venerdì 27 marzo 2015

Cavolfiore dorato in cocotte senza glutine senza lattosio senza proteine del latte vegan per il #100%GFFD

Piove, senti come piove 
madonna come piove senti come viene giù!

Piove, senti come piove 
madonna come piove senti come viene giù!
(Lorenzo Cherubini aka Jovanotti)

Piove.
E piove da mercoledì.
Quindi, per non impazzire dal mal di testa, bisogna inventarsi momenti di distrazione folle.
Quando piove, io e l'uomo piccolo - per il quale ogni giorno di pioggia è un giorno fortunato - ci mettiamo a cantare.
E cantiamo Piove di Jovanotti.
Siamo capaci di ululati, soprattutto sul secondo giù,  meravigliosamente terrificanti... decisamente meglio di un branco di coyote pazzi e sguaiati ululanti alla luna piena.
Di ciò, il merito è soprattutto mio... diciamolo!
Ci vuole il fisico e anni e anni di stonature ad hoc per poter ululare così.
Modestamente, io ho entrambe le cose.
Siccome piove, siccome il grigio ci avvolge come una coperta pesante, almeno in cucina ci vuole un po' di sole.
Ecco come è nata la ricetta di oggi, ricetta di riciclo che usa gli ultimi cavolfiori di stagione, presentati in modo che anche il "bimbo" più restio a mangiare verdure e ortaggi chieda il bis.
Con questa ricetta partecipo al #100% GFFD,


ma anche alla magnifica raccolta de L'Orto Intollerante, organizzata da Leti Leti e da Manuela.





Cavolfiore dorato in cocotte 
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte vegan per il #100%GFFD
Golden cauliflower en cocotte
gluten free dairy free milk proteins free vegan for #100%GFFD


Ingredienti per quattro cocotte

220 g di cavolfiore pulito e cotto al vapore
120 ml di latte di soja senza glutine senza lattosio
40 g di farina di riso
sale 
noce moscata *
curcuma*

cestello per cottura al vapore, pentola a pressione, ciotola per MW, leccapentola, ciotola, microplane, cucchiaio, frusta, cocotte

*ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 609/2013, che sostiuisce il regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992, da Regolamento di esecuzione CE 828/2014 e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.



Procedimento

Dopo aver pulito il cavolfiore e dopo averlo cotto nella pentola a pressione con il cestello per la cottura a vapore (ogni pentola a pressione ha le sue istruzioni), ho prelevato 100 g di cavolfiore così cotto.
In una ciotola, l'ho spezzettato con una forchetta.
Ho preriscaldato il forno a 180°.
Per fare la vellutata soda ho fatto così:
In una ciotola ho scaldato il latte nel MW, 1 minuto massima potenza (900 W), poi ho aggiunto la farina di riso e con la la frusta ho amalagamato bene il composto. La farina deve sciogliersi benissimo. Poi 1 minuto in MW sempre a massima potenza, mescolato con la frusta e ancora 1 minuto – 1 minuto e mezzo a massima potenza. Pronta!
Ho salato e aggiunto noce moscata grattuggiata alla vellutata e mescolato bene con il leccapentola.
Ho aggiunto il cavolfiore alla vellutata e ho amalgamato con il leccapentola.
Ho aggiunto la curcuma e ho mescolato di nuovo con il leccapentola.
Con un cucchiaio ho riempito le cocotte, ma non fino all'orlo.
Ho infornato in forno caldo a 180° per 10 - 15 minuti.
Ho servito le cocotte calde, accompagnadole con crostini di pane tostato e con pesto di broccolo fiolaro.
Ognuno ha scelto come mangiarle.


Facile, veloce, saporitissimo, approvato dai "bimbi" di casa (l'uomo grande e l'uomo piccolo).

lunedì 23 marzo 2015

Pancakes di Emeril Lagasse con lievito madre senza glutine senza lattosio senza proteine del latte

Stopped into a church, I passed along the way
Well, I got down on my knees
And I pretend to pray
You know the preacher likes the cold, He knows I'm gonna stay
California dreaming

On such a winter's day
(Mamas and Papas)

Lunedì mattina e risplende il sole.
Ieri mattina la pioggia battente ed il vento freddo vestivano la domenica d'inverno.
L'uomo piccolo adora la pioggia, dice che gli porta fortuna.
Devo ammettere che anche io amo la pioggia, soprattutto se la guardo dalla finestra, seduta in poltrona con copertina e tazzone enorme e bollente di cappucino. Camminare sotto il temporale, col vento che mi sbatte contro e con l'ombrello che vola via, mi piace un po' meno... però mi fa venire in mente questa canzone, che amo sin da piccola: California dreaming.
Col mio mangiadischi rosso, ho consumato il quarantacinque giri della versione italiana di questa canzone, assieme ad una marea di pile - per tacere di quelle che venivano sottratte, indebitamente, dai miei per evitare che mettessi sempre la stessa canzone.
California dreaming ha lasciato comunque anche segni di altro tipo nella mia vita, considerato che ho avuto la fortuna e la sfortuna di andare in California per studio e lavoro qualche anno fa.
Quando ero in California, a Santa Cruz, non solo mi sono innamorata perdutamente dell'oceano, ma anche delle pies e delle pancakes e anche di lui: Emeril Lagasse.
All'epoca, al grido di "Kick it up a notch" Emeril Lagasse conduceva un programma fantastico su Food Network; era uno spasso sentirlo parlare e una gioia vederlo cucinare.
Quando sono entrata nel tunnel del lievito madre, la mia amica Michela mi ha detto che avrei potuto farci anche le pancakes.
Ho pensato: "sì...ma mica pancake qualsiasi...farò le pancakes di Emeril Lagasse!"
Detto e ... sglutinato, delattosato, tolto le proteine del latte e... fatto!

Pancakes di Emeril Lagasse 
con lievito madre senza glutine senza lattosio senza proteine del latte
Emeril Lagasse's Sourdough Pancakes
gluten free dairy free milk proteins free


Adatte ad ogni occasione, perfette per la colazione, ma anche per il brunch, le pancakes con il lievito madre danno alla giornata il je ne se quai che mancava. Accompagnate poi dallo sciroppo d'acero, riportano sole e sorriso.



Ingredienti per 12 pancakes o quattro porzioni

2 uova medie cat.O extrafresche biologiche
190 Grammi di Farina MixIt DS senza glutine senza lattosio
120 Grammi di Lievito madre senza glutine senza lattosio appena rinfrescato
1 Cucchiaino di Vanilla bourbon (vaniglia) in polvere certificata senza glutine
60 Grammi di zucchero di canna integrale
6 Grammi di Bicarbonato di sodio
200 Milligrammi di latte di soia senza glutine senza lattosio
70 Grammi di olio di riso
 per accompagnare
100 Milligrammi di Sciroppo d'acero
ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 609/2013, che sostiuisce il regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992, da Regolamento di esecuzione CE 828/2014 e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.



Il procedimento completo lo trovate su Dolci.it, che ringrazio per la pubblicazione.






Bon appètit e buona settimana!

venerdì 20 marzo 2015

Pesto di Broccolo Fiolaro senza glutine senza lattosio senza proteine del latte vegan per il #GFFD

Oggi è il giorno dell'eclissi, ma la mattinata è grigia.
Stamattina guarderò le meraviglie del mondo da un microscopio e spero di potermi comunque godere l'eclissi.
Però, per il colore da portarmi nel cuore propongo questa ricetta semplicissima, ma di una bontà unica, perchè la sua bontà sta davvero nella qualità degli ingredienti.
Con questa ricetta partecipo al #GFFD


E partecipo anche alla magnifica raccolta de L'Orto Intollerante, organizzata da Leti Leti e da Manuela.


Pesto di Broccolo Fiolaro 
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte vegan per il #GFFD
Pesto sauce with broccolo fiolaro
gluten free dairy free milk proteins free vegan for #GFFD



Il broccolo fiolaro è anche conosciuto come cavolo di Creazzo ed è un antico cultivar veneto. Creazzo è anche il luogo di nascita di Carlo Cracco.
Il broccolo fiolaro vanta estimatori illustri, come ad esempio Goethe.
Il mio spacciatore di verdure bio, che è è anche coltivatore e grande estimatore delle eccellenze venete, lo coltiva e io ho imparato a conoscerlo e a mangiarlo.
Del broccolo fiolaro, infatti, avevo già parlato anche qui: un piatto di pasta che diventa eccellenza nel piatto.
Oggi ve lo propongo in un pesto che farà felici anche i bambini.

Ingredienti

1 kg di broccolo fiolaro biologico, da pulire
300 g di mandorle miste, con e senza pellicina, da tostare
olio extravergine di oliva ligure
sale grosso

pentola capiente, scolapasta, robot mixer Kenwood, teglia da forno, carta da forno, tazza da caffè, leccapentola, barattoli per conservare

ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 609/2013, che sostiuisce il regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992, da Regolamento di esecuzione CE 828/2014 e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.

Procedimento


Ho preriscaldato il forno a 180°.
Quando è arrivato a temperatura, ho abbassato a 100°.
Ho messo della carta da forno sulla teglia e vi ho versaro le mandorle.
Ho infornato per 5 minuti, per far tostare.
Ho tolto dal forno e lasciato intiepidire.
Nel frattempo, ho pulito il broccolo fiolaro, sotto l'acqua corrente, togliendo le foglie vecchie e tagliando le parti più dure. 
Non ho buttato tutte le parti dure, perchè tagliate a pezzetti sono perfette nel pesto; lo arricchiscono di sapore.
Ho riempito la pentola con dell'acqua fredda, ho salato l'acqua e l'ho messa a bollire.
Al bollore, ho messo le foglie del broccolo fiolaro nell'acqua per 1 minuto e poi ho scolato e sciacquato sotto l'acqua fredda.
Ho conservato circa 100 ml di acqua di cottura (nella tazza da caffè).
Ho messo metà  delle mandorle nel robot mixer.
Ho aggiunto metà del  broccolo fiolaro sbollentato e ho aggiunto un pizzico di sale grosso.
Ho versato l'olio extravergine d'oliva a filo, mentre il robot mixer andava alla minima velocità.
La quantità di olio extravergine d'oliva è q.b., quanto basta a gusto proprio.
Per diminuire la quantità di olio extravergine,  di solito aggiungo dell'acqua di cottura.
La quantità dell'acqua di cottura è comunque q.b., quanto basta a piacere.
Ho aumentato la velocità del robot mixer fino a raggiungere la giusta cremosità.
Ho messo il pesto nei vasi di vetro, che avevo precedentemente sterilizzato in MW.
Ho ripetuto l'operazione con le mandorle ed il broccolo fiolaro restanti.
Il pesto, coperto di olio extravegine di oliva in superficie, si conserva in frigo per almeno una settimana - l'olio impedisce che si ossidi.
Si può congelare.


Ottimo sulla pasta, ma anche mangiato da solo, spalmato sulle gallette di riso o sulle fette di questo splendido pane con tutti i miei senza.
Il pian fendu al mais e questo pesto sono davvero la primavera che sta arrivando.



Bon appétit e buon GFFD

giovedì 19 marzo 2015

Cookies di Cristiano e i Cookies di Isabella senza zucchero saccarosio senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il Casato Filo della Rosa


Ma che onore!
Sono di nuovo nella cucina del Casato Filo della Rosa con le mie amate Petronille!

Oggi si impastano i biscotti, ma non l'impasto io, l'impasta l'uomo piccolo, perchè questi cookies sono da preparare insieme, perchè serve un adulto per accendere il forno.
"Ora...dire che tu sia adulta è una parola grossa...
E comunque, considerata l'età dell'uomo piccolo, mi sa che gli servi ancora per poco per accendere il forno!" sentenzia la voce a bitchy.
"Ma neanche i biscotti ti rendono dolce???" ribatto.
"Ma tesoro, li hai fatti anche senza zucchero saccarosio! Dolci sono dolci, ma per me ti servirebbero ettari ed ettari di piantagione di canne da zucchero!" risponde la voce a bitchy.


Alle Petronille ho raccontato che:
Questa ricetta, anzi queste ricette indissolubilmente legate tra loro nascono da ispirazioni improvvise e ricordi. Le ispirazioni improvvise han preso forma grazie ad alcune ricette, incontrate nel web, alcune le ho subito fatte con tutti i miei senza (senza glutine, senza lattosio, senza proteine del latte, ma anche senza uova, ecc.), altre le ho lasciate in un cassetto della mia testa. I ricordi sono legati a mio figlio, perché, oltre alle favole e alle filastrocche note e famose, io ne ho inventate moltissime per lui, soprattutto per distrarlo nei momenti in cui stava male (N.d.A soffriva e soffre d’asma). Prima o poi bisognerà che scriva nero su bianco di questo mondo fantastico che io, mamma, e lui, cucciolo d’uomo ormai ragazzo, abbiamo condiviso.
Un pezzetto di questo mondo è la storia di Cristiano ed Isabella, che può essere letta sul mio blog (La Favola di Cristiano ed Isabella)
 Cristiano è un bellissimo ragazzino ed un cuoco magico, anche Isabella è una bellissima ragazzina, ma è anche una viziata, capricciosa e golosissima piccola principessa. Ricordando questa storia, sono nati i Cookies di Isabella e Cristiano: due ricette facilissime e ricche di sapori, senza glutine, senza lattosio, senza proteine del latte, senza saccarosio aggiunto, un po’ vegan… insomma due ricette che accontentato tutti, grandi e piccoli, ma soprattutto due ricette da fare insieme, mamma e bimbi, raccontandosi storie.
Cookies di Isabella 
senza zucchero saccarosio, senza glutine senza lattosio senza proteine del latte senza uova vegan
Isabella's Cookies sucrose free egg free gluten free dairy free milk proteins free vegan



I cookies di Isabella sono al cioccolato, ma non c'è zucchero saccarosio all'interno e non ci sono uova e sono ovviamente senza glutine senza lattosio e senza proteine del latte. Pure vegan!
L'ingrediente segreto, anzi gli ingredienti segreti sono il succo di mela non filtrato biologico e degli ottimi cereali integrali, con tutti i senza!

Ingredienti per 12 cookies
120 g di fiocchi di cereali integrali senza glutine senza lattosio Multigrain Molino Nicoli
180 g di cioccolato fondente (70% minimo) senza glutine senza lattosio
100 g di farina di cocco senza glutine
100 ml di succo di mela non filtrato biologico
100 g di cranberries (mirtilli rossi) biologici secchi ed ammollati in acqua
4 g di olio di riso



Cookies di Cristiano 
senza zucchero saccarosio senza glutine senza lattosio senza proteine del latte 
Cristiano's Cookies sucrose free gluten free dairy free milk proteins free 


I cookies di Cristiano sono bianchi, ma ricchi di uvetta e di gusto, seppure con tanti senza!
Il succo di mela non filtrato bio e il particolare uso dei cereali integrali donano loro una consistenza e un sapore particolare, ma che riporta dritto all'infanzia, soprattutto se accompagnati da una bella cioccolata.

Ingredienti per 12 cookies
120 g di fiocchi di cereali integrali senza glutine senza lattosio Multigrain Molino Nicoli
110 ml di succo di mela non filtrato biologico
100 g di farina di mandorle senza glutine
1 uovo
100 g uvetta (se biologica, meglio) messa ad ammollare in acqua
 Ingredienti per la cioccolata calda
300 ml di latte di soja senza glutine senza lattosio
40 g di cacao amaro senza glutine senza lattosio

20 g di amido di mais o maizena senza glutine 



Con questi cookies, auguro a tutti una buona merenda, proprio come fanno Cristiano ed Isabella, proprio come facciamo io e l'uomo piccolo, perchè
Nel mondo fantastico, che mio figlio ed io condividiamo, Cristiano ed Isabella si godono questa merenda all’ombra di un pergolato “dell’enorme giardino di quel palazzo bello, grande e antico”, mentre noi la gustiamo, seduti al nostro tavolo, ridendo e chiacchierando, regalandoci un momento speciale.


mercoledì 18 marzo 2015

Pain fendu al mais senza glutine senza lattosio senza proteine del latte con lievito madre #Panequotidiano

Riempi il tuo foglio con i respiri del tuo cuore
William Wordsworth

Riempi il tuo forno con i respiri della tua ispirazione
La chaltron woman, ovvero me


Wordsworth è uno dei poeti scoperti alle superiori e portati da allora nel mio cuore. Il merito di averlo incontrato va alla mia stravagante insegnante di inglese di allora.

"Ma perchè scomodare Wordsworth per uno dei tuoi pani?"dice la voce a bitchy, mentre addenta una fetta di questo pane, appena tostata.
"Perchè Wordsworth non invita solo a sognare, ma a scrivere i sogni nero su bianco. Ecco perchè impasto: per mettere in forno non i miei sogni di pane, ma i miei pani da sogno" rispondo io, mentre cerco uno spicchio d'aglio.
"Beh...in fondo sei sempre stata una chaltron woman capace..." sentenzia la voce a bitchy, continuando a mangiare.
"Attenta...la bruschetta all'aglio è pericolosa per la classe di una voce a bitchy come te, come l'aristocrazia russa fu pericolosa per Rasputin..." ribatto.
"Uhm... le voci bitchy immaginarie come me non temono nulla, manco la fiatella!" rintuzza lei, agguantando altre due fette di pane.


Questo pane meraviglioso, del colore dell'oro, è la mia personale rivisitazione con tutti i miei vari senza di un pane glutinoso e splendido che ha avuto l'onore di essere infornato dalla mia adorata panificatrice seriale: Maria Teresa Cutrone di De Gustibus Itinera.
Grazie alla farina integrale di mais che ho usato, sembra che questo pane abbia il sole dentro.
Si è magnificamente prestato ad essere tostato per una bruschetta classica: solo olio extravergine d'oliva italiano e aglio italiano, entrambi bio.
Erano almeno 20 anni che non mangiavo una bruschetta come si deve e questa lo era.
Davvero.

Pain fendu al mais 
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte con lievito madre 
#Panequotidiano
Corn Pain Fendu with sourdough gluten free dairy free milk proteins free


Ingredienti

300 g di lievito madre senza glutine senza lattosio appena rinfrescato
500 g di farina senza glutine senza lattosio Nutrisì
250 g di farina di mais integrale senza glutine Molino Marello
650 ml di acqua tiepida 
70 g di olio extravergine di oliva pugliese bio
12 g di sale.

farina di mais integrale senza glutine Molino Marello per lo spolvero

ciotola della planetaria Kenwood, frusta a gancio, caraffa graduata, leccapentola, ciotola capiente per la lievitazione, teglie per forno, alluminio, carta da forno, griglia per raffreddare

ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 609/2013, che sostiuisce il regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992, da Regolamento di esecuzione CE 828/2014 e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.

Procedimento

Ho esato il lievito madre rinfrescato nella ciotola della planetaria.
Poi, sempre nella ciotola, ho aggiunto le farine, l'acqua e l'olio extravergine di oliva.
Ho cominciato ad impastare a bassa velocità. Una volta che tutto era amalgamanto, ho aggiunto il sale.
Ho continuato ad impastare, aumentando man mano la velocità.
Una volta che l'impasto era perfettamente amalgamato, con il leccapentola l'ho spostato in una capiente ciotola, che ho coperto con l'alluminio per alimenti.
Ho lasciato l'impasto a temperatura ambiente per 1 ora, poi ho messo in frigo a riposare (per 15-16 ore circa).
Trascorso questo tempo, ho tirato l'impasto fuori dal frigo e l'ho lasciato a temperatura ambiente per 1 ora e mezza circa.
Poi ho diviso l'impasto in tre parti di uguale peso e ho dato ad ognuna la forma caratteristica del pain fendu, che trovate perfettamente descritta nella ricetta di Maria Teresa.
L'impasto senza glutine è morbido, ma lavorabile. Mi sono aiutata con una spatola e con le mani, quindi senza usare il mattarello, ho dato la caratteristica forma e ho messo ogni pane a testa in giù, su una teglia da forno, ricoperta da carta da forno.
Ho lasciato lievitare i pani in questo modo per due ore.


Nel frattempo, ho preriscaldato il forno a 250°C
Trascorse le due ore, ho passato i pani dalla teglia con carta da forno alla teglia spolverata con farina di mais.
I pani erano a testa in su.
Ho quindi infornato i pani; ho cotto a 250° C per 10 minuti. Poi ho abbassato la temperatura del forno a 220° C e ho cotto per circa 15 minuti. Trascorso questo tempo ho abbassato ancora la temperatura del forno a 200°C e ho cotto per almeno altri 15 minuti.
Il pain fendu è pronto quando, battendo con le nocche sul fondo, suona vuoto.
Una volta cotto, ho sfornato e messo a raffreddare su una griglia per dolci.
Poi...via di bruschetta!
Nonostante debba ancora imparare tanto per la formatura del pane, questo è buonissimo.
E' sempre una grande soddisfazione poter mettere a tavola un #panequotidiano come questo, ma anche come quello che hanno sfornato nelle loro cucine le mie amiche blogger Sonia e Gaia:
Ciabatta senza glutine con lievito madre è il #panequotidiano di Sonia
Filone Integrale senza glutine con lievito madre e semi oleosi è il #panequotidiano di Gaia

Con questo pane partecipo anche alla raccolta di #Panissimo27 di Marzo, ospitata da Terry sul suo blog, iniziativa ideata da Sandra e da Barbara.


Buona bruschetta a tutti!



lunedì 16 marzo 2015

Radicchio di Treviso tardivo in saor senza glutine senza lattosio senza proteine del latte vegan

Si muore tutte le sere, si rinasce tutte le mattine: è così. E tra le due cose c'è il mondo dei sogni
Henri Cartier Bresson


Si avvicina l'equinozio di primavera e la fine dell'inverno.
Anche la stagione del radicchio di Treviso tardivo IGP sta giungendo verso la fine, ma il radicchio è ancora ottimo, sia in termini di qualità sia in termini di prezzo.
Può essere l'occasione giusta di gustarlo in saor, perchè, come raccontavo, oltre alle sarde, a Venezia il saor si usa per molte verdure, come ho scritto nella ricetta della zucca in saor.
Per questa ricetta mi sono ispirata sia a quella di Belle di Padella sia a quella della zucca in saor
Anche questa ricetta è naturalmente senza glutine, senza lattosio, senza proteine del latte ed è vegan:
Perchè ribadisco questi concetti? Perchè voglio sottolineare come il mangiare senza non sia privazione di gusto e monotonia di sapori. Anzi!

Radicchio di Treviso tardivo in saor 
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte vegan
Late - growing Radicchio of Treviso (aka Treviso Long Leaf Radicchio) in saor
gluten free dairy free milk proteins free vegan


Ingredienti

800 g. di Radicchio di Treviso tardivo bio
1 cipolla bianca bio
2 cipolle rosse bio
10 chiodi di garofano
6 grani di pepe nero*
120 ml di aceto di vino bianco (io ho usato quello di mele)
4 g di zucchero di canna integrale
70 g di uvetta sultanina
olio extravergine di oliva (per me pugliese bio)
sale fino q.b.
acqua q.b.

per accompagnare

coltellodi ceramica, spelucchino per verdure, cucchiai, wok, padella capiente, coperchio, ciotole grandi e piccole, tazzina di caffè, terrina per il riposo, alluminio per alimenti, piatto di portata

*ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 609/2013, che sostiuisce il regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992, da Regolamento di esecuzione CE 828/2014 e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.


Procedimento

Ho lavato bene il radicchio tardivo di Treviso e l'ho tagliato in 4 parti.
Ho messo ad ammollare l'uvetta in acqua tiepida
Ho messo quattro cucchiai di olio extravergine di oliva pugliese e bio in una padella capiente e ho poi messo il radicchio tagliato nella padella.
Ho salato il radicchio e poi l'ho fatto brasare per circa 5-6 minuti.
Nel frattempo, ho  affettato finemente e a rondelle le cipolle.
Nel wok ho messo due cucchiai di olio extravergine di oliva pugliese bio e ho aggiunto le cipolle.
A fuoco minimo, ho fatto imbiondire le cipolle, aggiungendo acqua se necessario.
Dopo circa tre minuti ho aggiunto il pepe nero in grani e i chiodi di garofano e ho salato.
Intanto, ho mescolato lo zucchero di canna integrale con l'aceto di mele
Ho mescolato per far amalgamare le cipolle e gli aromi e ho aggiunto l'aceto di mele con lo zucchero di canna.
Ho lasciato sfumare l'aceto. (circa 5 minuti).
Trascorso questo tempo, ho aggiunto l'uvetta ammollata alle cipolle e ho mescolato per far amalgamare tutti i sapori.
Ho messo una parte di questo composto sul fondo della terrina da riposo.
Ho messo tutto il radicchio brasato nella terrina di riposo.
Poi, ho ricoperto tutto il radicchio brasato con la seconda parte del composto di uvetta e cipolle.
Ho coperto con alluminio e ho messo a riposare per 24 ore circa, in frigo - più il radicchio riposa, più si insaporisce.
Trascorso il tempo di riposo, ho quindi impiattato e servito, accompagnandolo con il bâtard ricco di profumi, grazie alla birra e al teff..



venerdì 13 marzo 2015

Crostata di ricotta di capra e agrumi senza glutine senza proteine del latte vaccino con farina di sorgo per il #GFFD

"Molti, moltissimi uomini si sono sentiti moralmente e spiritualmente turbati come te adesso. Per fortuna, alcuni hanno messo nero su bianco quei loro turbamenti. Imparerai da loro… se vuoi. Proprio come un giorno, se tu avrai qualcosa da dare, altri impareranno da te. È una bella intesa di reciprocità. E non è istruzione. È storia. È poesia"
Il Giovane Holden  - J.D. Salinger

Ieri era il Salinger Day 
Saperlo mi ha subito fatto venire in mente Il Giovane Holden, un libro che ho letto eoni fa, molto amato perchè ha rappresentato un turning point, un momento di crescita; quella lettura fu così intensa che il libro non l'ho ancora mai riletto, se non qualche frase, qualche periodo, perchè i ricordi sono ancora vividi e vivi.
Vividezza e vitalità fanno bene alla salute dell'anima... un po' anche a quella fisica, che traballa tra tosse e starnuti, gentilmente regalatimi dal secondo uomo della mia vita, mio figlio che, tra asma ed influenza, voleva anche imitare il vecchietto dei classici western, che tossisce a destra e a manca come se non ci fosse un domani.
Così, la scorsa settimana abbiamo festeggiato in sordina l'anniversario mio e del primo uomo della mia vita, l'ingegner consorte.
Per festeggiare, ho preparato questa crostata molto profumata, che è la mia versione senza glutine e senza proteine del latte vaccino della torta di ricotta profumata agli agrumi della mia amica di blog Lory B. (il suo blog è Lory B. Bistrot).
Con questa torta, dalla frolla profumata e particolare, grazie alla presenza del sorgo, partecipo al #GFFD di questa settimana.



Crostata di ricotta di capra e agrumi 
senza glutine senza proteine del latte vaccino con farina di sorgo per il #GFFD
Tart with goat ricotta and citruses
gluten free cow milk proteins free with sorghum flour for the #GFFD



Ingredienti
(stampo 24 cm di diametro)

Frolla
100 g di farina integrale senza glutine senza lattosio Werz
100 g di farina di sorgo senza glutine senza lattosio Mulino Marello
100 g di farina di riso senza glutine Nutrisì
1 tuorlo d'uovo cat.0
1 uovo intero cat.0
175 g di zucchero di canna integrale
110 g di margarina di soja senza glutine senza lattosio senza grassi idrogenati e bio
la scorza grattugiata di 1 arancia bio
1-2 cucchiai di succo d'arancia bio
5 g di xantano
5 g di sale

Ripieno

300 g di ricotta di capra ben scolata
3 uova cat. O
50 g di zucchero di canna integrale
il succo di 1 arancia bio
1/2 bicchierino di Cointreau
260 g di marmellata di agrumi Rigoni bio
100 g di farina di mandorle senza glutine Molino Rossetto

ciotola della planetaria Kenwood, frusta a K, frusta per montare, bilancia, leccapentola, ciotole piccole, cucchiai, bicchierino, spremiagrumi, grattugia microplane, stampo da 24 cm di diametro a cerchio apribile, staccante per teglie senza glutine, carta da forno, fagioli secchi, piatto di portata

ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 609/2013, che sostiuisce il regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992, da Regolamento di esecuzione CE 828/2014 e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.


Procedimento

Nella ciotola della planetaria ho pesato direttamente tutti gli ingredienti secchi.
Ho aggiunto il tuorlo d'uovo, l'uovo intero e la margarina di soja bio in piccoli pezzi.
Ho cominciato a mescolare con la frusta a K, a bassa velocità.
Poi ho aggiunto la buccia grattuggiata dell'arancia bio e anche 1 cucchiaio di succo d'arancia appena spremuto.
Ho finito di impastare, sempre con la frusta a K, ad alta velocità.
Ho formato una palla con le mani e ho messo il composto a riposare 1 ora a temperatura ambiente.
Dopo il riposo, ho preriscaldato il forno a 200°.
Ho spruzzato lo staccante per teglie nello stampo.
Ho steso la pasta frolla e ho foderato la teglia, formando un cordone. 
Ho foderato il guscio di pasta con la carta da forno e ho coperto con i fagioli secchi.
Ho infornato e cotto il guscio di pasta a 200° per 15 minuti.
Nel frattempo ho preparato il ripieno.
Nella ciotola della planetaria, con la frusta per montare, ho mescolato , alla massima velocità, la ricotta, lo zucchero, le uova intere, il Cointreau e il succo d'arancia.
Poi, una volta ben montato il composto, ho aggiunto la farina di mandorle.
Dopo 15 minuti, ho tirato fuori lo stampo dal forno, tolto i fagioli e la carta da forno e atteso per 5-6 minuti.
Ho abbassato la temperatura del forno a 180°.
Poi, ho spalmato la marmellata di agrumi misti sul fondo della crostata. Ho infine spalmato il composto sopra la marmellata.
Ho cotto quindi la crostata per 25-30 minuti a 180° (in caso dovesse scurirsi troppo la superficie, coprire con alluminio per alimenti).
Una volta cotto, ho sganciato lo stampo, ho atteso 10 minuti e dopo ho posto la crostata sul piatto di portata.
Via alla prova assaggio!


La farina di sorgo nella frolla le dono consistenza e aromi che si sposano benissimo con la ricchezza del ripieno.
Questa torta è molto piaciuta a tutti noi. Grazie Lory!

Al prossimo GFFD... 

lunedì 9 marzo 2015

Bâtard alla birra e al teff con lievito madre senza glutine senza lattosio senza proteine del latte

sottotitolo: la bontà del Bâtard

Come iniziare questa settimana se non con un pane buonissimo, dall'aroma intenso e profumato, dovuto sia alla presenza della birra chiara sia alla presenza della farina integrale e della farina di Teff?
Soprattutto, chi crederebbe che questo pane è senza glutine senza lattosio senza proteine del latte? All'assaggio, tutti questi senza si annullano e anche l'aspetto non fa affatto rimpiangere l'originale glutinoso


Bâtard alla birra e al teff 
con lievito madre senza glutine senza lattosio senza proteine del latte
Sourdough Bâtard 
with ale and teff gluten free dairy free milk proteins free

La ricetta originale glutinosa è della panificatrice seriale Maria Teresa di De Gustibus Itinera.

Io ho preso questa ricetta e l'ho riadattata, togliendo glutine, proteine del latte e lattosio - questi sono spesso ingredienti delle farine senza glutine.
Ma cos'è il bâtard?
"E' la forma più tozza, rustica e corta della nobile baguette...qui si arricchisce della farina integrale, della farina di teff, cereale naturalmente senza glutine proveniente dall'Etiopia, che in Italia si trova certificato, e della birra..."

La mia ricetta senza glutine senza lattosio senza proteine del latte con lievito madre la trovate su Dolci.it .


Adoro questi buchi nel pane, adoro il profumo di questo pane, il suo gusto pieno che si sposa benissimo col salmone affumicato, con una fetta di limone biologico e dell'aneto, che si sposa meravigliosamente con una fetta di prosciutto crudo di Sauris dal sentore affumicato, o con del rustico salame de casada, ma anche  con del formaggio fresco di capra e un velo di miele di castagno...oppure una fantastica marmellata di agrumi homemade...
Insomma, è un pane che si mangia con tutto, persino in purezza è fantastico!
Provatelo e sappiatemi dire!

Questa mia ricetta la porto nella casa di Terry, che ospita #Panissimo27, creato dalle eccezionali Barbara e Sandra


Lo ripeto, questo pane è assolutamente da assaggiare! Quindi, provate a farlo e sappiatemi dire.


domenica 8 marzo 2015

Quanti Modi di Fare e Rifare Maritozzi (senza lattosio senza proteine del latte senza glutine con lievito madre)

Diciasette anni e un giorno fa a quest'ora fervevano i preparativi per il matrimonio tra me e l'ingegner consorte.
In uno splendido  ed assolato pomeriggio romano di marzo l'ingegner consorte ed io ci siamo sposati. 
Credo di essere stata l'unica sposa che  invece di arrivare almeno 15 minuti dopo l'inizio della cerimonia, è arrivata ben 20 minuti in anticipo rispetto all'inizio della cerimonia!
Non mi faceva compagnia la voce a bitchy, ma mi sono rifutata di aspettare 35 minuti prima di poter entrare e ne ho aspettati solo 20.
E mi sono anche presa un gentile rimprovero dall'officiante - già da questo si intuisce che io e i preti andiamo poco d'accordo.
L'ingegner consorte era molto agitato, io che di solito mi lascio prendere dall'ansia e ho dei picchi di adrenalina da paura, ero rilassatissima.
L'unica sposa che è arrivata in anticipo, che rideva e che non si è commossa - si intuisce il perchè la voce a bitchy mi faccia compagnia.
Avremmo dovuto festeggiare ieri, ma il cucciolo che ormai è un ragazzo era ancora uno straccetto, a causa dell'attacco d'asma e del conseguente febbrone.
Ma festeggereno oggi...in realtà festeggiamo ogni giorno festeggiamo i momenti belli e brutti di questa nostra famiglia. Però, è stato davvero fantastico ricordare attraverso gli amici ed i parenti, che adesso sono lontati, ma che erano presenti, quei momenti!
Caso ha anche voluto che proprio in questi giorni di Marzo la ricetta dei Quanti Modi di Fare e Rifare fosse quella dei Maritozzi romani.
Non potevo non fare di tutto per essere presente.


Rifare questa ricetta con i miei senza  - senza glutine, senza lattosio, senza proteine del latte -  e con il lievito madre non è stata una passeggiata. Anzi!
La prima versione è venuta una gran schifezza: acida, non lievitata e impossibile da mettere in forno. Eppure il lievito madre era stato appena rinfrescato.
Quindi, in fretta ed in furia sono corsa ad impastare una seconda volta, senza star troppo a pensare e con le farine che avevo a portata di mano, perchè se avessi pensato troppo non avrei partecipato neanche questa volta. 
Ecco quindi la mia versione.

Maritozzi romani senza lattosio senza glutine senza proteine del latte con lievito madre
per Quanti Modi di Fare e Rifare
Roman Sourdough Maritozzi dairy free gluten free milk proteins free 
for Quanti Modi di Fare e Rifare


Ingredienti (II tentativo)
per 6 maritozzi

150 g di lievito madre appena rinfrescato
300 g di farina MixIt DS senza glutine senza lattosio
150 g di farina Farmo Low Protein senza glutine senz lattosio
300 ml di latte di soja senza glutine senza lattoso
70 g di zucchero di canna integrale
10 g di olio extravergine di oliva bio
farina MixIt Ds per lo spolvero
acqua e zucchero di canna integrale

200 ml panna di soja senza glutine e senza lattosio
cioccolato fondente senza glutine e senza lattosio

ciotola della planetaria, frusta a gancio, frusta per montare, bilancia, ciotola, leccapentola, alluminio per alimenti, spatole, teglia per forno, staccante senza glutine per teglie,  sacca da pasticcere, beccuccio, tagliere, coltello, griglia per dolci.

* ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 609/2013, che sostiuisce il regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992, da Regolamento di esecuzione CE 828/2014 e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.


Procedimento

Ho pesato il lievito madre appena rinfrescato nella ciotola della planetaria e ho aggiunto le due farine e lo zucchero.
Poi ho aggiunto il latte di soja intiepidito e l'olio extravergine di oliva.
Con la frusta a gancio, a bassa velocità, ho amalgato il tutto aumentando piano piano la velocità.
Una volta che tutto l'impasto era ben amalgamato, morbido e liscio, con un leccapentola l'ho passato in una ciotola.
Ho coperto la ciotola, senza sigillarla con dell'alluminio, e ho lasciato l'impasto 1 ora a temperatura ambiente, poi l'ho messo in frigo per tutta la notte.
La mattina successiva, alle 7, ho tirato fuori dal frigo l'impasto e l'ho lasciato un'ora a temperatura ambiente. 
Poi, ho spolverato il piano con della farina e vi ho rovesciato l'impasto.
Ho dato una piega con l'aiuto della spatola, visto che l'impasto era piuttosto morbido; sempre con la spatola, ho diviso l'impasto in sei parti di uguale peso
Ad ognuna ho dato la forma allungata e ovale del maritozzo.
Ho messo i sei pezzi nella teglia, precedentemente spruzzata con lo staccante senza glutine.
Ho fatto lievitare un'altra ora, mentre il forno arrivava alla temperatura di 200°.
Trascorso questo tempo, ho spennellato con acqua la superficie dei maritozzi e li ho spolverati con lo zucchero** ed ho infornato.
Ho fatto cuocere 10 minuti a 200°C e 5 minuti a 190°C.


Una volta cotti, li ho messo a raffreddare su una griglia per dolci.
Dopo una decina di minuti li ho tagliati per far raffreddare anche l'interno.
Mentre si raffreddavano i maritozzi, con la frusta per montare ho montato la panna di soja nella planetaria.
Con il coltello, ho ricavato dei trucioli di cioccolato.
Ho riempito la sacca da pasticcere con la panna e ho riempito i maritozzi.
Infine, ho decorato con i trucioli di cioccolato.
Eppoi...gnam!

Secondo me, la ricetta si può migliorare assai. Inoltre, ho fatto un errore (**): non dovevo spennellarli prima di infornarli, ma dopo; facendo così si sono crepati, sebbene fossero morbidi e ben alveolati, tanto che la panna che sembrava tantissima, era invece della giusta quantità.
La dolcezza della panna, comunque, si è ben stemperata nella pasta del maritozzo e nella nota di cioccolato fondente.
Ci riproverò!
Anzi, aspetto consigli e ricette da provare!
Intanto, porto questo esperimento nella casa di Terry, che ospita #Panissimo27, creato dalle eccezionali Barbara e Sandra