http://incucinasenzaglutine.blogspot.com/2010/11/no-comment.html
forse le mie corde d'anima sono ancora tese per accadimenti di cronaca locale successi la scorsa settimana e dei quali ho ampiamente parlato qui nel blog, forse le mie corde d'anima sono tese punto.
Leggendo il post sul blog di Vale, di cui riporto fedelmente il link, e leggendo quindi il suo link, mi sono sentita smarrita, di quello smarrimento cupo e profondo che Giuseppe ha saputo raccontare nei suoi versi, parole che hanno scritto sinfonie.
"...
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte si sconta vivendo"
("Sono una creatura", Giuseppe Ungaretti)
Leggendo di questi accadimenti, penso che non stiamo vivendo per scontare "la morte", ma l'annullamento assoluto di pensiero, umanità e tutti i relativi significati.
FREE -FROM SENZA GLUTINE, SENZA LATTOSIO, SENZA LATTE … TANTI SENZA E TANTISSIMO GUSTO! Benvenuti nel mio blog! Voglio condividere con voi le mie ricette, sperando vi piacciano, vi facciano venire la voglia di cucinare e la voglia di tornare a trovarmi! Troverete ad accogliervi the, caffè, la mia voce a bitchy, buon cibo, libri, ciacole e risate. Dal pane al dessert, tutto è adatto a chi è intollerante al glutine, al lattosio e alle proteine del latte.
venerdì 19 novembre 2010
Siamo creature? Se le mie parole fossero quelle di Giuseppe Ungaretti...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Sono rimasta senza parole quando l'ho visto... :(((
RispondiEliminasono senza parole ancora
RispondiEliminaquello che hai scritto è ancora di più spunto di riflessione e critica
forse siamo ancora in tempo per cambiare
posso fare la voce fuori dal coro?
RispondiEliminama quest'uomo...ha aspettato dieci anni....perché??
e la moglie?.... dov'era in tutti questi anni, quando tornava pesto e con gli abiti stracciati?
qualcosa mi sfugge... senza ignorare la bestialità degi colleghi eh? ( e mi scuso con le bestie...)però, qualcosa mi sfugge... :-/
madama...@ si, ho pensato anche quello che tu scrivi.... sempre sconcertata rimango...
RispondiElimina@ Madama capisco il tuo interrogativo. Anche io me lo sono posto, ma lo sconcerto rimane.
RispondiEliminaSiamo abituati a chiamare questi comportamenti "bestiali", ma dovremmo scusarci con le bestie. Arrecare all'altro sofferenza per puro divertimento non è tipico di altri animali se non dell'homo sapiens sapiens, cioè della nostra specie. Solo che a parlare così si corre il rischio di diventar demagogici