lunedì 30 maggio 2016

Cookies nocciole mandorle e cioccolato fondente senza glutine senza lattosio senza proteine del latte

"Di certi posti guardo soltanto il mare
il mare scuro che non si scandaglia
il mare e la terra che prima o poi ci piglia
e lascio la strada agli altri, lascio l'andare

e agli altri un parlare che non mi assomiglia"
Gian Maria Testa

Se è "aprile il mese più crudele", sicuramente maggio è il mese più pazzo...almeno meteorologicamente parlando.
Si passa da un temporale ad una bomba d'acqua, accompagnati da vento freddo o da scirocco e afa... e questo mi fa assomigliare sempre di più alla mia voce a bitchy.
"Tesoro, se davvero mi assomigliassi sempre di più, saresti molto più affascinante" - ribatte la mia voce a bitchy, palesandosi all'improvviso e spaventandomi come neanche il miglior horror - "Non vorrei infierire, ma sai che hai un aspetto orribile, vero? Dovresti imparare a rilassarti...".
"Ti trovo benissimo...anzi, urticante più del solito! Finalmente da lunedì scorso ho ricominciato a respirare; ho finito tutte le analisi e consegnato tutto quello che dovevo consegnare e ...ho scoperto che non ho più l'età per fare le nottate...sto davvero diventanto vecchia...Anzi stiamo diventanto vecchie!" le rispondo.
"E' la stanchezza che ti fa straparlare...io non invecchio, affino il mio spirito come i vini migliori..." ribatte, mentre si aggiusta il suo boa di struzzo.
Non lo ammetterò mai, ma mi è mancata in questo periodo frenetico e pazzesco, nel quale ho mangiato e respirato solo scienza e lavoro. 
Per riconciliarmi con il mondo, mentre fuori impazza il temporale, non c'è niente di meglio che prendersi un meraviglioso the darjeelling, magari un  accompagnato da biscottini croccanti e decadenti, sognando passeggiate al mare, in una giornata ventosa, che riempe gli occhi e la bocca di salsedine e storie lontane.
Questi biscotti sono semplicissimi, facilissimi e...troppo buoni!
Li ho fatti utilizzando il preparato per cookies nocciole e mandorle senza glutine del Molino Rossetto.

Cookies nocciole mandorle e cioccolato fondente senza glutine senza lattosio senza proteine del latte
Almond and Hazelnut chocolate cookies gluten free dairy free milk proteins free



Ingredienti

1 busta di preparato per Cookies nocciole e mandorle senza glutine Molino Rossetto
1 albume montato a neve fermissima
6 g di lievito per dolci bio (cremor tartaro più bicarbonato di sodio) Biovegan senza glutine
100 g di gocce di cioccolato fondente senza latte e senza glutine (per me Perugina)



* ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992,  e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.



Procedimento

Preriscaldate il forno a 160°C.
Montate a neve ferma l'albume, anche con il frullatore ad immersione; separate bene l'albume dal tuorlo, ponetelo nel bicchiere con un pizzico di cremor tartaro e montatelo con il frullatore ad immersione, come fareste per la maionese, finchè non è a neve ferma.
Per montare gli albumi, potete tranquillamente usare il lievito per doc
Ponete il preparato per cookies in una ciotola e mescolate ad esso il lievito per dolci, che è formato da cremor tartaro e bicarbonato di sodio.
Aggiungetevi, poi, con un movimento leggero dal basso verso l'alto, l'albume montato a neve ferma.
Una volta amalgamato il tutto, aggiungete anche le gocce di cioccolato e mescolate sempre dal basso verso l'alto.
Ponete poi della carta da forno su una leccarda da forno.
Con un cucchiaio formate dei cookies con l'impasto, fino ad esaurimento.
Infornate la leccarda in forno caldo per 15-20 minuti, finchè i cookies non siano ben dorati.
Una volta cotti, lasciate 5 minuti in forno e pi metteteli a raffreddare su una griglia per dolci.



Un consiglio per gustarli? 
The afternoon darjeeling di Taylors of Harrogate, provato di recente - a me il the piace senza zucchero, scuro e con un po' di latte di soja o di avena.
Poi un bel libro, magari un giallo british style, ad esempio una avventura di Hamish Macbeth, il poliziotto delle Highlands: Death of a Chimeny Sweep.
Ovviamente, anche un bel temporale.


Cheers

venerdì 6 maggio 2016

Pizzette multicereali alle olive senza glutine senza lattosio senza proteine del latte con lievito madre

Ma se Roma si dice Morto un Papa, se ne fa n'artro...a Minneapolis si dice morto un Prince se ne fa un altro?

La sera che ho letto della scomparsa di Prince, la prima cosa che mi è apparsa in testa era la stanza della mia amica Paola, le nostre chiacchierate lunghissime e piene di voli pindarici, di risate, di lacrime, di sigarette e di musica, la copertina di Around the World in a Day e le note di Raspberry Beret.
Eppoi, le lacrime...
Intendiamoci, non sono una drama queen...ho pur sempre una voce a bitchy che non mi permetterebbe di esserlo. Però, ho sparso lacrime, perchè in questo 2016 sono mancati tantissimi artisti che hanno suonato la colonna sonora della mia vita e dei miei ricordi.
La mia amica Paola è la mia compagna di viaggio da...praticamente da sempre; abbiamo camminato insieme lunghi tratti di vita, siamo state lontane ed in silenzio per molto tempo, ci siamo avvicinate e allontanate, come i pianeti dell'Universo, ma non ci siamo mai separate.
Quando ci siamo ritrovate di nuovo, ci siamo guardate le reciproche rughe agli angoli degli occhi, il sorriso che era ancora più bello e di fronte ad un caffè ci siamo raccontate la relatività del tempo, la bellezza dei ricordi comuni, il fatto di essere ancora qui a raccontarcela. Nonostante tutto.
Entrambe appassionate di musica, anche se spesso di generi diversissimi e con discussioni da ultrà riguardo questo o quel gruppo, ci siamo rese conto che abbiamo una colonna sonora meravigliosa, che ci accompagna ancora.
Prince è uno degli artisti che piaceva ad entrambe ed entrambe abbiamo ancora l'abitudine di ascoltare una canzone, un disco più e più volte, fino a consumarlo. 
Del clamore mediatico riguardo la morte di Prince non ci interessa una cippalippa, sebbene ci si renda conto che c'è chi di mestiere faccia il solleva-polveroni mediatici - non solo nell'ambito gossip, eh!
E' la sua arte, la sua musica quella che entrambe amiamo. Punto.
Chissà, magari capiterà in un momento di questo nostro tempo, che ci ritroveremo fisicamente insieme, con uno splendido berretto color lampone in testa ad ascoltare Prince a tutto volume, come due care signore pazze, piene di rughe e di sorrisi.
Me lo auguro di vero cuore.

Sull'onda di questo Amarcord porpora, dovendomi anche consolare delle pesantezze quotidiane che mi regalano di tutto e di più  - santa Adrenalina, meno male che ci sei tu! -, che fare? Impastare!
Con la ricetta di oggi rendo omaggio a Terry de I pasticci di Terry, che assieme alle altre panificatrici seriale di #Panissimo, è tra le mie muse ispiratrici; partecipo poi al #GFFD, che ho mancato per diverso tempo


e partecipo anche a #Panissimo 41, raccolta ideata da Sandra e Barbara, due maestre, che questo mese è ospitata nel blog di Consuelo.


Pizzette multicereali alle olive
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte con lievito madre
Multicereals Sourdough Mini pizzas with olives
gluten free dairy free milk proteins free


Ingredienti
per 12 pizzette circa

350 g di farina Mix B Schaer
100 g di sorgo bianco Mulino Marello senza glutine
50 g di farina di canapa da agricoltura biologica senza glutine Fattoria Bio
220 g di lievito madre senza glutine senza lattosio non rinfrescato
45 g di olio extravergine di oliva pugliese + quello per spennellare
10 g di sale
1 cucchiaino di sciroppo d'agave senza glutine
250 g di acqua tiepida
100 g di latte di soja tiepido senza glutine senza lattosio senza zuccheri aggiunti Alpro
200 g di olive verdi denocciolate ben sciacquate
farina di sorgo bianco senza glutine per lo spolvero
sale grigio della Bretagna per le pizzette

ciotole, frusta a gancio, planetaria (per me Kenwood), leccapentola, teglia per pizzette, pellicola per alimenti, griglia per dolci.


Procedimento

Nella ciotola della planetaria, pesate il lievito madre senza glutine non rinfrescato e le farine.
Aggiungete l'acqua tiepida, il latte di soja tiepido, l'olio extravergine di oliva e anche il cucchiaino di sciroppo d'agave.
Impastate con la frusta a gancio, partendo dalla più bassa velocità e aumentando piano piano.
Quando l'impasto è sufficientemente amalgamato, aggiungete il sale e impastate per almeno 10 minuti alla velocità massima.
Ponete l'impasto in una ciotola, copritelo con della pellicola per alimenti, fatelo lievitare un'ora nel forno spento, con la lucina accesa; poi mettete l'impasto in frigo per una notte.
Il mattino dopo, ponete la ciotola con l'impasto in forno spento, ma riscaldato a 30°C, sempre con la lucina accesa, per 3 ore.
Poi, spennellate la teglia per pizzette con dell'olio.
Porzionate l'impasto in 12 palline di peso identico, che pirlerete e poi appiattirete con le mani, sul piano spolverato di farina di sorgo bianco.
Ponete le pizzette nello stampo (io ne ho 2), fate i buchi con le dita sulla superficie e lasciate lievitare 1 ora ancora, coperti da un canovaccio spolverato con farina di sorgo bianco.
Preriscaldate il forno a 200°C.
Spennellate la superficie delle pizzette con dell'olio extravergine di oliva, spolverate con il sale grigio di Bretagna, ponete le olive denocciolate e sciacquate nei buchi.
Infornate le pizzette in forno caldo, a 200°C, e cuocete 20-25 minuti.
Il tempo di cottura dipende dal vostro forno e anche dal numero di teglie infornate insieme.
Una volta cotte, mettetele su una griglia per dolci a raffreddare quel tanto che basta per gustarle.


Si possono gustare con una buona birra, ma anche con un buon bicchiere di vino, a me piacciono i bianchi e mi piacerebbe un Incrocio Manzoni, magari della azienza Terre Grosse, un'azienda locale molto attenta all'ambiente e al recupero delle tradizioni.
La ricetta di Terry è superlativa! Infatti, sglutinarla e farla con i miei senza è stato un successone, che il consorte ha apprezzato moltissimo.
Le panificatrici seriali di Panissimo non mi deludono mai! Grazie di vero cuore.
Queste pizzette piacerebbero tanto anche alla mia amica Paola, che ama il salato, e che se le gusterebbe anche a colazione.
Magari un giorno riuscirò a portargliele davvero per colazione...oppure ce le gusteremo in un tardo pomeriggio al tramonto, aspettando la cena, ascoltando When The Doves Cry, lasciandoci abbracciare dal nostro silenzio ricco di affetto.
Se ho la capacità di sognare ancora di affetti e amore, mi posso riconciliare con le brutture del quotidiano e con l'illogicità, sovrana della realtà.
Soprattutto se ho un buon calice con cui brindare a questi sogni...

Cheers


martedì 3 maggio 2016

Toast di Gamberetti e Sesamo senza glutine senza lattosio senza proteine del latte

Sono passati sette anni sette...
 e siamo ancora qui a raccontarcela

"Sette anni...non festeggiamo?" mi domanda la mia voce a bitchy.
Ovviamente è mattina presto e io non ancora preso il mio primo caffè, quindi le mie sinapsi hanno appena appena cominciato a stiracchiarsi.
Sollevo appena appena una palpebra, quel tanto che basta a guardarla e pigio il tasto della macchinetta del caffè.
"Il prossimo lo faccio ristretto per te...questo è per Ale" rispondo alla mia voce a bitchy, che è stranamente paziente.
Dopo il primo sorso, mi ripete la domanda "Sette anni...non festeggiamo?"
"a) Non sono sorda, manco smemorata, b) il caffè del mattino devo berlo nel mio silenzio e riconciliarmi con me stessa e il mondo, c) no, non festeggiamo! Non ho mai festeggiato il compleblog e non ho intenzione di cominciare a farlo." rispondo.
"Che la bitchiness sia con te!" mi risponde con un bagliore d'orgoglio, che fa capolino dai suoi occhiali da sole, estremamente chic.
"Occhiali da sole nuovi, eh?" - ribatto -" In realtà, più che di bitchiness, trattasi di viaggio. Questo blog è un viaggio che ho cominciato sette anni fa e  sto solo continuando a viaggiare. Quindi, ogni giorno di viaggio, festeggio. Tutto qui"

Il dieci aprile appena trascorso questo blog ha superato i suoi primi sette anni. Sette anni nei quali è cresciuto con me, sette anni nei quali è cresciuto grazie agli amici che, o per le ricette o per i racconti o per i miei esperimenti da perfetta chaltron woman, sono passati a trovarmi, anzi a trovarci...posso forse dimenticarmi della mia voce a bitchy?
Ci sono stati periodi di silenzio, di riflessione, di assenza forzata, ci sono state tante ricette, tanti esperimenti, un sacco e una sporta di spatasci finiti direttamente nell'umido... Nutrire il compost è comunque un'arte...eppoi fa bene all'ambiente.
Invece di festeggiare questo blog, dopo questa assenza, riparto con una ricetta meravigliosa di un'amica di forum e di blog, che ha una cultura gastronomica notevole, è bravissima e fa delle ricette che sono una garanzia. Ogni sua ricetta che ho rifatto, sglutinato e delattosato e privato di ogni fonte di proteine del latte, è stata un successone ed è entrata nelle ricette famigliari.
Grazie ad Eugenia, La Belle Auberge.

La ricetta che presento oggi è liberamente ispirata ad una che trovate nel suo blog; io l'ho privata di ogni fonte di glutine, lattosio e proteine del latte.
E' stata pubblicata nel numero 6 2015 della rivista FREE, l'arte di vivere senza glutine.

Toast di Gamberetti e Sesamo 
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte
Shrimp and Sesame Toast 
gluten free dairy free milk proteins free


Ingredienti
per 12 toast

250 g di gamberetti
6 fette di pan carrè senza glutine senza lattosio Schaer
2 cucchiaini di salsa Tamari senza glutine Lima
20 g di amido di mais senza glutine San Martino
½ cucchiaino di zenzero in polvere Sonnentor*
2 cucchiaini di acidulato di umeboshi senza glutine Lima
1 albume (da uovo grande extrafresco cat. 0)
Semi di sesamo bianco*
Semi di sesamo nero*

* ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009, da D.L 111/1992,  e nota del Ministero della Salute prot. 600.12/A32/2861. Inoltre, per ulteriori informazioni leggere anche qui e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.

leccarda da forno, ciotole, leccapentole, robot da cucina, coltelli in ceramica, carta forno, piatto per impiattare




Procedimento:

Preriscaldate il forno a 240°.
Sgusciate e private del budellino nero i gamberetti. Sciacquateli bene.
Mettete nel robot da cucina, con l’accessorio lama, i gamberetti puliti e sciacquati, assieme a tutti gli altri ingredienti.
Fate andare il robot fino ad ottenere un composto cremoso e ben miscelato.
Private le sei fette di pan carrè della crosta e tagliatele in due, per ottenere due rettangoli.
Spalmate il composto ottenuto sui rettangoli di pan carrè.
Con la parte spalmata all’ingiù, passate i rettangoli o nel sesamo bianco o nel sesamo nero, finché la superficie non sia completamente coperta.
Rivestite una leccarda da forno con carta forno e ponete i rettangoli sulla leccarda.
Cuocete in forno ben caldo a 240° per 10 minuti.
Una volta cotti, sfornate e lasciate intiepidire su una griglia per dolci. 




Sono semplici e buoni buoni! Anche questi piacciono molto alla mia voce a bitchy e anche al mio uomo piccolo.
Come accompagnarli? 
Sicuramente sake, ma anche un buon calice di Prosecco Extra Dry, come quello della cantina Terre Grosse... e anche un buon giallo, una delle avventure di Agatha Raisin... quella dell'acqua minerale potrebbe essere la più azzeccata (Agatha Raisin and the Wellspring of Death).

"Certo che per essere una che non voleva festeggiare..." sussura la mia voce a bitchy.
"Mia cara, un'occasione per brindare si trova sempre, solleva il cuore dalle pesanti amarezze del quotidiano e aiuta a ritrovare il sorriso e previene lo schiacciamento dell'anima da parte dei macigni-dispiacere..." le sussurro di rimando
"... e se dopo sette anni siamo ancora qui a raccontercela, un bel motivo ci deve pur essere!" conclude la mia voce a bitchy.
E lei non ha mai torto.

Cheers everybody!