domenica 2 ottobre 2011

Mother's Cornbread con olive taggiasche e fichi freschi senza glutine senza lattosio senza latte vaccino ... Mother's cornbread with Taggiasca olives and fresh figs gluten free dairy free cowmilk free ...(St)renno ancora senza glutine su richiesta di Stefania

Miner with silicosis
Lens, 1951
From Willy Ronis
Apro con questa immagine che mi ha colpito al cuore, postata da liquidnight nel blog Corsiva-mente di Walter. 
È di una struggente bellezza e racconta una storia struggente, malinconica, miserevole, piena di cuore e speranze forse deluse, forse no, che guarda oltre la finestra, ti fissa dritto nell’anima e magari ti pone domande silenziose. 
Questo è il modo per ringraziare Walter che con il suo blog regala piccole perle, sotto forme di pensieri e foto, suggestioni, attimi che cristallizza in bites. 
Perchè (st)renno nuovamente? 
Che mi sia passata l’idiosincrasia da contest?
Maddecheao’ come direbbe il mitico Lorenzo...chi se lo ricorda? 
Allora perchè? 
Certo farlo per amore di Colin – per inciso sto guardando per la quarta volta Nanny McPhee e dico sto perchè anche il cucciolo ha ceduto a Morfeo – sarebbe una ragione più che giusta...
... no, lo faccio perchè mi ha intrigato la ricetta di Alessandra raravis di Menù Turistico e Stefania - Fantasie su Fb ha domandato chi l’avrebbe fatto senza glutine.


E questo è un primo motivo.

Settimana scorsa la cara Giulia (Terra degli Ulivi) ha postato una delle tante ricette del Cornbread e nel leggerla mi ero ripromessa di farlo quanto prima, sebbene già sapevo di dover apportare qualche modifica. 
Mi ricordavo di aver già fatto un cornbread e con una ottima ricetta, che per fortuna avevo stampato e conservato. 
La ricetta me la diede Dede (varie ed eventuali ), cara amica e non soltanto di fora e blog, ma la ricetta è di Paul Diveny, frequentatore di diversi fora di cucina che ho frequentato anche io in passato.
E questi sono il secondo ed il terzo motivo...vi ricordate “pe’ questo e pe’ quest’artro motivo...”? 
In realtà ci sarebbe un quarto motivo: sono costretta a casa da una tracheite rompibolle - che sembra stia migliorando con medicine che mi rimbambiscono. 
Avevo bisogno di scuotermi di dosso un po’ di quell’apatia da malata e divertirmi... e ovviamente di fare qualcosa chaltron style... E quindi ecco fatto!

Mother's Cornbread con olive taggiasche e fichi freschi 
senza glutine senza lattosio senza latte vaccino 
Mother's cornbread with Taggiasca olives and fresh figs 
gluten free dairy free cowmilk free




Ingredienti ovvero che ci ho messo dentro

450 gr di farina di mais fioretto (la ricetta recita farina di mais) che è naturalmente SENZA GLUTINE, ma fate attenzione che sia comunque consentita ovvero che provenga da stabilimenti in cui non è processato frumento, sebbene le linee produttive siano spesso separate con conseguente riduzione delle cross-contaminazioni
15 gr di zucchero (la ricetta recita facoltativo)
1 uovo leggermente sbattuto
1 bustina di lievito senza fosfati, con cremor tartaro e bicarbonato di sodio garantito SENZA GLUTINE (ha la spiga sbarrata sulla bustina; la ricetta recita 7 grammi di lievito chimico ovvero baking powder e 2.5 gr di bicarbonato di sodio, in Italia sono commercializzate queste bustine che hanno la giusta dose di cremor tartaro e di bicarbonato di sodio già mescolata )
350 ml di latte di soia (la ricetta recita latticello che serve anche perchè ha un pH debolmente acido ma sufficiente per permettere che la reazione tra cremor tartaro e bicarbonato di sodio abbia luogo con conseguente produzione di anidride carbonica e quindi lievitazione)
1 cucchiaio da tavola di Aceto Balsamico tradizionale di Modena IGP Giuseppe Giusti, che NON contiene caramello o coloranti o addensanti, ma solo mosto d’uva e aceto di vino e solfiti, tutto naturalmente SENZA GLUTINE.
200-300 gr di olive taggiasche denocciolate sott’olio
8-10 fichi freschi sbucciati
(30 gr di burro recita la ricetta, io non ho messo nè olio nè burro, perchè le olive erano sott’olio)



§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE  come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.

Procedimento ovvero come diamine ho fatto

Niente di più facile si mettono tutti gli ingredienti secchi pesati nella planetaria, si aggiungono poi gli ingredienti liquidi assieme; poi, con la frusta a K per impasti morbidi si mescola rapidamente, l’impasto è piuttosto morbido. 
Si aggiungono infine le olive taggiasche e si mescola ancora una volta, ma molto rapidamente. 
Poi si versa il composto in uno stampo da 24 cm di diametro, precedentemente coperto con un foglio di carta forno. 
Sulla superficie si depongono i fichi sbucciati e tagliati a metà.
La ricetta recità : in forno caldo a 230°C per 20-25 minuti. 
Ricordando ciò che aveva detto Giulia a proposito del suo cornbread io ho messo in forno caldo per 50 minuti circa, finchè lo stecchino venisse fuori pulito. 
Buono da solo ma anche con dell’ottimo prosciutto stagionato. S
apevo che la ricetta di Paul sarebbe stata comunque un successo.

Nanny McPhee è finita e mi son quindi vista “L’Ispettore Barnaby” scoprendo, con mio sommo sconcerto che è l’ultima puntata dell’ultima stagione con John Nettles...orore!!! 
Il mio adorato John lascia Barnaby...cosa mai sarà Barnaby senza di lui??? 
Per consolarmi di questa ferale notizia vi lascio in compagnia di buona musica e vi auguro serena notte.


11 commenti:

  1. Un post con poesia, buona cucina e ottima musica... cosa si può volere di più?
    Esser nominati! ;-)
    Grazie mille davvero

    RispondiElimina
  2. Buona domenica Fabi!
    Hai unbel pane tipicamente "southern", che mi intriga!
    Il metodo lo conosco bene dalle mie amiche!!
    Ma è anche un ricordo antico del nostro uso del bicarbonato e la famosa dose col cremor tartaro che ci facevamo preprare in farmacia!
    Infatti noi chiamiamo il Backpulver ancora "dose" semplicemente!

    A guardarci bene...il mondo è piccolo, i modi di cucinare si sono sparpagliati con le vare diaspore ed emigrazioni! Un argomento che mi affascina!

    Un abbraccio, stammi bene!

    RispondiElimina
  3. Sei fantastica as usual e non ci sono storie!!! Competente e puntuale! E apprezzo la conversione di farina di maiss per polenta con quella fioretto!

    RispondiElimina
  4. @ Walter i ringraziamenti sono doverosi:-D
    @ Ivana noi siamo abituati a pensare al lievito chimico per dolci come quello in bustiona dove o c'è la bambinetta con i ciuffetti che impasta o ci sono gli angioletti che volano, ma prima di quello il lievito era altro...allora o non si usava ec ecco il perchè di tutti quegli impasti con gli albumi montati a neve ed i tuorli sbattuti fino a diventare bianchi, più si incamerava aria più la torta "cresceva" lievitava, oppure, perchè non è che tutti potevano avere una sguattera che battesse i tuorli e gli albumi, si passò all'uso dell'ammoniaca, del cremor tartaro accoppiato al bicarbonato...quando la chimica entra in cucina...ecco quella era la cucina "molecolare", quando si usava la chimica per migliorare il lavoro. Mentre l'ammoniaca non aveva bisogno di altro, per la coppia cremor tartaro e bicarbonato bisogna avere "qualcosa" che fosse debolmente acido, per far si che la reazione ci fosse e con una certa velocità, ed ecco allora l'uso del latticello, ma anche dell'aceto infatti in moltissime torte old american style negli impasti c'è l'aceto, ma anche il succo di limone. E hai perfettamente ragione sia l'ammoniaca sia il backpulver o baking powder o coppia cremor tartaro-bicarbonato si comperava in farmacia o dal droghiere, che poi era colui che vendeva le droghe, spezie, erbe e quant'altro...Poi qui in Europa siamo passati al lievito chimico con i fosfati ma da un po' di anni a questa parte c'è stato un ritorno della coppia cremor tartaro-bicarbonato perchè da' meno retrogusto e sembra sia più digeribile. Per di più si trova facilmente ed è quasi sempre garantito senza glutine cosa volere di più???
    E hai ragione sul discorso migrazioni e gastronomia :-)
    @Stefania non so che grana abbia la farina di mais americana, ma per le preparazioni preferisco usare la fioretto ;-) c'è anche la farina fumetto (che non ha nulla a che vedere con il pesce ;-)) che è ancora più fina, ma faccio difficoltà anche io a trovarla qui, ma quando la trovo faccio scorta!
    Buona domenica a tutti!

    RispondiElimina
  5. Cara Fabi!
    Dipende dal genere di dolce che si doveva imbastire: l'albume a neve per i dolci soffici dove in proporzione la farina non è poi tanta, rispetto alle uova!
    Per i dolci secchi, ma di una certa forma, si usava la "dose" citata prima, e per i dolci secchi ma bassi, l'ammoniaca, che dava una lievitazione allargando in orizzontale e rendendo leggero il biscotto.
    Io non la uso , per paura delle reazioni con le mandorle, per quel famoso Acrylamid, che nei primi anni 2000 dalla Svezia alla Germania aveva creato problemi nell'industria di biscotti e patatine!
    Nelle mie ricette di brisée e anche in certi pani e strudel uso il limone o l'aceto!

    Buona domenica e buona guarigione

    RispondiElimina
  6. come diamine hai fatto??? :-) un diamine bene direi!!! complimenti cara fabi! l'immagine che ci hai regalato ad inizio post è struggente e bellissima nello stesso tempo...grazie!bacissimissimissmi

    RispondiElimina
  7. Deliziosa....davvero e neanche a farlo apposta oggi ho preso la farina di mais fioretto (controllo solo cha sia effettivamente stata lavorata lontana da farine con glutine), buona domenica ed in bocca al lupo, Flavia

    RispondiElimina
  8. @Laroby baci baci e buona domenica anche a te.
    @Elifla buona domenica anche a te e crepi il lupo...poretto :-)
    @Ivana poi ti parlerò dell'acrillamide...che è un altro discorso molto interessante

    RispondiElimina
  9. Sarà pure senza glutine, ma la tua ricetta per il pane ai fichi è davvero sfiziosa *O*! Bravissima ^__^!
    Giuliana

    RispondiElimina
  10. bella questa ricetta, mi piace pure l'idea dei fichi...chissà con il crudo sarà fantastica!!!
    Anche tu l'ispettore BArnaby?...anch'io me lo guardo in camera sola soletta.... mi prendono in giro in casa... dicono che sono una serial killer mancata ...troppi cadaveri..troppo sangue..ma a me piace troppo... un bacio e buona settimana!

    RispondiElimina
  11. un vero piacere leggerti cara Fabiana, mi hai tenuto compagni durante il viaggio di ritorno a Roma! stile inconfondibile e ricetta ineccepibile!
    baci
    Maria Teresa

    RispondiElimina

Ogni commento è graditissimo, ma i commenti anonimi saranno eliminati, sorry :-(.
Tornate a leggere le risposte, perchè dialogando si cresce insieme. A rileggerci presto tra ricette e sorrisi :-D