Ecco
...alla
fine sono riuscita a dare un titolo a questa sensazione che mi porto dentro da
giorni, è sbocciato nella mia mente all’improvviso con titolo nonchè nome e cognome.
Adoro Ivano Fossati, sin dai tempi dei Delirium, io piccola con il mio
mangiadischi il suo 45 giri e via a cantare “Yesahel” a tutta voce, stonando
machissenefrega!
Quando è che ha cominciato ad importarmi che cantando stonavo?
Quando me lo hanno fatto notare anche in maniera poco carina e non è stato più
divertente cantare…
Si incontrano persone nella vita che sanno giustamente come dirti le cose nel modo più sbagliato possibile…devo avere un magnete interno viste alcune mie capacità al riguardo…
Si incontrano persone nella vita che sanno giustamente come dirti le cose nel modo più sbagliato possibile…devo avere un magnete interno viste alcune mie capacità al riguardo…
Questa
cosa, quella del magnete interno
riguardo certe situazioni, me l’ha ricordata il mio prof venerdì scorso…
In effetti sul lavoro mi è capitato e mi capita piuttosto spesso di trovarmi impastoiata in situazioni difficili e di salvare comunque le castagne dal fuoco... mi ricordassi ogni tanto di mettere anche i guanti…
In effetti sul lavoro mi è capitato e mi capita piuttosto spesso di trovarmi impastoiata in situazioni difficili e di salvare comunque le castagne dal fuoco... mi ricordassi ogni tanto di mettere anche i guanti…
Sono
giorni adrenalinici...
Respiro ma non prendo fiato, corro e non arrivo da nessuna parte, inizio una cosa, ma ne arriva un'altra più urgente, mi programmo un'attività e invece no...
... e tutto questo friccicore diventa seconda pelle e torno a casa e adrenalinicamente continuo a correre, ma non arrivo e mi stanco, ma non faccio quello che vorrei...mi siederei a braccia conserte a dire "Uffa e stra - uffa" per soli cinque minuti se ne avessi la possibilità...
Respiro ma non prendo fiato, corro e non arrivo da nessuna parte, inizio una cosa, ma ne arriva un'altra più urgente, mi programmo un'attività e invece no...
... e tutto questo friccicore diventa seconda pelle e torno a casa e adrenalinicamente continuo a correre, ma non arrivo e mi stanco, ma non faccio quello che vorrei...mi siederei a braccia conserte a dire "Uffa e stra - uffa" per soli cinque minuti se ne avessi la possibilità...
Si,
ogni tanto anche io faccio i capricci.
Poi,
torno presente a me stessa e comincio a giocare con queste cose sparse,
pensieri sparsi come fosse il gioco dei quindici e mi ingegno a trovare la
soluzione…
E
in questi miei giorni adrenalinici nel mondo che è successo?
Bah…la manifestazione a Roma (vigliaccamente quando ho visto via Merulana con black blocks in azione ho cambiato canale) e vogliamo parlarne?
Bah…la manifestazione a Roma (vigliaccamente quando ho visto via Merulana con black blocks in azione ho cambiato canale) e vogliamo parlarne?
Preferirei di no,
come Bartleby insegna.
Perchè piuttosto non parlare di come l’Islanda ha
risolto il problema dei debiti delle banche?
Carlà ha partorito o non ha partorito?
Vogliamo parlarne? Preferirei di no, da bartlebyana convinta.
Carlà ha partorito o non ha partorito?
Vogliamo parlarne? Preferirei di no, da bartlebyana convinta.
Piuttosto perchè non parliamo di Andrea Zanzotto che ci ha lasciati?
“…
Natale
mordicchia gli orecchi
glissa
ad affilare altre radure.
Lascia
le luminarie
a
darsi arie
sulla
piazza abbandonata
col
suo presepio di agenzie bancarie.
…”
(Dintorni
Natalizi)
Incontrai
la sua poesia attraverso il Bestiario Veneto di Paolini anni fa.
Chissà se adesso riesco a spiegarmi senza incartarmi con le parole…
Per me leggere i versi di alcuni poeti è come respirare, bere un bicchiere d’acqua e mangiare del pane, è così naturale ritrovarsi nelle pieghe dei loro versi, con altri poeti il rapporto è più difficile, richiede tempo, quello necessario ad allineare il mio spirito a quelle parole e magari ci vogliono anni e lontananze e sofferenze prima che l’incontro sia.
Con Zanzotto è stato così, è stato un sentirlo atttraverso un film che lo riguardava, sue interviste più che leggerlo…proprio due settimane fa in libreria comperai un libro di poesie e prendendo in mano quello di Zanzotto gli dissi “ Eh no, non è ancora il momento” e comperai una ennesima antologia di haiku.
Chissà se adesso riesco a spiegarmi senza incartarmi con le parole…
Per me leggere i versi di alcuni poeti è come respirare, bere un bicchiere d’acqua e mangiare del pane, è così naturale ritrovarsi nelle pieghe dei loro versi, con altri poeti il rapporto è più difficile, richiede tempo, quello necessario ad allineare il mio spirito a quelle parole e magari ci vogliono anni e lontananze e sofferenze prima che l’incontro sia.
Con Zanzotto è stato così, è stato un sentirlo atttraverso un film che lo riguardava, sue interviste più che leggerlo…proprio due settimane fa in libreria comperai un libro di poesie e prendendo in mano quello di Zanzotto gli dissi “ Eh no, non è ancora il momento” e comperai una ennesima antologia di haiku.
“…
Hölderlin:
"siamo un segno senza significato":
ma
dove le due serie entrano in contatto?
Ma
è vero? E che sarà di noi?
E
tu perché, perché tu?
…”
(Si,
è ancora la neve)
A
volte “perchè tu” ce lo chiediamo spesso in molteplici situazioni, peccato che
spesso siano dolorose.
Devo concordare con il sacerdote che mi disse tempo fa, in merito ad un momento molto brutto, che esistono due tipi di domande: quelle con la risposta e quelle senza risposta. Le seconde ci aiutano a crescere.
Egoisticamente?
Umanamente?
Microcosmicamente?
Insomma, in ogni caso credo che vorremmo farne a meno, a volte.
Devo concordare con il sacerdote che mi disse tempo fa, in merito ad un momento molto brutto, che esistono due tipi di domande: quelle con la risposta e quelle senza risposta. Le seconde ci aiutano a crescere.
Egoisticamente?
Umanamente?
Microcosmicamente?
Insomma, in ogni caso credo che vorremmo farne a meno, a volte.
Mentre
sto cercando di dare un senso ai pensieri (Marco direbbe “un senso alle cose”
ma lui è più bravo di me nel campo) mi viene in mente che questo tempo è come
un’altalena che si muove velocemente, in modo non armonico, è sbilanciata e
dall’alto abbiamo paura del basso che avanza...
Siccome già provai in tenera età che significa capovolgersi con un altalena in velocità (che botta!), preferirei di no, sempre come Bartleby insegna...sono un’alunna diligente.
Siccome già provai in tenera età che significa capovolgersi con un altalena in velocità (che botta!), preferirei di no, sempre come Bartleby insegna...sono un’alunna diligente.
Di
che vogliamo parlare?
Del fatto che due giorni fa era il Blog Action Day e l’argomento era il cibo?
Ne ha parlato la mia amica Paula (potete guardare qui) e adrenalinicamente carica ho lasciato un commento piuttosto polemico - non nei suoi confronti ovviamente! – sull’impatto di certe iniziative.
Credo fermamente che ognuno di noi possa fare qualcosa, ma troppo spesso lasciamo che siano solo parole e non azioni. Nel caso del cibo mi sento di dire che poche settimane fa è apparso un articolo sul NY Times (potete guardare qui) che ha affermato che pur essendo vero che il junk food è quello maggiormente consumato dalle fasce povere, è erroneo affermare che sia a buon mercato, cucinare a casa costerebbere sicuramente meno…che perdonatemi ma visto da questa parte dell’Oceano Atlantico, anzi addirittura del Mar Mediterraneo ha il sapore della scoperta dell’acqua calda…
Qui magari ci interroghiamo se sia meglio comperare l’insalata in busta e lavarla piuttosto che comperarla e pulirsela a casa…e non è che in USA non coltivino verdure o insalata.
Molto spesso l’approccio con il cibo è un fattore culturale e passa dovunque passa la tua vita. Ecco il perchè del mio commento.
Vogliamo impegnarci? E’ fantastico che ci siano cuochi che ci insegnino come fare delle chips fritte dal gambo del cavolo, ma perchè non lasciare il gambo del cavolo nell’umido che fa compost per altre coltivazioni e insegnare il km 0, la stagionalità senza estremismi? Sì, lo so, l’ora è tarda e io sragiono, ma mica solo per colpa dell’adrenalina accumulata…
Del fatto che due giorni fa era il Blog Action Day e l’argomento era il cibo?
Ne ha parlato la mia amica Paula (potete guardare qui) e adrenalinicamente carica ho lasciato un commento piuttosto polemico - non nei suoi confronti ovviamente! – sull’impatto di certe iniziative.
Credo fermamente che ognuno di noi possa fare qualcosa, ma troppo spesso lasciamo che siano solo parole e non azioni. Nel caso del cibo mi sento di dire che poche settimane fa è apparso un articolo sul NY Times (potete guardare qui) che ha affermato che pur essendo vero che il junk food è quello maggiormente consumato dalle fasce povere, è erroneo affermare che sia a buon mercato, cucinare a casa costerebbere sicuramente meno…che perdonatemi ma visto da questa parte dell’Oceano Atlantico, anzi addirittura del Mar Mediterraneo ha il sapore della scoperta dell’acqua calda…
Qui magari ci interroghiamo se sia meglio comperare l’insalata in busta e lavarla piuttosto che comperarla e pulirsela a casa…e non è che in USA non coltivino verdure o insalata.
Molto spesso l’approccio con il cibo è un fattore culturale e passa dovunque passa la tua vita. Ecco il perchè del mio commento.
Vogliamo impegnarci? E’ fantastico che ci siano cuochi che ci insegnino come fare delle chips fritte dal gambo del cavolo, ma perchè non lasciare il gambo del cavolo nell’umido che fa compost per altre coltivazioni e insegnare il km 0, la stagionalità senza estremismi? Sì, lo so, l’ora è tarda e io sragiono, ma mica solo per colpa dell’adrenalina accumulata…
E
di che altro ancora parlare?
Del World Bread Day che non conoscevo e che ho imparato a conoscere e caso volle che proprio domenica stessi panificando!
Ed ecco che si arriva alla ricetta, avendo smaltito un po’ di quel friccicore adrenalinico.
Del World Bread Day che non conoscevo e che ho imparato a conoscere e caso volle che proprio domenica stessi panificando!
Ed ecco che si arriva alla ricetta, avendo smaltito un po’ di quel friccicore adrenalinico.
E che cosa ho fatto?
Panini allo stracchino di bufala senza glutine senza latte vaccino
Buns with buffalo stracchino gluten free cow milk free
Buns with buffalo stracchino gluten free cow milk free
L’idea
di partenza era ritrovare una ricetta che feci tanto tempo fa di un pain de
fromage, ricetta che ovviamente non ho trovato, ma ero andata in fissa con questo
binomio e così in rete ho trovato questa ricetta GLUTINOSA e mi son detta “E io
la faccio SENZA GLUTINE”.
Continuiamo così, complichiamoci la vita...
Ultimamente questi sprazzi di follia sono in aumento,
va a sape’ se è davvero colpa di tutto il contorno o solo del mio folle
cervellino…come diceva il guru “la seconda che hai detto!”…in che mani sono!
La ricetta glutinosa è del blog La cucina di Federica
Ingredienti,
ovvero che ci ho messo?
Intanto
mi è venuta pure l’idea di cominciare a diminuire le farine senza glutine
preconfezionate e di introdurre farine che nascono naturalmente senza glutine.
In più, era da tempo che volevo riprovare la farina di soja e una nota di Olga –Felix
di Un cuore senza glutine mi ha dato il la.
100
gr di farina di riso, che sia garantita senza glutine, quindi dicitura, spiga
sbarrata o che semplicemente venga da stabilimenti monofiliera, dove viene
esclusivamente processato riso, questo sempre per minimizzare le
cross-contaminazioni a monte
50
gr di farina di soia, ho usato la LoConte che è garantità freefluor, esente
quindi da cross-contaminazioni e si trova in qualsiasi supermercato fornito
50
gr di farina SENZA GLUTINE NUOVA TERRA
300
gr di farina SENZA GLUTINE DESPAR FREE senza glutine e senza lattosio
12
grammi di lievito di birra fresco, mezzo cubetto circa
2202-225
gr di stracchino di bufala
400
ml di acqua tiepida
sale
farina
di riso per lo spolvero.
§ per i celiaci e le persone gluten sensitive: accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce e cross-contaminazioni.
Procedimento
ovvero come diamine ho fatto?
Ho
preso la ciotola della planetaria, che poi è un lui perchè è Ken, e ho fatto
pesare al consorte le farine, essendo ingegnere è capace.
Intanto ho scaldato brevemente l’acqua in MW, scartato lo stracchino e spezzato a metà il cubetto di lievito.
Il consorte mi ha dato la ciotola con dentro le farine e io ci ho messo dentro in ordine sparso il lievito sbriciolato, lo stracchino e l’acqua.
Con la frusta a gancio ho fatto amalgamare, ho aspettato 10-15 minuti (metodo spannometrico per il calcolo del tempo, l'attesa me l'ha insegnata Richard Ploner) e dopo ho finito di impastare.
Ho fatto scaldare il forno sui 35 gradi e l’ho usato come cella di lievitazione.
Intanto ho scaldato brevemente l’acqua in MW, scartato lo stracchino e spezzato a metà il cubetto di lievito.
Il consorte mi ha dato la ciotola con dentro le farine e io ci ho messo dentro in ordine sparso il lievito sbriciolato, lo stracchino e l’acqua.
Con la frusta a gancio ho fatto amalgamare, ho aspettato 10-15 minuti (metodo spannometrico per il calcolo del tempo, l'attesa me l'ha insegnata Richard Ploner) e dopo ho finito di impastare.
Ho fatto scaldare il forno sui 35 gradi e l’ho usato come cella di lievitazione.
Quanto
ha lievitato?
Sicuramente due ore e mezza, forse anche tre, è ben lievitato.
Sicuramente due ore e mezza, forse anche tre, è ben lievitato.
Allora, ho spolverato il mio piano con farina di riso e piano piano, pallina
dopo pallina ho reimpastato la massa, provando a dargli anche una forma…ovviamente
grazie alla mia chaltron manualità.
Poi ho fatto lievitare un’altra oretta ed infine ho cotto.
Poi ho fatto lievitare un’altra oretta ed infine ho cotto.
Il
pane cuoceva mentre il consorte era andato a riprendere il figliuolo che era
andato via con i compagni del patronato.
Quando sono giunti a casa, i panini erano
pronti e ho fatto alcune foto, ne ho aperto uno e ho detto ad Ale “vuoi
assaggiarlo?” mi ha detto “non adesso”…scaricate le foto, son tornata di là e
vedevo che stave mangiando e gli ho chiesto “hai assaggiato i panini?” e lui “Uhuhuh,
ne ho mangiati quattro, questo è il quinto…”
Che
dire?
Ah che sarà che sarà
che tutti i loro avvisi
non potranno evitare
che tutte le risate
andranno a sfidare che tutte le campane andranno a cantare
e tutti i figli insieme
a consacrare e tutti i figli insieme a purificare
e i nostri destini ad
incontrare perfino il Padre Eterno da cosi' lontano
guardando quell'inferno
dovrà benedire
quel che non ha governo
ne mai ce l'avrà , quel che non ha vergogna ne mai ce l'avrà
quel che non ha
giudizio.
Ah!
Comunque da quando è nato Ale ho ricominciato a cantare a tutta voce...
... Stono...
Macchissenefrega ;-)
... Stono...
Macchissenefrega ;-)
Serena
notte a voi
inizio a pensare che mi devo stampare i tuoi post
RispondiElimina@ Vale why? pecchè? sono troppo lunghi o solo interessanti???
RispondiEliminaIntanto un abbraccio grandissimo tesoro bello. Baci baci
Brava Ciccina!!!! :D!
RispondiEliminala seconda... e mi son scoperta molto ignorante ;)
RispondiElimina@ Olga Felix grazie mille! buona giornata anche a te
RispondiElimina@ Vale io mi scopro sempre tanto ignorante, anche perchè a volte erro e sopravvaluto gli altri sottovalutando me, ma ignorare e aprirsi a nuove conoscenze è crescere. Vale stai solo crescendo! Eppoi anche io imparo da te.
Un abbraccio
Belli e buoni.
RispondiEliminaIvano Fossati lo conosco poco, apprezzo molto la tua presentazione.
Finalmente dopo mesi sono riuscita a registrarmi come tua sostenitrice.
A causa lavori indecenti della google, era dal mese di marzo che non riuscivo più a gestire il mio blog e ultimamente era persino defunto, scrivevo i post, ma rimanevano in bozze e lì restavano.
Da poco tutto funziona bene.
Un bacioneù
Mandi
@ Rosetta ciao carissima! Sono contenta di vedere infatti tutti i tuoi posts attuali dopo un lungo silenzio. Tutto bene, un abbraccio ai londinini e anche ai tuoi cuccioli grandi, al consorte ci pensi tu ;-) Baci Baci
RispondiEliminaBene bene, Fabi, l'adrenalina ci vuole, è un po' anche il motore per tante avventure, per percorsi inusuali della mente, per sentire le cose nel pieno del loro significato, anche se sembra che sfuggano!
RispondiEliminaUn poeta non muore, anzi vive più che mai, perché quando penetra in noi stessi, noi viviamo di Lui!
Mancherà quello che non potrà più darci, ma questa è la vita!!!
Panini deliziosi..e soprattutto apprezzo la fattiva collaborazione dell'ingegnere, e l'apprezzamento del figliolo...grande soddisfazione!!!
Un abbraccio! Buona notte!
Qui tempi duri, impegni, piove, siamo senza persiane, spero che domani vengano a montarcele!!!
Carissima, il tuo pane è molto bello. Lo provo per il nostro amico.
RispondiEliminaIl tuo post mi ha fatto pensare e commuovere!!!
P.s il tuo cucciolo deve essere un ometto ormai!!!
Un abbraccio a tutti voi!!!
ciao carissima !! cantare è così liberatorio ! dagli voce, alza il tono ! Mi piace pensarti lì che corri e canti ! C'è un animo così sensibile in te, la tua sintonia con certi poeti, con la poesia... guarda che è cosa rara ! e non lo dico per adularti. I tuoi panini mi sembrano buonissimi e invitanti !!! Sei forte ! Ciao carissima !
RispondiElimina@ Solema il cucciolo è in quarta elementare, cresce cresce! Spero che al tuo amico il pane piaccia.
RispondiEliminaRicambio di cuore l'abbraccio
@ Rossella mi fai commuovere, grazie davvero!
Un abbraccio anche a te
Però! Questo post è un'altalena di emozioni: tristi, nostalgiche, belle e buone...fortuna che hai finito con questi meravigliosi panini!
RispondiEliminaP.s. lo sai che Ivano Fossati ha pubblicato l'ultimo dei suoi album? Non canterà più :(
@Annalisa so che Fossati ha pubblicato l'ultimo album e ha espresso la decisione di non pubblicarne più, di non fare tournee, ma di continuare a scrivere per altri. Non credo smetterà di cantare, non lo farà più in pubblico, ma ha regalato così tanto a noi.
RispondiEliminaSei davvero frizzante, cara Fabiana, ho letto due volte il post e ho la testa che ancora mi turbina! :D
RispondiEliminaBellissimo il "friccicore", mi ricorda ovviamente la tua bellissima Roma. Ma fatti coraggio, esorcizza i black blocs con l'aiuto del grande Brignano: link.
Buon sabato.
anche io seguo ivano fossati da yesael e poi di "di tanto amore" mi piace molto. sai mettere sempre tanta informazione di qualità.
RispondiEliminaCome non essere d'accordo con i ny times, il cibo spazzatura sembra costi poco ma se vai a vedere al chilo costa molto di più.
IO vorrei uno di quei panini li, che ci hai fatto vedere in foto altro che il junke food :-))
Ti devo fortemente ringraziare del commento che mi hai lasciato, uno dei più bei commenti che abbia ricevuro hai alzato il livello della discussione, un cammeo
@Dona grazie del link e di passare sempre a trovarmi
RispondiElimina@ Gunther grazie davvero! arrossisco per quanto da te detto. Sono contentissima! per i panini quando vuoi. Grazie ancora e ad entrambi buon inizio settimana
A parte che è un piacere, ma dicevo anche da me: visto che presto dovrò sciropparmi i colloqui con i proff. del mio grande, e che quindi dovrò andare diverse volte in centro di mattina, non sarebbe ora che ti scroccassi un caffè? (Io devo andare dalle parti dell'Arsenale, ma ti raggiungo volentieri dove sei). Medita intanto... :)
RispondiElimina@ Dona bisogna che ci troviamo davvero
RispondiEliminaHo letto le tue cosiderazioni,molto sentite,e,virtualmente,divorato il panino allo stracchino di bufala.
RispondiEliminaUn saluto,Costantino
@ Costantino grazie per essere passato di qua, spero tu abbia gradito volentieri sia la lettura sia il panino
RispondiEliminabuona serata
Ti lascio l'indirizzo e-mail del blog, che posso pubblicare tranquillamente: donalaterrazza@yahoo.com
RispondiEliminaQuando hai tempo contattami, anche con un semplice "ciao", così vedo il tuo. Mi servirà poi, quando sarà il momento di organizzare il rendez-vous. ;)
Notte.
Fabi, sei una gran persona. E' bello passare da te e riflettere un pochino, adrenalinicamente parlando ;)
RispondiEliminaun abbraccio
@ Dona ti scriverò :-)
RispondiElimina@ Eugenia grazie per le tue belle parole di cuore
Un abbraccio grande grande a d entrambe