Oggi nell'altro emisfero non so se ricordano i versi con i quali Manzoni scolpì la memoria della morte di Napoleone...di certo oggi nell'altro emisfero ricordano invece che cos'è la celiachia, che cosa significa essere celiaci.
Non so se augurarmi che prima o poi ci sia anche una giornata tutta dedicata alla gluten sensivity oppure augurarmi che il fatto di vivere SENZA non debba più essere sottolineato, ma vissuto semplicemente!
Perchè SENZA glutine, lattosio, latte vaccino e co. SI PUO' CUCINARE!
SI PUO' CUCINARE BENE E VIVERE BENE!
Lo dico da anni, lo scrivo da diversi anni anche in questo piccolo spazio virtuale tutto mio, a misura perfetta di chaltron woman.
Ho parlato di tracce...
Ho parlato di etichette e legislazione...
Ho parlato di contaminazione e cross-contaminazione...
Ho parlato di glutine...
Ho parlato di amidi...
Soprattutto ho raccontato delle avventure di una chaltron woman in cucina e fuori dalla cucina, alle prese con una vita che ha avuto un cambiamento inaspettato: una malattia autoimmune, una tiroide completamente anarchica, la necessità di togliere questo o quell'alimento, il ritrovarsi a vivere una vita con molti SENZA, ma sicuramente ricca, profumata, saporita, colorata...
Non è sempre facile...vero!
Le difficoltà maggiori non sono però i SENZA di cui devo fare a meno, ma la vera difficoltà è spiegare con semplicità, ragionevolezza e raziocinio che cosa è la celiachia, che cosa è la gluten sensitivity...
La difficoltà maggiore è scrollare dalla mente delle persone l'ignoranza, la poca conoscenza, le false informazioni acquisite e stratificate nella memoria...un po' come l'ortica e la gramigna degli orti, che crescono bene ovunque, dovunque e comunque...ma non sono l'insalata di cui abbiamo bisogno!
Vivendo in cucina con i miei SENZA, la sottoscritta chaltron woman non ha solo imparato a cucinare, non ha solo osato l'inosabile, infranto tabù personali, collezionato spatasci e soddisfazioni...no, la sottoscritta chaltron woman ha cercato, studiato, s'è informata, ha cercato di diffondere informazioni, di dare piccoli aiuti, ha ricevuto tanti inputs anche da persone glutinose e lattate (leggasi persone che mangiano glutine e lattosio ;-) ), ha ricevuto anche tanti altri inputs da persone sglutinate e delattosate (leggasi persone che non mangiano glutine e lattosio ;-) ), ha anche ricevuto silenzi da molte altre persone...
Di fronte alla diversità capita...
All'inizio di questa mia vita sglutinata e delattosata tornare a cucinare è stato difficile, perchè nonostante bazzicassi forum di cucina, nessuno sapeva che cosa era una intolleranza, nessuno aveva idea di cosa veramente fosse la celiachia...
Ho imparato moltissimo sul folding, l'autolisi, il lievito madre che è padre e figlio pure...ma prima di fare un pane decente con le farine che utilizzavo all'epoca - sto parlando di otto anni fa circa - quanti spatasci!
Ho fornito compost per anni...dovrebbero festeggiarmi solo per questo!
Della mia avventura nel web ho comunque parlato nel post dedicato alla Memoria
In questa foto, come in quelle precedenti ci sono diverse ricette fatte con successo, tutte ovviamente SENZA lattosio, glutine, latte vaccino e co. Oso dire tutte buone buone buone...spero che le foto parlino...
Non è mai stato facile, non è facile...non credo lo sarà se non cambiano certi meccanismi nell'affrontare la diversità...
Nel caso della celiachia e della gluten sensitivity, si parla di etichette, di claim, di marketing, di ricerca scientifica...tutto giusto, tutto corretto, ma ci si dimentica che c'è la vita...
Le persone celiache e le persone gluten sensitive vivono, respirano, amano, pensano, cucinano e mangiano come qualsiasi altra persona su questa terra.
Devono solo escludere dalla loro dieta alcune cose e con poche, semplici accortezze il celiaco, il gluten sensitive ed il glutinoso si possono sedere assieme ad un tavolo e gustare delle ottime pietanze.
Stesso discorso è applicabile per altre intolleranze...
Lo dico da sempre, lo dico da quando è nato questo piccolo spazio tutto mio CUCINARE SENZA E' COMUNQUE CUCINARE CON TANTI CON
Magari da questo piccolo spazio al resto del mondo la mia voce si perde....allora la unisco al coro dei festeggiamenti in Argentina!
Chissà magari arriva un pelo più in là...;-)
Saltando come un novello Pindaro vorrei parlare di una iniziativa che mi è stata segnalata in un gruppo di food-bloggers che seguo su Facebook.
L'iniziativa è questa Live Below the Line
Attualmente l'iniziativa è attiva negli USA, in Canada, In Nuova Zelanda, In Australia ed in Inghilterra.
Di cosa si tratta?
In collaborazione con altri enti, quali il World Food Program USA, OXFAM , Unicef, Save the Children, The Global Poverty Project, si vuole sensibilizzare attraverso l'esperienza e raccogliere fondi per combattere la povertà nel mondo.
"Quite
simply, we’re building a movement of passionate people willing and able to make
a meaningful difference to those who need it most."
Traduzione: Stiamo semplicemente costruendo un movimento di persone interessate, volenterose e capaci di fare una differenza significativa per coloro che hanno più bisogno.
Vi invito a leggere poi ciò che scrivono nella sezione USA, in Canada, in Nuova Zelanda, n Australia e in Gran Bretagna.
E' esaurientemente spiegato perchè e come è stata scelta la cifra che rappresenta la soglia di povertà per molte nazioni nel nostro mondo...è spiegato per quale ente si possono poi raccogliere e devolvere soldi...è possibile trovare consigli su come fare a vivere below the line, ovvero sotto la soglia di povertà, per i cinque giorni richiesti, negli USA è possibile coinvolgere il liceo che si frequenta, l'Università che si frequenta, persino la chiesa che si frequenta...
Iniziativa lodevole...cinque giorni soltanto per provare a vivere in modo diverso e fare come dicono sopra una differenza significativa per coloro che hanno più bisogno...
La chaltron woman parte da due pensieri distinti:
1) "Quello che fai e non dici vale più di tante parole" pensiero che mi disse anni fa un maestro zen
2) "Il bene non si dice, si fa" pensiero che ripetevano i miei nonni
Che vuol dire?
Vuol dire che per fare una significativa differenza per coloro che hanno più bisogno basta alzare lo sguardo, attraversare una strada, informarsi presso il centro di quartiere, il centro di municipalità o la parrocchia...perchè nel tuo quartiere c'è chi ha bisogno...ci sono anziani in difficoltà, famiglie in difficoltà, case famiglia e comunità che possono aver bisogno...
Intorno a noi c'è molta gente che ha bisogno, che ha davvero bisogno.
Raccogliere coperte, raccogliere alimenti, dare ore gratuite di servizio - per qualsiasi cosa, dalle pulizie all'aiutare a studiare - è fare una differenza significativa per coloro che hanno più bisogno.
Credo fermamente nel fatto che si insegni alla generazione successiva più con un gesto di gratuità che con mille slogan.
Ripeto, l'iniziativa è lodevole, ma considerato che anche a 300 metri a casa nostra ci potrebbe essere chi vive al limite della povertà, non sarebbe fantastico cominciare da lì?
Iniziare con un favoloso Km 0 a fare la differenza per coloro che hanno più bisogno!
Non solo per cinque giorni a settimana, ma finchè si può...
Del donare non è necessario parlare. Si fa e punto.
Facciamolo!
mia cara Fabiana, mi è molto piaciuto questo post, traspare l'intelligenza, l'enorme preparazione e la sensibilità che ti caratterizzano. Continua così! buona domenica e bacioni :-X
RispondiEliminaGrazie delle belle parole carissima Sonia!
EliminaNon so per quanto continuerò...sono passati già quattro anni...spero di aver regalato a qualcuno un sorriso, di aver dato a qualcuno un informazione utile, di aver davvero condiviso, anche se non sempre a km O qualcosa con chi è passato di qua.
Buona domenica anche a te gioia bella ♥
Immensa! Punto!
RispondiEliminaCara Fabi, credo che devo dirti che sei un fenomeno!!! non fraintendermi intendo nel modo migliore:) non so proprio come arrivi a fare tutte queste cose, son semplicemente affascinato...
RispondiEliminaCiao e buona domenica cara amica.
Tomaso
Grazie Fabiana, bellissime parole e sono pienamente d'accordo con te: si guarda troppo al SENZA e non si vedono i tantissimi CON!
RispondiEliminaUn abbraccio
@ Stefania grazie ♥
Elimina@ Tomaso mangiare bisogna, mangiare bene è un diritto e si può. Buona domenica a te e alla tua consorte.
@ Michela è duro smuovere una montagna, ma anche le montagne si sgretolano per il vento...ecco io spero che cambi l'approccio prima o poi, che invece del SENZA si guardi alla diversità dei CON :-D
A rileggerci presto! ♥
Fabiana, pensa che oggi, pur senza sapere di questa iniziativa, ho preparato un (modestia a parte) favoloso pranzo gluten free per quattro persone. Da qualche tempo anch'io, seguendo i consigli di un medico, mi attengo ad un'alimentazione quasi priva di glutine (dico quasi perche' non l'ho eliminato del tutto, ma ridotto tantissimo) e i mie dolori articolari sono quasi scomparsi.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il fare beneficenza, io cerco semplicemente di seguire il Vangelo:
"Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Mt 6,1-4
Sapessi quanta gente suona la tromba e pure il cembalo! :))
Buona domenica, carissima.
Eugenia, non avrei saputo dirlo meglio!
EliminaE' proprio quello che avevo in mente...troppa gente suona tromba e cembalo e si suona addosso!
Lo ripeto l'iniziativa è lodevole in sè, ma invece di mostrare quello che si può fare o quello che si fa, io penso sia meglio farlo e punto.
Il mio atto è il miglior cembalo, la miglior tromba, la miglior orchestra che io possa avere.
Non serve altro.
Hai fatto bene a ribadirlo!
Sono contenta che l'aver, anche se solo in parte, eliminato il glutine dalla tua dieta abbia sortito effetti positivi. Non ho dubbio alcuno sul fatto che il tuo pranzo sia stato favoloso!
Buona domenica a te e grazie delle tue preziose parole♥
Assolutamente d'accordo con te, su tutto! L'esempio vale sempre! E io stessa, soprattutto come mamma, quando perdo le staffe, penso di non essere un esempio... ma capita anche questo! Vale quello che siamo e non possiamo lamentarci di quello che non fanno gli altri... avere le mani pulite e tenerle in tasca non serve a nulla. La mano va allungata per dare un aiuto a chi ne ha bisogno. Può capitare che in compenso riceviamo cazzotti... ma la mia anima è serena e rimango dell'idea che un gesto gentile può dare al mondo un vestito più elegante, quando non "civile"! E mi capita anche di pensare che per imparare a farlo spesso dobbiamo guardare alla natura che ci circonda: agli animali, alle piante! un abbraccio
RispondiEliminanon sono celiaca ma l'idea di mangiare senza glutine almeno qualche volta a settimana mi sta sempre più convincendo, grazie per questo post così interessante, ti abbraccio e ti auguro una buona settimana...
RispondiEliminaFabiana, hai colto nel segno su tutto. Quella frase i nonni poi, la ripetevano sempre anche a me!! Un abbraccio grande,
RispondiEliminaEllen
Troppe foto di ricette appetitose messe tutte insieme :)
RispondiEliminaBel post, un abbraccio e buon fine settimana!