Non lo volevo fare, ma poi ho cambiato idea. Sarò bastian contraria per un motivo. Sono anche corredata di voce a bitchy.
Si dice che la fine d'anno sia tempo di bilanci.
La fine d'anno è solo il preludio ad una nuova pagina da scrivere.
Grazie a Dio potrei ancora avere molte da scrivere.
Ci si augura di rinascere.
Ogni giorno rinasco, perché non sono quella di ieri, ma porto con me quell'esperienza e non so che cosa mi aspetta domani, perché ho un oggi da costruire.
Ogni oggi costruito come si deve è crescita, è bagaglio che non mi rende più lenta.
Sono diventata la persona che sono grazie a tanti ieri e tanti oggi.
Alcuni sono stati bellissimi, alcuni si sono sbriciolati, altri sono sbeccati come una tazza vecchiotta, altri ancora sono stati proiettili di ferite che son diventate cicatrici.
Cicatrici...
nonostante ricordino il dolore, ne ho di bellissime. Tutte mie.
L'ho sempre detto che ogni cicatrice della vita è un tatuaggio per la mia anima.
Adesso, guardo le mie cicatrici e sorrido.
Mi ci è voluto tutto questo tempo per capire che sono bellissima quando sorrido...
quando sorrido pensando al mio uomo grande, quando sorrido vedendo il mio uomo piccolo, quando sorrido perché la mia gatta principessa si acciambella per chiedermi carezze, quando sorrido, perché il mio svenitore di alberi si struscia per una carezza in più...
quando penso ai miei pezzi di cuore sparsi per il mondo...
gli zii in America, gli zii in Calabria, gli zii a Roma, i nonni a Roma...
le amiche un po' qua un po' là, che non riesco ad abbracciare dal vivo, ma solo tramite messaggi, mail, social - grazie tecnologia!
Sorrido quando mi guardo allo specchio...
io che non mi ci guardavo quasi mai.
Sorrido delle mie rughe, delle mie imperfezioni, della mia grandezza, dei miei occhi che non hanno sorriso abbastanza, ma che han tanta voglia di farlo.
Ci si augura serenità, gioia, pace, amore.
Ho imparato che guardando l'altro, quello che meno conosciamo e che ci fa più paura si vive tutto ciò e molto di più.
Non è mai facile.
Ma neanche scalare l'Everest a mani nude e senza bombole dovrebbe esserlo...o andare giù negli abissi...o sognare e cercare di far diventare quel sogno realtà.
Dalla mia piccola vita ho imparato due cose stupende:
a) sono amata, molto amata
b) sono resiliente.
Resiliente e non resistente...
L'anima è fragile e resiliente allo stesso tempo. Un ossimoro? Chissà.
Ho vissuto momenti in cui l'unica cosa che potevo definire bella era aver usato come phon l'uragano Matthew, ma quei momenti sono il mio ieri. Li ho vissuti, ne ho fatto tesoro, mi fanno ancora piangere, ma sono qui.
Chi di noi non ha mai ingoiato un rospo?
Beh..c'è stato un periodo in cui ne ho ingoiati interi stagni...se il rospo è in pericolo di estinzione è anche colpa mia, lo ammetto.
E in quei momenti avrei davvero voluto mollare tutto, girare le spalle e andarmene, chiudere definitivamente.
Non l'ho fatto.
Testardaggine...di certo, ma anche resilienza.
I have a dream...well more than one...
Sì, ho più di un sogno. Ne ho ancora tanti.
Alcuni sono diventati realtà, altri no...
Un sogno è diventatato realtà da più di 20 anni, un altro è realtà da 14 anni...per un altro mi ci sono voluti 20 anni e 4 mesi - e tralascio rospi, antiacidi et similia - ma alla fine abbiamo fatto anche quello!
E sogno ancora.
Per l'anno nuovo fervono i preparativi.
Io porto con me tutti i miei sogni, un abbraccio speciale di qualche giorno fa, una telefonata dei nonni di qualche minuto fa e so che ci sarà sempre spazio per lacrime, sorrisi, abbracci, lacrime e sorrisi.
Come augurio per il 2017 free from, quindi senza glutine, senza lattosio, senza latte vaccino, vegan, senza saccarosio, ma soprattutto senza meschinerie e cattiverie, vi lascio il mio sorriso.
Cheers