disegna un'altra spirale di fumo.
"Vedi...un pattinatore su ghiaccio dopo aver fatto il suo primo axel, pensa già a come poter fare il triplo axel, pensa già a lanciarsi in una avventura ancora più grande e anche più pericolosa, ma se così non fosse, dovrebbe smettere di andare sul ghiaccio e fare altro. Il divertimento sta in questo: pattinare al meglio, sognando in grande" continuo.
"Filosofeggi, pensi a metafore, sogni in grande...ma il pane quando lo sforni?" mi dice la mia voce a bitchy.
Come essere riportata alla realtà in pochi nanonsecondi: ho un pane da sfornare.
"Comunque, cara lei, fare il pane è sempre un gran bel sogno" e l'ultima parola, stavolta, tocca a me.
Pancarrè dolce
con lievito madre senza glutine senza lattosio senza proteine del latte.
Sourdough Sweet Sandwich Bread
gluten free dairy free milk proteins free
Ingredienti
800 g di farina Nutrifree per pane senza glutine senza lattosio
350 g di lievito madre appena rinfrescato
100 g di zucchero di canna bio
120 g di olio extravergine di oliva (meglio se ligure)
700 ml di latte di soja senza glutine bio
3 g di sale fino
farina Nutrifree per spolverare
planetaria Kenwood, frusta a gancio, leccapentole, spatole, ciotola, 2 teglie da plumcake di 20 cm di lunghezza, staccante per teglie o carta da forno, griglia per dolci
* ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992, e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.
Procedimento
Nella ciotola della planetaria ho pesato il lievito madre, le farine e lo zucchero.
Ho aggiunto il latte di soja tiepido e l'olio di oliva extravergine, con la frusta a gancio, ho mescolato a bassa velocità.
Ho poi aggiunto il sale fino e mescolato, aumentando la velocità mano a mano.
Una volta mescolato il tutto, con il leccapentola ho messo la massa in una ciotola e l'ho coperta con la pellicola per alimenti.
Ho fatto riposare l'impasto in frigo per 8 ore e poi l'ho tirato fuori dal frigo e l'ho lasciato a temperatura ambiente, in un posto riparato, per 6 ore.
Dopo le sei ore, ho diviso in due l'impasto su di un piano infarinato
Ho dato una piega.
Ho spruzzato lo staccante per teglie nelle due teglie.
Ho quindi posto ciascua porzione di impasto nelle due teglie e ho fatto lievitare un'altra ora.
Nel frattempo ho fatto riscaldare il forno a 200° C.
Ho infornato in forno caldo e ho cotto per 35 - 40 minuti.
In caso colorissero troppo, coprire con la carta stagnola le teglie.
Una volta cotti, ho aspettato 10 minuri prima di sfornarli e poi li ho passati sulla griglia per dolci.
E' leggero come una piuma!
"Potremmo fare dei fantastici sandwich, un thermos di caffè ed uno di the e andarcene a fare un picnic, magari proprio sulla spiaggia della foto..." esordisce la mia voce a bitchy.
"E la sognatrice sarei io, eh!...Beh...si potrebbe tornare a trovare Paula e andarci con lei in spiaggia. Sarebbe una fantastica idea" ribatto.
Non per cinismo, ma per sopravvivenza, si mangia bene per sognare meglio.