oops I did it again...
...sì, potrei cominciare così questo post, seguendo il bizzarro frullare dei miei pensieri...che mi ha portato e riportato in Sud America...
...bè sia in Sud sia in Centro America, per essere precisini...
...sì, potrei cominciare così questo post, seguendo il bizzarro frullare dei miei pensieri...che mi ha portato e riportato in Sud America...
...bè sia in Sud sia in Centro America, per essere precisini...
Tutto comincia con la ricerca di una ricetta di dulche de leche, ma senza latte vaccino...
...comincia, poi si interrompe, riprende...
...poi pochissimi giorni fa - secondo me, sotto il pieno effetto di Scipione che mi aveva lessato quei pochi neuroni rimasti - si è materializzato il pensiero "devo fare 'sto benedetto dulche de leche con il latte di soja".
E via!
Ennesima ricerca su Internet, decine di ricette, poi confrontavo le ricette con il latte vaccino con quelle di soja, poi scoprivo che in alcune ricette lo zucchero si misurava a litri e il latte in grammi...o peggio, le proporzioni tra zucchero e latte erano 3:1...refusi o strani scherzi del copia - incolla???
..mah, bah, boh...
...a tal proposito vi consiglio anche di leggere l'interessante post sul blog di Libera, tanto perchè a volte le scottature si prendono anche con il dulche di leche...
...ho parlato già altrove in questo blog dell'abitudine scorretta di non citare le fonti, ma sembra che questo seme buttato nel vento, nel vento muoia...ed ecco che capita che l'esasperazione ed il caldo insieme giochino brutti scherzi e si finisca per perdere le staffe, con la persona sbagliata però...mah, bah, boh...un ciclo che si ripete e a volte, come il serpente dell'infinito, bisogna accettarlo così come è.
...mah, bah, boh...
...comincia, poi si interrompe, riprende...
...poi pochissimi giorni fa - secondo me, sotto il pieno effetto di Scipione che mi aveva lessato quei pochi neuroni rimasti - si è materializzato il pensiero "devo fare 'sto benedetto dulche de leche con il latte di soja".
E via!
Ennesima ricerca su Internet, decine di ricette, poi confrontavo le ricette con il latte vaccino con quelle di soja, poi scoprivo che in alcune ricette lo zucchero si misurava a litri e il latte in grammi...o peggio, le proporzioni tra zucchero e latte erano 3:1...refusi o strani scherzi del copia - incolla???
..mah, bah, boh...
...a tal proposito vi consiglio anche di leggere l'interessante post sul blog di Libera, tanto perchè a volte le scottature si prendono anche con il dulche di leche...
...ho parlato già altrove in questo blog dell'abitudine scorretta di non citare le fonti, ma sembra che questo seme buttato nel vento, nel vento muoia...ed ecco che capita che l'esasperazione ed il caldo insieme giochino brutti scherzi e si finisca per perdere le staffe, con la persona sbagliata però...mah, bah, boh...un ciclo che si ripete e a volte, come il serpente dell'infinito, bisogna accettarlo così come è.
...mah, bah, boh...
Comunque, mentre stavo riconfrontando le varie ricette vegane, ho trovato un video, ottimamente spiegato, ma soprattutto con ingredienti alla portata di tutti. Di tutte le ricette visionate era quella che mi sembrava più affidabile in tutti i sensi (ingredienti più ottime spiegazioni = imbattibile ricetta). Mentre io mi illuminavo di immenso, me faceva la lista degli ingredienti e me stessa continuava a ripetere "bisogna controllare i barattoli di vetro, bisogna controllare i barattoli di vetro..." Sì, me stessa è la rompibolle delle tre, ma non è cattiva, l'ha disegnata così...
La ricetta si trova qui:
Il video su you tube eccolo qua.
No, non parlo spagnolo o castigliano, ma mi adatto molto e mi aiuto moltissimo...anche chiedendo a qualche amica madrelingua di tanto in tanto (vero Gabri ♥?).
Così, ieri mattina, una domenica lievemente meno calda rispetto ai giorni passati, forse anche per il fortissimo temporale con grandinata al seguito di sabato pomeriggio, mi sono messa all'opera, ma...ma potevo non fare delle modifiche??? C'è chi c'ha la kriptonite nella borsa, c'è chi c'ha la chaltronite nella borsa...e io ho una borsa stile Mary Poppins...
Ed ecco che cosa c'ho messo ovvero ingredienti
1 litro di latte di soja*
150 grammi di golden syrup#
125 grammi di zucchero Zefiro#
1cucchiaino raso di vanilla bourbon
2 cucchiaini di bicarbonato di sodio§
30 gr di fecola di patate$
§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.
Ah! Ne ho fatta dose doppia...tanto per rendere la missione ancora più impossibile...
* per il latte di soja, usatene uno buono, ma davvero buono, altrimenti rovinerà tutto; io, tra tutte le marche provate, sono fedelissima a Sojasun e Provamel/Alpro, ma trovo quello della linea Benessere Coop ottimo, quest'ultimo è solo nella versione senza zucchero, mentre Sojasun è nella versione zuccherata e Provamel/Alpro si trovano in entrambe le versioni. Per questa ricetta, in particolare, ho usato Sojasun già dolcificato.
#Ho usato meno zucchero rispetto a quanto presente nella ricetta di Dimension Vegana, perchè ho usato latte dolcificato, ma soprattutto mi intrigava usare per questa ricetta il Golden syrup che avevo utilizzato nella pumpkin pie di Jè Ale, quello della Silver Spoon del quale ho parlato anche in questo post, in più ho utilizzato lo zucchero Zefiro a grana più fina, non è la stessa cosa dello zucchero a velo, ma ci si avvicina di più. Nel video di Dimension Vegana spiegano infatti che l'optimum è l'utilizzo di zucchero a velo, per evitare granulosità nel prodotto finale, granulosità che nel prodotto con latte vaccino è dovuta alla diversa solubilità del lattosio presente, che però è totalmente assente nel latte di soja. Ritengo probabile che per comodità si usi zucchero a velo anche nella versione "senza". A mio parere l'uso del Golden Syrup piuttosto che del semplice glucosio aggiunga aroma oltre colore, per via della reazione di Maillard degli zuccheri
§ ho usato un pelo più di bicarbonato; il bicarbonato nella ricetta con latte vaccino serve non solo per mantenere il pH ad un valore ottimale, evitando la precipitazione della caseina, che avviene in ambiente acido, ma anche per favorire la reazione di Maillard, che in ambiente alcalino velocizza. Mi raccomando, attenzione alla schiuma!
$ ho aggiunto della fecola di patate per aiutare il latte di soja ad addensare; come sempre per gli amidi rimando alla lettura del post dei muffins all'orange curd, che ne spiega le differenze.
Nonostante ami le alghe e per un periodo della mia vita da ricercatrice abbiamo passato giorni e giorni a contare microalghe sedimentate in piccoli vetrini, cercando di capire chi fossero, nonostante non abbia poi così tanti problemi nel miscelare l'agar agar, in cucina preferisco evitarlo per via dei suoi effetti collaterali.
NB: a proposito di foto, questo post ne avrà ;-), ma già da questa foto si capisce il mio chaltron vibe...il cucchiaio andava pulito meglio, il pseudo effetto marble avrebbe potuto essere migliore, ecc. ecc. ecc. Quindi, i discorsi fatti nel precedente post valgono ancora tutti ;-), soprattutto nel fatto che più che essere stilisticamente perfetta, preferisco raccontare.
Come diamine ho fatto, ovvero procedimento.
Ho pesato direttamente in una capace casseruola il Golden Syrup e lo zucchero, li ho ben miscelati, ho aggiunto il latte di soja, ho mescolato molto bene, cosicchè gli zuccheri si sciogliessero nel latte, poi ho aggiunto la vanilla bourbon e ho continuato a mescolare, Infine, ho aggiunto la fecola, sempre mescolando bene e per evitare che si formassero grumi ho anche passato il composto con il minipimer. Per ultimo ho aggiunto il bicarbonato, ho mescolato per bene e messo finalmente sul fornello. Attenzione alla schiuma che fa! Appena preso il bollore, abbassare la fiamma per evitare spiacevoli incidenti (sperimentalmente provato). Bisogna mescolare continuamente e aspettare che la schiuma sparisca completamente; nel frattempo il colore cambia e cambia la consistenza. Il tempo può variare, secondo me anche in relazione alla quantità d'acqua presente nel latte di soja utilizzato; a me sono servite almeno due ore.
Trascorso il tempo, visto il colore mou intenso che aveva preso, ho fatto la prova su un piattino per verificarne la consistenza. Poi ho cominciato a metterlo nei vasetti ancora caldo, vasetti precedentemente sterilizzati in MW, come ho già spiegato in diversi posts che avevamo come argomento le marmellate, confetture, curds, ecc. Riempiti i vasetti, li ho messi a testa in giù a raffreddarsi; una volta raffreddati, li ho trasferiti in frigo. Uno l'ho aperto subito per assaggiare e mio nipote mi ha chiesto di assaggiarlo e se l'è mangiato sulle fette biscottate. Io l'ho assaggiato nello yogurt di soia e l'ho trovato molto godurioso ( e pericoloso per la linea). Ne ho portato un assaggio anche alla mia collega Elena, intollerante al latte, che l'ha trovato molto buono. Domani si troverà un bel barattolino, così lei che ama cucinare saprà trarne il meglio ;-) (oltre a mangiarlo così come è).
Oggi è stata anche una giornata speciale perchè è mancato Jorge el solitario, aka Lonesome George. L'ultimo esemplare di una sottospecie di tartaruga gigante delle Galapagos...quando feci tappa a Puerto Ayora andai a visitare la Charles Darwin Station e vidi Jorge...bè, per me biologa, era già una emozione sconfinata poter essere alle Galapagos, figuriamoci poi veder le tartarughe giganti e le iguane...e le otarie...Ero alle Galapagos per il dottorato (la storia è un po' più complessa) e questa foto fu scattata con una reflex con pellicola. Oggi ho scansionato la foto. Non era facile arrivare da Jorge/George...era molto protetto! Era una star, a suo modo. O si aveva un obiettivo per lunghe distanze o si aveva il permesso di entrare nella sua area. io non avevo nessuna delle due cose, ma volevo un ricordo di quel momento...ma non avrei mai pensato che a distanza di soli 12 anni quel momento cristallizzato sarebbe stato un necrologio. Già perchè tutto finisce...ma non è consolante...e a conferma della selezione naturale, motore dell'evoluzione, Jorge/George era di una sottospecie così diversificata che non poteva più riprodursi...si aprono fiumi di riflessioni, ma sono un'altra storia.
Lonesome George - Wikipedia |
Certo, la morte di Jorge/George chiude un'epoca, come la chiuse la morte dell'ultimo dodo, perchè possiamo raccontarla a memoria d'uomo. L'evoluzione naturale è un susseguirsi di specie, di individui che nascono, crescono, muoiono, scompaiono, perchè cambia il clima, il paesaggio, cambiano tante cose; adesso questi processi sono accelerati dall'impatto antropico. E di ciò potremmo parlare per ore ed ore. Stasera però, vorrei ricordare il momento romantico che c'è dietro la morte di George, quella gioia malinconica che si è prova quando si vive un evento irripetibile nella nostra scala temporale...penso a certe eclissi, a certi passaggi di comete che a volte non si vedono neanche in una vita...Ecco per stasera vorrei ricordarmi il momento romantico di quando leggevo di Darwin, dei suoi fringuelli, del Beagle, lontani spazialmente e temporalmente, e fantasticavo di poter un giorno toccare quel suolo magico che erano le Galapagos...l'ho toccato...ho completato un sogno e ne ho spezzato un altro...bè più che altro mi son spezzata io...le iguane e le pietre laviche mi han solo aiutato un po'...e anche quella volta feci un bel pasticcio, in perfetto stile Fabipasticcio, ma anche questa è un'altra storia...
Serena notte ♥
Questa ricetta partecipa al contest di Simona Dolcemente privi di...
(http://amiciallergici.blogspot.it/2012/09/ciao-tutti-oggi-do-il-via-al-mio-primo.html)
Questa ricetta partecipa al contest di Simona Dolcemente privi di...
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