venerdì 28 febbraio 2014

Baguette senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il 100% Gluten Free (fri)Day #GFFD ... Baguette gluten free dairy free milk proteins free for the 100% Gluten Free (fri)Day #GFFD. Richard Ploner grazie mille!

Sottotitolo: Diffidate dei libri che trattano di quest'arte; sono la maggior parte fallaci o incomprensibili, specialmente quelli italiani; meno peggio i francesi; al più al più tanto dagli uni che dagli altri, potrete attingere qualche nozione utile quando l'arte la conoscete.(Pellegrino Artusi, in tema di cucina)



Pellegrino fa sempre riflettere e non posso dargli torto, perchè capita di innamorarsi di una ricetta, di provare a farla a casa propria - ok, in un sistema di riferimento diverso da quello dell'autore - e di non venirne fuori. Non dovrebbe essere così, ma capita...
Però, ci sono anche i casi fortunati, anzi fortunatissimi: libri di ricette glutinose che le converti senza glutine, senza latte, senza tutto il resto... e sono perfette, lo stesso!
La prima volta ti dici "sarà un caso", la seconda volta è la tua voce a che ti dice "è solo fattore c", quando arrivi alla sesta o alla settima ricetta, e dopo non un esperimento per singola ricetta, ma due o tre, capisci che hai trovato il tuo tessssoro, ma per fortuna questo ti dona il sorriso e ti rende meravigliosamente serena.
Il tesoro in questione è il libro di Richard Ploner, Il Pane delle Dolomiti, edizioni Athesia, comperato ormai qualche anno fa; ormai è pieno zeppo di foglietti volanti e di note a margine, scritte con tutti i colori immaginabili, però rimane sempre una grande fonte di ispirazione per me.
Qualche settimana fa avevo visto delle baguette senza glutine sul blog zeroglutine (dove c'è Mary!), ma non avendo lo stampo per fare la baguette mi ero detta "prima o poi...".
Poi, ad inizio settimana stavo cercando qualcosa nel suddetto libro e mi imbatto nella ricetta delle baguette, me la sono studiata un po'...
Pur non avendo lo stampo, ecco la mia proposta per questo 100% Gluten Free (fri)Day!




Baguette senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il 100% Gluten Free (fri)Day #GFFDBaguette gluten free dairy free milk proteins free for the100% Gluten Free (fri)Day #GFFD

Ingredienti

300 g di farina Farmo Low Protein senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
200 g di farina Nutri Sì senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
1 bustina di lievito di birra liofilizzato MastroFornaio, da 7 g #
150 g di yogurt di soja senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
400 g di yogurt di soja senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
5 g di sale
per lo spolvero 
farina di riso #
per spennellare
olio di oliva extravergine di olive taggiasche DOP

# per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni




Procedimento

Nella ciotola della planetaria ho pesato tutte  le farine necessarie per l’impasto e aggiunto il lievito liofilizzato – 1 bustina intera. Successivamente, ho aggiunto lo yogurt di soja tiepido ed il latte di soja tiepido.
Ho mescolato brevemente a bassa velocità con la frusta a gancio.
Poi ho aggiunto il sale, sempre su un lato dell’impasto, mentre con un leccapentola tutti i residui di impasto si portano verso il centro.
Ho mescolato ancora, a velocità crescente sempre con la frusta a gancio, mantenendo per 2-3 minuti la planetaria alla massima velocità.
Ho coperto con la pellicola per alimenti la ciotola e ho messo in forno, con la lucina accesa per tre ore, perchè il mio forno è la mia cella di lievitazione preferita.
Trascorso questo tempo, ho spolverato con la farina di riso il piano di lavoro e con una spatola ho messo l'impasto sul ripiano.
Con le mani spolverate di farina di riso, ho schiacciato l'impasto e ho fatto le pieghe come fosse pasta sfoglia, per quattro volte. 
Poi ho porzionato l'impasto in 3 pezzi, da 350 g ciascuno - li ho pesati.
Ho dato ad ognuno la caratteristica forma allungata e ho fatto lievitare le 3 baguette  per 40 minuti, distese sulla carta da forno e coperto da un canovaccio.
L'impasto si lavora bene, sebbene sia ben idratato. In ogni caso, le baguette sulla teglia vanno ben distanziate, altrimenti si appiccicano.
Dopo 30 minuti circa, ho acceso il forno a 230°C per riscaldarlo.
Poi, ho fatto i tagli trasversali con la spatola, ho lucidato la superficie del pane con l'olio extravergine di oliva e ho finalmente infornato.
Ho fatto cuocere 10 minuti a 230 °C, poi ho abbassato la temperatura a 200 °C e ho fatto cuocere altri 20 - 25 minuti circa.
Poichè ogni forno è a sè, ho comunque bussato con le nocche sul fondo del pane, per sentire se suonasse vuoto. Quando suona vuoto, il pane è cotto.
Una volta cotto, ho spento il forno e messo le 3 baguette a raffreddare su una gratella.

Poi ce le siamo mangiate!
Il cucciolo con la crema di nocciole e cioccolato senza glutine e senza lattosio, io da sola, in purezza, dentro il mio caffelatte.
Con la fantasia, ero già a Parigi... seduta ad un tavolino, davanti ad una grande tazza di cafè au lait - di soja, ovviamente - e un bel pezzo di baguette spalmato di marmellata, mentre mi gustavo una delle avventure di Maigret, una qualunque... Pietr il Lettone, L'amica della Signora Maigret, Maigret al Picratt's, Le vacanze di Maigret...
Mi sa che dovrò rifarle...
Voi che libro ci abbinereste?





Al prossimo venerdì senza :-D

lunedì 24 febbraio 2014

Stracotto di manzo con polenta di mais bianco senza glutine senza lattosio senza latte vaccino ... Beef Stracotto with white polenta gluten free dairy free milk proteins free. Un ringraziamento speciale per Daniela e le ricette di Quanti Modi di Fare e Rifare

Sottotitolo: La cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria (Pellegrino Artusi)



Ieri, domenica, il sole ci ha svegliato e questo ci ha messo subito di buonumore. 
Era un po' che non c'era una domenica col sole, con il cielo azzurro e terso che incornicia le montagne sullo sfondo.
Così, per ovviare alla sua mancanza, mi son spesso ritirata in cucina a preparare io il sole per tutti e tre  - la micia se la gode sempre, non fa testo! 
Proprio qualche settimana fa, con l'uggia a farci compagnia, ho preparato questo piatto che Daniela, l'amica no blogger della Cuochina di Quanti Modi di Fare e Rifare, aveva proposto in uno degli appuntamenti dei Quanti, ai quali non ero riuscita a partecipare.
Questo è il piatto della domenica per eccellenza. Mentre fuori pioveva, in casa con questo piatto c’era davvero il sole! Mi dispiace non averlo preparato all'appuntamento stabilito, però è un piatto che ormai è della nostra tradizione famigliare. Grazie Daniela!

Stracotto di manzo con polenta di mais bianco 
senza glutine senza lattosio senza latte vaccino 
Beef Stracotto with white polenta 
gluten free dairy free milk proteins free.

Ingredienti

1,5 kg di arrosto della vena o pezzo della vena, adatto per stracotti e brasati (oppure cappello del prete)
2 carote bio tagliate a rondelle
1 gamba di sedano bio, tagliata a pezzettoni, comprese le foglie
1 cipolla rossa bio piuttosto grande, altrimenti 2 cipolle rosse bio di media grandezza
½ cucchiaino di mix di fiori e spezie Sonnentor senza glutine #
1 tubetto di triplo concentrato Mutti (da 185 g)
vino rosso – per me 1 bottiglia di Raboso Veneto frizzante IGT Terre Grosse
brodo vegetale se necessario
olio extravergine di oliva taggiascha DOP
sale dal mulinello
pepe dal mulinello
farina Mix It DS senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #

Per accompagnare: polenta di mais bianco senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #

# per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni




Procedimento

Ho omesso l’aglio dalla ricetta originale di Daniela.
Per gli arrosti e i brasati uso la pesciera della Barazzoni, ricevuta in regalo quando io il consorte convolammo a nozze. 
Ho lavato tutte le verdure necessarie, che provengono sempre dal mio fido spacciatore di verdure Giovanni, agricoltore biologico tra Mogliano e Casale sul Sile.
Quindi ho sciacquato il pezzo di carne, l’ho asciugato e l’ho infarinato con la farina senza glutine senza lattosio senza proteine del latte.
Ho messo l’olio extravergine sul fondo della pentola, assieme a mezza cipolla rossa tagliata a rondelle. Poi ho aggiunto la carne, che avevo precedentemente massaggiato con sale e pepe. Ho fatto sigillare la carne e ho aggiunto il resto delle verdure. Ho lasciato rosolare poi ho aggiunto due bicchieri abbondanti di vino rosso ed infine il triplo concentrato di pomodoro. Ho lasciato cuocere per tre ore abbondanti il tutto, a fiamma dolce e bagnando di tanto in tanto con il vino rosso e brodo vegetale.
Una volta cotto, ho fatto riposare la carne in un piatto, coperta. Con il minipimer ho frullato il sugo di cottura.
Ho tagliato la carne e l’ho servita in un piatto da portata capiente, accompagnandola con il suo sugo e la polenta di mais bianco.



A questo piatto accompagno un libro che ho molto amato e che rileggo sempre con piacere, Creature Grandi e Piccole di James Herriot, il primo dei suoi libri, agli albori della sua carriera di veterinario, tra agricoltori, allevatori e animali lassù nei Dales. Come lui gustava il roast beef con Yorkshire pudding la domenica, non ci siam gustati un ottimo stracotto con polenta e per finire anche un buon libro.
Voi che libro ci abbinereste?
Buona settimana e sorrisi per tutti :-D

venerdì 21 febbraio 2014

Coupe Saucisson al Riso senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il 100% Gluten Free (fri)Day # GFFD ... Rice Coupe Saucisson gluten free dairy free milk proteins free for the 100% Gluten Free (fri)Day #GFFD

Sottotitolo: Ode alla Speranza e grazie a Donatella de L'ingrediente Perduto e a Sonia La Cassata Celiaca 

E' di nuovo venerdì ! E' di nuovo il 100% Gluten Free (fri)Day!


Ancora una volta vi propongo un pane, ma stavolta sono due ricette in una. La prima è di Donatella de L'ingrediente Perduto; appena l'ho letta mi son detta: "ci devo provare a farlo questo pane". Poi è arrivata Sonia La Cassata Celiaca ed è stato subito amore! Mi intrigava la forma, ma soprattutto mi intrigavano i tagli e volevo provare a farlo sempre con le farine che uso di più, che si trovano in moltissimi supermercati, e che sono tutte senza lattosio e senza proteine del latte.
Così in una giornata anche faticosa mentalmente ed emotivamente - sempre un po' troppo affanno per la psiche ultimamente -  mi sono messa in cucina e ho prodotto.
Ecco qua! 




Coupe Saucisson al Riso 
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il 100% Gluten Free (fri)Day 
 Rice Coupe Saucisson 
gluten free dairy free milk proteins free for the 100% Gluten Free (fri)Day

Ingredienti
per pane con impasto diretto

250 g di farina Farmo Low Protein senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
150 g di farina Nutrisì senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
125 g di farina di riso - per me Vital Nature senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
140 g di yogurt di soja senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
450 ml di latte di soja senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
40 g di olio di riso
1 bustina di lievito di birra liofilizzato Mastrofornaio #

# per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni




Procedimento

Nella ciotola della planetaria ho pesato tutte  le farine necessarie per l’impasto e aggiunto il lievito liofilizzato – 1 bustina intera
Successivamente, ho aggiunto lo yogurt di soja tiepido, l’olio di riso ed il latte di soja tiepido.
Ho mescolato brevemente a bassa velocità con la frusta a gancio.
Poi ho aggiunto il sale, sempre su un lato dell’impasto, mentre con un leccapentola tutti i residui di impasto si portano verso il centro.
Ho mescolato ancora, a velocità crescente sempre con la frusta a gancio, mantenendo per 2-3 minuti la planetaria alla massima velocità.
L’impasto sarà morbido.
Ho coperto la ciotola con la pellicola per alimenti e ho messo in forno, con la lucina accesa per tre ore - tre ore e mezza.
Il mio forno è la mia cella di lievitazione preferita – anche perché tra freddo e umido a casa mia lievito io e non gli impasti.
Trascorso questo tempo, ho spolverato con la farina di riso il piano di lavoro e con una spatola ho messo l'impasto sul ripiano.
Con le mani spolverate di farina di riso, ho schiacciato l'impasto e ho fatto le pieghe come fosse pasta sfoglia, per quattro volte. Poi ho dato la forma allungata caratteristica. 
Ho fatto lievitare di nuovo, per almeno mezzora - anche 40 minuti, disteso sulla carta da forno e coperto da un canovaccio.
Nel frattempo ho acceso il forno a 220°C per riscaldarlo.
Non trovando più la mia spatola per impasti, mi sono arrangiata con il più piccolo dei miei coltelli da ceramica; cosi ho fatto il saucisson, ovvero i tagli caratteristici, ravvicinati tra loro
Ho lucidato la superficie del pane con il latte di soja e ho finalmente infornato.
Ho fatto cuocere 15 minuti a 220 °C, poi ho abbassato la temperatura a 200 °C e ho fatto cuocere altri 40 minuti circa.
Poichè ogni forno è a sè, ho comunque bussato con le nocche sul fondo del pane, per sentire se suonasse vuoto. Quando suona vuoto, il pane è cotto.
Una volta cotto, ho spento il forno e messo il pane a raffreddare su una gratella.
Tempo meteorologico permettendo,  son riuscita a fare le foto e ce lo siamo gustato a colazione.


e


Ho provato ad usare meno yogurt di soja, ma con la farina di riso forse era meglio usarne di più. L'alveolatura della mollica è piuttosto compatta per via della presenza della farina di riso, però il pane è morbido.  Però, confermo il mio poco entusiasmo verso la farina di riso.
Si conserva molto bene: fatto lunedì sera, ho mangiate le ultime fette stamane e senza sbriciolamenti e il pane era rimasto comunque fragrante e morbido. 
L'ho conservato avvolto in un panno. 
Sono una new entry nel fantastico gruppo di Panissimo e con questo pane provo a partecipare anche io.


La raccolta di questo mese è ospitata da Sandra del Dolce Forno.

Vi lascio con una poesia di Pablo Neruda, per me in questo momento molto appropriata.
Arrivederci al prossimo #GFFD!

Ode alla Speranza

Crepuscolo marino,
in mezzo
alla mia vita,
le onde come uve,
la solitudine del cielo,
mi colmi
e mi trabocchi,
tutto il mare,
tutto il cielo,
movimento
e spazio,
i battaglioni bianchi
della schiuma,
la terra color arancia ,
la cintura
incendiata
del sole in agonia,
tanti
doni e doni,
uccelli
che vanno verso i loro sogni,
e il mare, il mare,
aroma
sospeso,
coro di sale sonoro,
e nel frattempo,
noi,
gli uomini,
vicino all'acqua,
che lottiamo
e speriamo
vicino al mare,
speriamo.

Le onde dicono alla costa salda:
Tutto sarà compiuto.

(Pablo Neruda)

giovedì 20 febbraio 2014

Salatini al grano saraceno e alla quinoa senza glutine senza lattosio senza proteine del latte senza uova vegan ... Buckwheat and Quinoa Sticks gluten free dairy free milk proteins free eggs free vegan

Ode alla pasta matta




Nella mia vita glutinosa adoravo la pasta matta, quella per fare la torta pasqualina ligure tanto per fare un esempio. Ne ho fatta tantissima con il kamut e che soddisfazione tirare quella sfoglia!
Poi nella mia vita sglutinata, non ero riuscita ancora nell’intento di ottenere una pasta matta come la ricordavo.
In uno dei miei vagabondaggi tra blog, mentre cercavo di sorridere all'uggia meteorologica che tutto circondava e circonda, mi sono imbattuta nel blog Il chicco di mais e nella ricetta della pasta matta e mi sono messa all’opera privandola però anche di lattosio e proteine del latte, che molte farine dietoterapiche senza glutine contengono (sic!).
Ecco cosa è nato!

Salatini al grano saraceno e alla quinoa  
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte senza uova vegan
Buckwheat and Quinoa Sticks 
gluten free dairy free milk proteins free eggs free vegan




Ingredienti

150 g di farina Mix It DS senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
150 g di farina di grano saraceno, per me Vital Nature senza glutine, naturalmente senza lattosio senza proteine del latte #
100 g di farina di riso per me Vital Nature senza glutine, naturalmente senza lattosio senza proteine del latte #
100 g di farina di quinoa per me Vital Nature senza glutine, naturalmente senza lattosio senza proteine del latte # §
5 g di xantano
2 cucchiaini di fiori ed erbe della Sonnentor, bio e senza glutine #
70 g di olio di riso
350 ml di acqua tiepida
sale fino
farina di riso per lo spolvero - Vital Nature senza glutine, naturalmente senza lattosio senza proteine del latte #

Per guarnire
Olio extravergine di oliva, di olive taggiasche DOP
Sale grosso

per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni

Procedimento 

Nella planetaria ho pesato tutte le farine.
Poi ho aggiunto lo xantano e il mix di fiori ed erbe ed il sale.
Ho aggiunto l’olio di riso e con la frusta a K ho cominciato a mescolare, a bassissima velocità.
Ho aggiunto l’acqua in due riprese, sempre impastando tra l’una e l’altra e aumentando di velocità.
Quando tutto è amalgamato per bene, si sarà formata una palla. L’impasto sarà simile alla consistenza della frolla. L’ho lasciato riposare 30 minuti circa.
Ho diviso in due parti la palla. Una parte l’ho messa in frigo.
Ho spolverato il piano da lavoro con la farina di riso. 
Ho prelevato piccoli pezzi dalla seconda parte, per fare dei piccoli rotolini, come se dovessi fare gli gnocchi per intenderci.
Ho intrecciato due rotolini tra loro per ottenere delle trecce da 12-15 cm circa ciascuno.
Con questa dose di pasta, 250 g circa, ho ottenuto 12 rotolini.
Ho preriscaldato il forno a 200 °C.
Ho messo i grissini su una placca da forno, coperta di carta forno.
Li ho spennellati con l’olio e li ho spolverati di sale grosso.
Li ho infornati in forno caldo a 200 °C, per 20 – 25 minuti. Il tempo è in relazione allo spessore del rotolino.
Quando sono cotti, devono essere belli coloriti, quasi come se nell'impasto ci fosse cacao.
Attenzione! Coloriti, non bruciati!
Spento il forno, ho provato a farli raffreddare su una gratella, ma il profumo si spandeva per casa…il cucciolo era appena tornato da scuola affamato…uno tirava l’altro, peggio delle ciliegie…
Insomma ho appena fatto in tempo a fare le foto.




Siccome sono perfetti per l’aperitivo, il libro che abbino a questi grissini è Odore di Chiuso di Marco Malvaldi, pisano, assegnista di ricerca in Chimica e Chimica Industriale, giallista italiano talentuoso e dalla verve salace. Il protagonista di questo giallo è nientepopodimeno che Pellegrino Artusi.
Con questo libro, i grissini e un calice di Grapariol Veneto IGT (100% di uva Rabosina bianca), vi auguro buona giornata!
E voi che libro ci abbinereste?

Con questa ricetta partecipo anche al contest di Andante con Gusto E' Senza? E' buono! in collaborazione con Pamirilla di Io porto il dolce per la categoria Pasticceria Salata


§ Oltre ad essere con molti “senza”, essendo assente il lievito di birra sono adatti a chi è intollerante ai lieviti e a chi soffre di candidosi.
Oltre ad essere presenti l'olio di riso, dalle innumerevoli virtù (delle quali ho parlato anche qui), e il grano saraceno, pseudo cereale dalle notevoli proprietà, è presente la quinoa, dalle innumerevoli virtù.
La quinoa infatti contiene: 
1. fibre e minerali importanti per il nostro metabolismo, 
2. aminoacidi essenziali al nostro metabolismo (triptofano, leucina, ecc.), 
3. riboflavina, che è poi la vitamina B2, la quale potrebbe diminuire la frequenza di attacchi di emicrania, 
4. vitamina C ed E, che aiutano a combattere lo stress da radicali liberi e proteggono l'apparato circolatorio, 
5. grassi insaturi, tra i quali acido linolenico, un acido degli omega 3, che è essenziale per il nostro metabolismo e può essere assunto solo tramite alimentazione, perchè non può essere sintetizzato dal nostro organismo.
6.  flavonoidi importanti come la quercetina, antiossidante naturale, che inibisce diverse fasi che portano alla liberazione di istamina e alla produzione di prostaglandine e leucotrieni, molecole che attivano la cascata infiammatoria, o come il campferolo che può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e tumori.
E' quindi davvero un alimento preziosissimo.
Poichè contiene una elevata quantità di saponine, prima di essere utilizzata va sciacquata molto bene sotto acqua corrente, per evitare che una volta cotta abbia un sapore amaro. Le saponine sono dei detergenti naturali.
La farina di quinoa ha un profumo di nocciola e può essere usata in moltissime ricette, mescolata ad altre farine; la quantità di farina in una ricetta deve essere al massimo il 30% in peso di tutte le altre farine mescolate tra loro.
(fonti: greenme.it, mypersonaltrainer.it, quinoa,net, en.wikipedia.org, whfoods.com, appunti personali)

Questi sono quelli impasti stamattina per farmi passare paturnie varie, stessa ricetta, con una piccola punta di piccante.
Volete favorire?

mercoledì 19 febbraio 2014

Pane alla zucca senza glutine senza lattosio senza proteine del latte Pumpkin Bread gluten free dairy free milk proteins free

Sottotitolo: Ode alla zucca e ringraziamenti a La Gaia Celiaca per un altro pane ben riuscito!



Ancora un raggio di sole esce dalla mia cucina per invadere la nostra casetta, visto che la meteorologia rema contro.
Oggi, piove!
Inguaribile scettica non ho dato troppo retta alla mia meteoropatia, visto che ieri è stata una brutta giornata su vari fronti e quindi il fatto che mi fosse scoppiata una emicrania l'ho attribuito agli eventi di ieri, non tanto al cambiamento di tempo, che invece stamane mi ha accolto in tutto il suo fulgore.
Meno male che ieri la cucinite acuta mi avesse colto costringendomi ad un esperimento di panificazione, meno male che avevo in serbo questo pane, che mi ricordava il sole...

Sono sempre stata incuriosita dal pane alla zucca, ma mi capita di avere tante ricette e di non trovare il fil rouge che le unisce...poi l'illuminazione, sempre sfogliando il blog di Gaia e la visione di questa ricetta
Mi sono messa subito all'opera complice anche una zucca tonda bio, proveniente dritta dritta dagli orti del mio spacciatore di verdure Giovanni, che era stata cotta al vapore e già utilizzata per risotto e zuppa. Mancava il pane!
Ecco la mia ricetta, allora.

Pane alla zucca senza glutine senza lattosio senza proteine del latte 
Pumpkin Bread gluten free dairy free milk proteins free


Ingredienti

300 g di farina Farmo Low Protein senza lattosio senza proteine del latte senza glutine #
150 g di farina Nutrisì senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
100 g di farina di grano saraceno - per me Vital Nature senza glutine, ma naturalmente anche senza lattosio e proteine del latte #
280 g di zucca tonda bio cotta al vapore
250 g di yogurt di soja senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
200 ml di latte di soja senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
60 ml di olio di riso
1 bustina di lievito di birra liofilizzato Mastro fornaio, senza necessità di attivazione #
10 g di sale
farina di riso per lo spolvero senza glutine, ma naturalmente anche senza lattosio e proteine del latte #

#per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni




Procedimento

Nella ciotola della planetaria ho pesato tutte le farine necessarie per l’impasto e aggiunto il lievito liofilizzato – 1 bustina intera.
Ho poi aggiunto  la zucca cotta a vapore semplicemente schiacciata con una forchetta.
Ho mescolato brevemente a bassa velocità con la frusta a gancio.
Successivamente, ho aggiunto lo yogurt di soja tiepido, l’olio di riso ed il latte di soja tiepido.
Sempre a bassa velocità ho fatto amalgamare bene il tutto.
Poi ho aggiunto il sale, sempre su un lato dell’impasto, mentre con un leccapentola tutti i residui di impasto si portano verso il centro.
Ho mescolato ancora, a velocità crescente sempre con la frusta a gancio, mantenendo per 2-3 minuti la planetaria alla massima velocità.
L’impasto è morbido, anche per la presenza della zucca.
Ho coperto la ciotola con la pellicola per alimenti e ho messo in forno, con la lucina accesa per tre ore - tre ore e mezza.
Il mio forno è la mia cella di lievitazione preferita – anche perché tra freddo e umido a casa mia lievito io e non gli impasti.
Trascorso questo tempo, ho spolverato con la farina di riso il piano di lavoro e con una spatola ho messo l'impasto sul ripiano.
Con le mani spolverate di farina di riso, ho schiacciato l'impasto e ho fatto le pieghe come fosse pasta sfoglia, per quattro volte. Poi ho fatto la pagnotta, avendo cura di mettere la chiusura sotto.
Ho fatto lievitare di nuovo, per almeno mezzora - anche 40 minuti, disteso sulla carta da forno e coperto da un canovaccio.
Nel frattempo ho acceso il forno a 220°C per riscaldarlo.
Usando la spatola per impasti, ho fatto 3 tagli verticali sulla superficie della pagnotta.
Ho lucidato la superficie del pane con il latte di soja e ho finalmente infornato.
Ho fatto cuocere 15 minuti a 220 °C, poi ho abbassato la temperatura a 200 °C e ho fatto cuocere altri 40 minuti circa.
Poichè ogni forno è a sè, ho comunque bussato con le nocche sul fondo del pane, per sentire se suonasse vuoto. Quando suona vuoto, il pane è cotto.

Una volta cotto, ho spento il forno e messo il pane a raffreddare su una gratella.

La crosta è piuttosto morbida, il pane è comunque ben cotto e si mantiene pane per qualche giorno, senza diventare duro e sbricioloso.
Lo abbiamo gustato con il salato e con il dolce; è buono pure con la cioccolata fondente.
Tostato al forno si accompagna benone alle zuppe comfort food che cucino spesso.
Ho trovato dei mix di cereali e legumi garantiti senza glutine # della Nuova Terra, che si possono cuocere in pentola a pressione in 25 minuti, che arricchisco con fagioli o altri legumi, piuttosto che con cavolo nero o patate, un pizzico di zenzero, due pizzichi di ras el hanoui...et voilà, cena o pranzo pronti e con due fette di pane siamo in paradiso - soprattutto io e il cucciolo.

A questo pane io abbino la raccolta completa delle opere di Wislawa Szymborska, la cui poesia La Cipolla è una piccola meraviglia. 
"...
Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell’una ecco sta l’altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un’eco in coro composta.
..."

Comunque, tutta la sua poesia è splendida, ricca di ironia, semplice nel verso, efficace nel centrare l'obiettivo; il suo partire dalle piccole cose è sempre rivolto all'alto, che guarda da quelle angolazioni prospettiche spesso poco considerate.
Però, visto che questo pane è un'ode alla Zucca, ho scoperto che Gina Lagorio ha scritto una raccolta di racconti dal titolo Elogio alla Zucca, dove si possono leggere questi versi

"Ti saluto e ti lodo, mia zucca ilare e gentile, inerme e generosa, spontanea e sorridente, che ti arrampichi senza fatica, senza fatica fai ombra, senza fatica regali fiori foglie frutti"

Avete letto il libro di Gina Lagorio?
E voi che libro abbinereste a questo pane?


venerdì 14 febbraio 2014

Bloomer alla quinoa senza glutine senza lattosio senza proteine del latte à la mode de La Gaia Celiaca per il 100% Gluten Free (fri)Day # GFFD ... Bloomer with Quinoa gluten free dairy free milk proteins free à la mode de La Gaia Celiaca for the 100% Gluten Free (fri)Day # GFFD.

Sottotitolo: per Gaia - La Gaia Celiaca, perchè ricominciai a panificare agli albori del blog proprio grazie a lei.

Oggi è venerdì, quindi 100% Gluten Free (fri)Day.


Oggi è il compleanno della mia mamma! Quindi, TANTI AUGURI ALLA MIA MAMMA!
Oggi è San Valentino! Buon onomastico a tutti i Valentini e le Valentine!
Agli innamorati? Beh...dopo la prima mug di caffellatte, con molto...moltissimo espresso, il mio pensiero ed il mio sorriso per chi voglio bene c'è sempre. Perciò, gli auguri ce li facciamo ogni giorno... però fatemi bere la prima mug, altrimenti vi ritroverete accanto un mostro che Scilla, Cariddi, la Medusa e le Erinni tutte insieme sono bamboline al confronto!
C'ho i neuroni dal risveglio lento...molto lento...

Ho fatto questo pane la scorsa settimana, mentre la pioggia imperversava, l'umore si inumidiva di uggia e per conservare il sorriso bisognava trovare un antistress: quindi si cucinavano raggi di sole e si panificava... e si fotografava, con tutti gli scongiuri del caso - ovviamente.




Bloomer  alla quinoa senza glutine senza lattosio senza proteine del latte 
à la mode de La Gaia Celiaca per il 100% Gluten Free (fri)Day # GFFD  
Bloomer with Quinoa gluten free dairy free milk proteins free
à la mode de La Gaia Celiaca for the 100% Gluten Free (fri)Day # GFFD. 


Ingredienti

200 g di Farina Farmo Low Protein senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
200 g di Farina Nutrisì senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
150 g di Farina integrale bio Werz senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
 50 g di Farina di Quinoa senza glutine # *
250 g di yogurt di soja senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
420 ml di latte di soja senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
7 g ovvero una bustina di lievito di birra disidratato senza glutine, senza bisogno di riattivazione Mastro Fornaio
50 ml di olio di riso
10 g di sale fino

per lo spolvero: farina di riso senza glutine #
per lucidare: latte di soja e pennello in silicone

#per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni


Procedimento

Ho pesato tutte le farine direttamente nella ciotola della planetaria.
Poi ho aggiunto lo yogurt di soja intiepidito in MW, il lievito disidratato e il latte di soja intiepidito in MW.
Con la frusta a gancio, ho impastato a bassa velocità, fin quando gli ingredienti si sono amalgamati.
Ho smesso di impastare e con un leccapentola ho portato i residui dei bordi verso il centro.
Ho aggiunto l'olio di riso ed il sale fino e ho impastato, aumentando gradualmente la velocità, finchè tutti gli ingredienti si siano ben amalgamati.
L'impasto sarà morbido.
Ho fatto lievitare al caldo; ho coperto la ciotola con la pellicola per alimenti e l'ho messa nel forno con la lucina accesa per almeno 3 ore e mezza.
Trascorso questo tempo, ho spolverato con la farina di riso il piano di lavoro e con una spatola ho messo l'impasto sul ripiano. 
Con le mani spolverate di farina di riso, ho schiacciato l'impasto e ho fatto le pieghe come fosse pasta sfoglia, per quattro volte. 
Ho di nuovo steso la pasta e ho arrotolato l'impasto su stesso, ripiegando molto bene i bordi sotto, come diceva Gaia.
Ho fatto lievitare di nuovo, per almeno mezzora - anche 40 minuti, disteso sulla carta da forno e coperto da un canovaccio.




Nel frattempo ho acceso il forno a 220°C per riscaldarlo.
Usando la spatola per impasti, ho fatto  4 tagli diagonali sul pane, cercando di farli piuttosto profondi - Gaia dice che devono essere profondi 2-3 cm - ed in diagonale. 
In conclusione ho cercato di dare al bloomer la sua forma classica, come consigliato da Gaia.
Ho lucidato la superficie del pane con il latte di soja e ho finalmente infornato.
Ho fatto cuocere 15 minuti a 220 °C, poi ho abbassato la temperatura a 200 °C e ho fatto cuocere altri 40 minuti circa.
Poichè ogni forno è a sè, ho comunque bussato con le nocche sul fondo del pane, per sentire se suonasse vuoto. Quando suona vuoto, il pane è cotto. 
Una volta cotto, ho spento il forno e messo il pane a raffreddare su una gratella.
Ecco un particolare della mollica, ma soprattutto della crosta del pane.




L'impasto si lavora molto bene ed ha un ottimo profumo; spero che si riesca a vedere dalla foto, ma la crosta è croccante e profumata e la mollica ricorda quella del pane umbro o toscano, ma senza sale.
A me questo pane è piaciuto tantissimo! E' piaciuto moltissimo anche ai glutinosi, eh...
Dopo averlo sfornato, a cena in tre e con una zuppa abbiamo fatto fuori quasi mezza pagnotta...lo mangiavamo da solo e ci scambiavamo pareri...
Ha reso contenta persino la voce a... sì, quella bitchy... è stata zitta tutta la sera, sbocconcellando pane...
Con una crema spalmabile al cioccolato fondente, senza glutine e senza lattosio e proteine del latte #,  ha regalato un sorriso a 40 denti al cucciolo... il miglior dessert della sua vita !
Fetta dopo fetta, spero di aver fatto onore alla ricetta di Gaia.

L'accompagnamento per questo pane è la poesia, quella di Neruda, perchè - come ho scritto altrove - con le sue parole Neruda affresca il mondo. Lo fa ancora perchè ogni volta che rileggo la sua poesia, le parole vivono, profumano, hanno sapore, hanno colore, semplicemente esistono. Quando il friccicore ansiogeno e adrenalinico vuol farmi vedere solo il nero della vita, leggere i versi di Neruda è bere l'antidoto. Consapevole delle tenebre, sorrido perchè, in fondo, finora e anche a dispetto di alcuni uomini, ho fatto quello che ho voluto della mia vita... 
Sarà poco? sarà molto? sarà che ho vissuto...

Con questo pane partecipo anche al contest di Andante con Gusto



* Oltre alla farina integrale bio della Werz, che contiene farine integrali di riso, miglio, mais e grano saraceno, questo pane si arricchisce di un altro cereale: la quinoa.
Appartiene alla stessa famiglia degli spinaci e delle barbabietole, però è classificata come cereale; i suoi semi macinati danno una farina ricca di amido, ad alto contenuto proteico e naturalmente senza glutine, a meno di cross-contaminazioni.
Contiene:
1. fibre, minerali importanti per il nostro metabolismo, quali fosforo, zinco, magnesio e ferro; 
2. aminoacidi essenziali al nostro metabolismo, come triptofano, leucina, lisina e metionina;
3. riboflavina, che è poi la vitamina B2, la quale potrebbe diminuire la frequenza di attacchi di emicrania -tantissima quinoa per me, allora!
4. vitamina C ed E, che aiutano a combattere lo stress da radicali liberi e proteggono l'apparato circolatorio
5. grassi insaturi, tra i quali acido linolenico, un acido degli omega 3, che è essenziale per il nostro metabolismo e può essere assunto solo tramite alimentazione, perchè non può essere sintetizzato dal nostro organismo.
6.  flavonoidi importanti come la quercetina, antiossidante naturale, che inibisce diverse fasi che portano alla liberazione di istamina e alla produzione di prostaglandine e leucotrieni, molecole che attivano la cascata infiammatoria, o come il campferolo che può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e tumori.
E' quindi davvero un alimento preziosissimo.
Poichè contiene una elevata quantità di saponine, prima di essere utilizzata va sciacquata molto bene sotto acqua corrente, per evitare che una volta cotta abbia un sapore amaro. Le saponine sono dei detergenti naturali.
La farina di quinoa ha un profumo di nocciola e può essere usata in moltissime ricette, mescolata ad altre farine; la quantità di farina in una ricetta deve essere al massimo il 30% in peso di tutte le altre farine mescolate tra loro.
(fonti: greenme.it, mypersonaltrainer.it, quinoa,net, en.wikipedia.org, whfoods.com, appunti personali)

Siccome è San Valentino, vi invito nuovamente a leggere e scaricare il PDF prodotto dal nostro blog unito Gluten Free Travel and Living

mercoledì 12 febbraio 2014

Starbucks Pumpkin bread senza glutine senza lattosio senza proteine del latte ... Starbucks Pumpkin Bread gluten free dairy free milk proteins free

Sottitolo: se la routine quotidiana ci tira giù, una buona colazione può tirarci su

Chi non è meteoropatico, alzi la mano!
Purtroppo, io lo sono...temo per colpa del mio ménage à trois con il trigemino e l'emicrania, che mi avvertono molto tempo prima che il tempo sta cambiando.
Ci ho provato a spiegare loro che ci sono i meteorologi per questo, sia in TV sia via internet...ma niente da fare! Vogliono avere l'anteprima assoluta!
Contenti loro, io sempre meno...
Decisamente non sono una donna da cinquanta sfumature o giù di lì, perchè il mènage à trois non mi piace affatto.
"ultimamente ti dimentichi di me, a quanto pare..." dice la voce a.
"Ci provo con tutte le mie forze, però tra le piume che perdi e le volute di fumo mi ricordi che ancora ci sei...però un pochino ti sei rammollita, visto che ultimamente mentre cucino sei in silenzio...o quasi" le rispondo.
"Macchè rammollita! E' tutta colpa della pioggia...eppoi le Gauloises non sono più quelle di una volta..." ribatte la voce a, acidamente sconsolata.
"Ehm... tu non hai mai fumato Gauloises... anzi dovresti proprio smettere di fumare!" le rispondo.
Cambiando discorso, mentre si accende l'ennesima sigaretta, la voce a mi stende con una delle sue raffiche: "Ma non dovevi fare un'altra ricetta per tirarti su il morale? ... Stavolta ci metti le spezie? Ma sei sicura? ... Se sei così spesso in cucina, sei davvero tanto preoccupata, eh... ma perchè? 
... Lo sai che in fondo ti voglio bene e non ti lascerò mai..."
Lo riconosco... ho un alter ego davvero bitchy... dotato di fascino, ma bitchy...

Comunque, visto che la pioggia ci continua a far compagnia, anche se ad intermittenza, sempre per restare in tema di "cucinare un raggio di sole", ecco un'altra ricetta, facile, buona, con ingredienti sani, che mi aiuta a nutrire il sorriso, nonostante tutto.
Ho preso ispirazione da questa ricetta e l'ho ovviamente rielaborata

Starbucks Pumpkin bread 
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte
Starbucks Pumpkin  Bread 
gluten free dairy milk proteins free





Ingredienti
per uno stampo 20x10 cm

140 g di farina integrale senza glutine senza lattosio senza proteine del latte WERZ #
60 g di farina di grano saraceno # 
40 g di farina di quinoa #
1 bustina di lievito cremor tartaro+bicarbonato già miscelati senza glutine, vegan e bio # § ***
2 uova extrafresche grandi cat. 0 (peso con guscio tra 63 g e 73 g)
130 g di zucchero di canna integrale equosolidale §*
200 g di zucca tonda bio cotta al vapore
100 g di yogurt di soja bio senza glutine senza lattosio senza proteine del latte  #
60 g di olio di riso § **
1 cucchiaino da the di vanilla bourbon #
2 cucchiaini da the di pumpkin spice mix (pimento, noce moscata, zenzero e cannella in proporzioni variabili) #
50 g di cranberries secchi e di bacche di goji # § ****

carta da forno

#per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni





Procedimento

Preriscaldare il forno a 180 °C.
Pesare le farine e miscelarle con il lievito.
Nella ciotola della planetaria ho messo le uova intere e lo zucchero di canna integrale e con la frusta a K ho mescolato. 
Poi, ho aggiunto lo yogurt e la purea di zucca e ho mescolato ancora.
Successivamente ho aggiunto l'olio di riso, la vanilla bourbon ed il pumpkin spice mix e ho mescolato ancora.
Ho poi aggiunto le farine miscelate con il lievito e ho mescolato ancora.
Ho messo l'impasto nello stampo e ho sparso i cranberries e le bacche di goji sulla superficie dell'impasto.
Ho infornato in forno caldo a 180 °C  e ho fatto cuocere il dolce per 50 minuti. Dopo 30 minuti ho però coperto la superficie del dolce con della carta argentata, per evitare che la frutta bruciasse (meglio farlo  anche prima ;-) ). Ho comunque fatto la prova stecchino.
E' bene ricordare che ogni forno è a sè, quindi va controllata la cottura sulla base del proprio forno.
Spento il forno ho lasciato  raffreddare il cake per 5 minuti al suo interno e dopo l'ho sformato e messo a raffreddare su una gratella per dolci.

Non è un vero dolce, ma proprio un quick bread dolce adattato al mattino o ad un brunch. La zucca e le farine integrali gli danno uno splendido colore e la zucca gli dà anche una giusta umidità. Le spezie sono un valore aggiunto: profumi splendidi e gusto, una sferzata di energia...per non parlare dei cranberries e delle bacche di goji.



§ Adesso vi spiego perchè utilizzo questi ingredienti
*Perchè lo zucchero di canna integrale muscovado da commercio equo e solidale?
Lo zucchero di canna integrale o grezzo  muscovado è uno zucchero di canna dal colore scuro, umido e con un forte aroma; è anche conosciuto come zucchero delle Barbados, anche se attualmente i maggiori produttori di Muscovado sono le Isole Filippine. E' prodotto tramite un procedimento tradizionale e in tal modo mantiene i sali minerali originali. In altre parole, non è uno zucchero che fornisce solo calorie vuote, necessarie al metabolismo energetico.
** Perchè l'utilizzo dell'olio di riso? 
L'olio di riso è un prodotto eccellente, ha un sapore neutro e ha notevoli proprietà benefiche, dovute alla presenza di tocoferoli, acidi grassi mono insaturi e polinsaturi; tali proprietà sono: antiossidanti, antinfiammatorie, ipocolesterolemizzanti e ipotrigliceridemizzanti. Inoltre, è ottimo per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Sarebbe meglio consumarlo a crudo, però considerato il suo elevato punto di fumo e la sua resistenza all'ossidazione, è anche ottimo per la frittura. Infatti lo uso spesso anche per le poche fritture che ci concediamo.  
Molto importante è anche la presenza di gamma orizanolo, che contribuisce alle benefiche proprietà dell'olio, e, quando fu scoperto, era anche utilizzato per la cura degli stati d'ansia.
Contiene vitamina E.
A differenza di altri oli vegetali, escluso l'olio extravergine di oliva che merita un discorso a parte, la presenza di acidi omega 6, soprattutto di precursori della cosiddetta cascata infiammatoria, non è elevata nell'olio di riso. 
Considerare ciò potrebbe essere importante, soprattutto per chi soffre di malattie infiammatorie croniche o autoimmuni (ecco perchè lo prediligo ;-) ).
***Perchè uso il lievito cremor tartaro - bicarbonato di sodio? La vecchia dose delle nonne, il primissimo lievito chimico inventato...
Non lo uso solo perchè è bio, perchè è garantito senza glutine, adatto ai vegan, lo uso soprattutto perchè i fosfati contenuti nei lieviti chimici contribuiscono alla quota di fosforo che ogni giorno ingeriamo con gli altri alimenti e quindi al superamento della soglia di sicurezza fissata, oltre la quale ci possono essere effetti collaterali poco simpatici. Per esempio, se i prodotti lievitati sono consumati dai bimbi, sarebbe meglio evitare il lievito chimico con i fosfati (ecco perchè lo prediligo ;-) ).
**** Perchè uso le bacche di goji? Le bacche di goji sono considerati alicamenti, cioè sono alimenti che contengono una elevata concentrazione di alcuni composti, i quali possono avere una funzione preventiva nei confronti di diverse patologie. Queste bacche provenienti dalla Mongolia sono chiamate anche frutto della longevità; contengono infatti macro e micronutrienti importanti per la salute umana. Sono ricche di vitamina C e vitamina E, le quali aiutano l'organismo a superare gli stress ossidativi; hanno una elevata concentrazione di potassio e magnesio e quindi aiutano il benessere muscolare; contengono discrete quantità di rame, fosforo, manganese e ferro che aiutano la regolazione del metabolismo energetico. Sono una buona fonte di acidi grassi omega 3 e omega 6. 
Sono una ottima fonte di germanio, un antiossidante utile e un ottimo coadiuvante per la remissione dell'artrite reumatoide, per l'ipertensione e per alcune allergie.
Appartenendo alla famiglia delle solanacee, sono sconsigliate per chi è allergico o intollerante al pomodoro e alle altre solanacee. Sono anche sconsigliate per chi è sotto terapia anticoagulante. Inoltre, la dose per i bambini deve essere notevolmente diminuite rispetto a quella degli adulti (ordine di 1-3 cucchiaini massimo al giorno).
Come riporta il sito My personal trainer: "La Commissione Europea per la vigilanza sulla sicurezza alimentare ha definito sicuro il consumo delle bacche di goji, come ingrediente alimentare. In Italia, il Ministero della Salute indica il Goji (Lycium Barbarum L.) nella lista degli estratti vegetali impiegabili, come integratore "antiossidante" (decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169)."
(Fonti: bibliografia personale, mypersonaltrainer.it, Ministero della Salute, articolo della dott.ssa Valentina Venanzi, bacche di goji.com)

Con questo dolce partecipo al contest di Andante con Gusto E' senza? E' buono! in collaborazione con Pamirilla di Io porto il dolce nella categoria Prodotti per la colazione