Miner with silicosis
Lens, 1951
From Willy Ronis
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Apro con questa immagine che mi ha
colpito al cuore, postata da liquidnight nel blog Corsiva-mente di Walter.
È di una struggente bellezza e racconta una storia struggente,
malinconica, miserevole, piena di cuore e speranze forse deluse, forse no, che
guarda oltre la finestra, ti fissa dritto nell’anima e magari ti pone domande
silenziose.
Questo è il modo per ringraziare Walter che con il suo blog regala
piccole perle, sotto forme di pensieri e foto, suggestioni, attimi che
cristallizza in bites.
Perchè
(st)renno nuovamente?
Che mi sia passata l’idiosincrasia da contest?
Maddecheao’ come direbbe il mitico Lorenzo...chi se lo ricorda?
Allora perchè?
Che mi sia passata l’idiosincrasia da contest?
Maddecheao’ come direbbe il mitico Lorenzo...chi se lo ricorda?
Allora perchè?
Certo farlo
per amore di Colin – per inciso sto guardando per la quarta volta Nanny McPhee e dico
sto perchè anche il cucciolo ha ceduto a Morfeo – sarebbe una ragione più che
giusta...
... no, lo faccio perchè mi ha intrigato la ricetta di Alessandra raravis di Menù Turistico e Stefania - Fantasie su Fb ha domandato chi l’avrebbe fatto senza glutine.
... no, lo faccio perchè mi ha intrigato la ricetta di Alessandra raravis di Menù Turistico e Stefania - Fantasie su Fb ha domandato chi l’avrebbe fatto senza glutine.
E questo è un primo motivo.
Settimana scorsa la cara Giulia (Terra degli Ulivi) ha postato una delle tante
ricette del Cornbread e nel leggerla mi ero ripromessa di farlo quanto prima,
sebbene già sapevo di dover apportare qualche modifica.
Mi ricordavo di aver già fatto un cornbread e con una ottima ricetta, che per fortuna avevo stampato e conservato.
La ricetta me la diede Dede (varie ed eventuali ), cara amica e non soltanto di fora e blog, ma la ricetta è di Paul Diveny, frequentatore di diversi fora di cucina che ho frequentato anche io in passato.
Mi ricordavo di aver già fatto un cornbread e con una ottima ricetta, che per fortuna avevo stampato e conservato.
La ricetta me la diede Dede (varie ed eventuali ), cara amica e non soltanto di fora e blog, ma la ricetta è di Paul Diveny, frequentatore di diversi fora di cucina che ho frequentato anche io in passato.
E questi sono il secondo ed il terzo
motivo...vi ricordate “pe’ questo e pe’ quest’artro motivo...”?
In realtà ci
sarebbe un quarto motivo: sono costretta a casa da una tracheite rompibolle - che sembra stia migliorando con medicine che mi rimbambiscono.
Avevo bisogno di scuotermi di dosso un po’ di quell’apatia da malata e divertirmi... e ovviamente di fare qualcosa chaltron style... E quindi ecco fatto!
Avevo bisogno di scuotermi di dosso un po’ di quell’apatia da malata e divertirmi... e ovviamente di fare qualcosa chaltron style... E quindi ecco fatto!
Mother's Cornbread con olive taggiasche e fichi freschi
senza glutine senza lattosio senza latte vaccino
Mother's cornbread with Taggiasca olives and fresh figs
gluten free dairy free cowmilk free
senza glutine senza lattosio senza latte vaccino
Mother's cornbread with Taggiasca olives and fresh figs
gluten free dairy free cowmilk free
Ingredienti ovvero che ci ho messo dentro
450 gr di farina di mais fioretto (la
ricetta recita farina di mais) che è naturalmente SENZA GLUTINE, ma fate
attenzione che sia comunque consentita ovvero che provenga da stabilimenti in
cui non è processato frumento, sebbene le linee produttive siano spesso
separate con conseguente riduzione delle cross-contaminazioni
15 gr di zucchero (la ricetta recita facoltativo)
1 uovo leggermente sbattuto
1 bustina di lievito senza fosfati, con
cremor tartaro e bicarbonato di sodio garantito SENZA GLUTINE (ha la spiga sbarrata sulla bustina; la ricetta
recita 7 grammi di lievito chimico ovvero baking powder e 2.5 gr di bicarbonato
di sodio, in Italia sono commercializzate queste bustine che hanno la giusta
dose di cremor tartaro e di bicarbonato di sodio già mescolata )
350 ml di latte di soia (la ricetta
recita latticello che serve anche perchè ha un pH debolmente acido ma
sufficiente per permettere che la reazione tra cremor tartaro e bicarbonato di
sodio abbia luogo con conseguente produzione di anidride carbonica e quindi
lievitazione)
1 cucchiaio da tavola di Aceto Balsamico
tradizionale di Modena IGP Giuseppe Giusti, che NON contiene caramello o
coloranti o addensanti, ma solo mosto d’uva e aceto di vino e solfiti, tutto
naturalmente SENZA GLUTINE.
200-300 gr di olive taggiasche
denocciolate sott’olio
8-10 fichi freschi sbucciati
(30 gr di burro recita la ricetta, io non
ho messo nè olio nè burro, perchè le olive erano sott’olio)
§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.
Procedimento ovvero come diamine ho fatto
Procedimento ovvero come diamine ho fatto
Niente di più facile si mettono tutti gli
ingredienti secchi pesati nella planetaria, si aggiungono poi gli ingredienti
liquidi assieme; poi, con la frusta a K per impasti morbidi si mescola
rapidamente, l’impasto è piuttosto morbido.
Si aggiungono infine le olive taggiasche e si mescola ancora una volta, ma molto rapidamente.
Poi si versa il composto in uno stampo da 24 cm di diametro, precedentemente coperto con un foglio di carta forno.
Sulla superficie si depongono i fichi sbucciati e tagliati a metà.
Si aggiungono infine le olive taggiasche e si mescola ancora una volta, ma molto rapidamente.
Poi si versa il composto in uno stampo da 24 cm di diametro, precedentemente coperto con un foglio di carta forno.
Sulla superficie si depongono i fichi sbucciati e tagliati a metà.
La ricetta recità : in forno caldo a
230°C per 20-25 minuti.
Ricordando ciò che aveva detto Giulia a proposito del suo cornbread io ho messo in forno caldo per 50 minuti circa, finchè lo stecchino venisse fuori pulito.
Buono da solo ma anche con dell’ottimo prosciutto stagionato. S
apevo che la ricetta di Paul sarebbe stata comunque un successo.
Ricordando ciò che aveva detto Giulia a proposito del suo cornbread io ho messo in forno caldo per 50 minuti circa, finchè lo stecchino venisse fuori pulito.
Buono da solo ma anche con dell’ottimo prosciutto stagionato. S
apevo che la ricetta di Paul sarebbe stata comunque un successo.
Nanny McPhee è finita e mi son quindi
vista “L’Ispettore Barnaby” scoprendo, con mio sommo sconcerto che è l’ultima
puntata dell’ultima stagione con John Nettles...orore!!!
Il mio adorato John lascia Barnaby...cosa mai sarà Barnaby senza di lui???
Il mio adorato John lascia Barnaby...cosa mai sarà Barnaby senza di lui???
Per consolarmi di questa ferale notizia
vi lascio in compagnia di buona musica e vi auguro serena notte.
Un post con poesia, buona cucina e ottima musica... cosa si può volere di più?
RispondiEliminaEsser nominati! ;-)
Grazie mille davvero
Buona domenica Fabi!
RispondiEliminaHai unbel pane tipicamente "southern", che mi intriga!
Il metodo lo conosco bene dalle mie amiche!!
Ma è anche un ricordo antico del nostro uso del bicarbonato e la famosa dose col cremor tartaro che ci facevamo preprare in farmacia!
Infatti noi chiamiamo il Backpulver ancora "dose" semplicemente!
A guardarci bene...il mondo è piccolo, i modi di cucinare si sono sparpagliati con le vare diaspore ed emigrazioni! Un argomento che mi affascina!
Un abbraccio, stammi bene!
Sei fantastica as usual e non ci sono storie!!! Competente e puntuale! E apprezzo la conversione di farina di maiss per polenta con quella fioretto!
RispondiElimina@ Walter i ringraziamenti sono doverosi:-D
RispondiElimina@ Ivana noi siamo abituati a pensare al lievito chimico per dolci come quello in bustiona dove o c'è la bambinetta con i ciuffetti che impasta o ci sono gli angioletti che volano, ma prima di quello il lievito era altro...allora o non si usava ec ecco il perchè di tutti quegli impasti con gli albumi montati a neve ed i tuorli sbattuti fino a diventare bianchi, più si incamerava aria più la torta "cresceva" lievitava, oppure, perchè non è che tutti potevano avere una sguattera che battesse i tuorli e gli albumi, si passò all'uso dell'ammoniaca, del cremor tartaro accoppiato al bicarbonato...quando la chimica entra in cucina...ecco quella era la cucina "molecolare", quando si usava la chimica per migliorare il lavoro. Mentre l'ammoniaca non aveva bisogno di altro, per la coppia cremor tartaro e bicarbonato bisogna avere "qualcosa" che fosse debolmente acido, per far si che la reazione ci fosse e con una certa velocità, ed ecco allora l'uso del latticello, ma anche dell'aceto infatti in moltissime torte old american style negli impasti c'è l'aceto, ma anche il succo di limone. E hai perfettamente ragione sia l'ammoniaca sia il backpulver o baking powder o coppia cremor tartaro-bicarbonato si comperava in farmacia o dal droghiere, che poi era colui che vendeva le droghe, spezie, erbe e quant'altro...Poi qui in Europa siamo passati al lievito chimico con i fosfati ma da un po' di anni a questa parte c'è stato un ritorno della coppia cremor tartaro-bicarbonato perchè da' meno retrogusto e sembra sia più digeribile. Per di più si trova facilmente ed è quasi sempre garantito senza glutine cosa volere di più???
E hai ragione sul discorso migrazioni e gastronomia :-)
@Stefania non so che grana abbia la farina di mais americana, ma per le preparazioni preferisco usare la fioretto ;-) c'è anche la farina fumetto (che non ha nulla a che vedere con il pesce ;-)) che è ancora più fina, ma faccio difficoltà anche io a trovarla qui, ma quando la trovo faccio scorta!
Buona domenica a tutti!
Cara Fabi!
RispondiEliminaDipende dal genere di dolce che si doveva imbastire: l'albume a neve per i dolci soffici dove in proporzione la farina non è poi tanta, rispetto alle uova!
Per i dolci secchi, ma di una certa forma, si usava la "dose" citata prima, e per i dolci secchi ma bassi, l'ammoniaca, che dava una lievitazione allargando in orizzontale e rendendo leggero il biscotto.
Io non la uso , per paura delle reazioni con le mandorle, per quel famoso Acrylamid, che nei primi anni 2000 dalla Svezia alla Germania aveva creato problemi nell'industria di biscotti e patatine!
Nelle mie ricette di brisée e anche in certi pani e strudel uso il limone o l'aceto!
Buona domenica e buona guarigione
come diamine hai fatto??? :-) un diamine bene direi!!! complimenti cara fabi! l'immagine che ci hai regalato ad inizio post è struggente e bellissima nello stesso tempo...grazie!bacissimissimissmi
RispondiEliminaDeliziosa....davvero e neanche a farlo apposta oggi ho preso la farina di mais fioretto (controllo solo cha sia effettivamente stata lavorata lontana da farine con glutine), buona domenica ed in bocca al lupo, Flavia
RispondiElimina@Laroby baci baci e buona domenica anche a te.
RispondiElimina@Elifla buona domenica anche a te e crepi il lupo...poretto :-)
@Ivana poi ti parlerò dell'acrillamide...che è un altro discorso molto interessante
Sarà pure senza glutine, ma la tua ricetta per il pane ai fichi è davvero sfiziosa *O*! Bravissima ^__^!
RispondiEliminaGiuliana
bella questa ricetta, mi piace pure l'idea dei fichi...chissà con il crudo sarà fantastica!!!
RispondiEliminaAnche tu l'ispettore BArnaby?...anch'io me lo guardo in camera sola soletta.... mi prendono in giro in casa... dicono che sono una serial killer mancata ...troppi cadaveri..troppo sangue..ma a me piace troppo... un bacio e buona settimana!
un vero piacere leggerti cara Fabiana, mi hai tenuto compagni durante il viaggio di ritorno a Roma! stile inconfondibile e ricetta ineccepibile!
RispondiEliminabaci
Maria Teresa