Questo è il dilemma…
tra il serio ed il faceto, vi racconto questa...dialogo tra due persone, una dice all'altra "Sai, pensavo..." e la seconda risponde "ancora?"...
La prima persona ero io. Per quanto guardi più il lato faceto della situazione, il lato serio mi dà delle perplessità...
Per inciso, la seconda persona non era il mio consorte; è più intelligente quando fa delle battute ;-)
Tornando alle mie perplessità su cui ragiono, rumigino, mi arrovello e ragiono di nuovo da un bel po’, oggi pomeriggio mentre ero su FaceBook leggo:
"A compassionate attitude opens our inner door, and as a result it is much easier to communicate with others. If there is too much self-centered attitude, then fear, doubt and suspicion come and as a result our inner door closes. Then it is very difficult to communicate with others." (Dalai Lama).
Questo pensiero sta alla mia anima preciso come un guanto!
Comunicare con gli altri significa aprire le porte interiori e per far ciò abbiamo bisogno di essere “compassionate”, che non è soltanto essere compassionevoli, ma anche essere indulgenti, misericordiosi, sensibili, umani, buoni, comprensivi, tolleranti, ecc.
Comunicare con gli altri significa aprire le porte interiori e per far ciò abbiamo bisogno di essere “compassionate”, che non è soltanto essere compassionevoli, ma anche essere indulgenti, misericordiosi, sensibili, umani, buoni, comprensivi, tolleranti, ecc.
Certo è che non possiamo pretendere che chiunque incontriamo sia nello stato di "compassionate attitude" di cui parla il Dalai Lama.
La comunicazione va ben oltre la reciproca simpatia e/o antipatia.
Comunicare è esprimersi, è l'apertura della nostra porta interiore, è dare un invito agli altri... è condividere se stessi, condividere il proprio viaggio di vita. Ora, potremmo incontrare persone con poca o nessuna voglia di condividere la comunicazione... però tra la non condivisione della comunicazione e l'incomprensione ci dovrebbe essere una sottile differenza...tra l'incomprensione e la mal comprensione ci dovrebbe essere un'altra sottile differenza...
La comunicazione va ben oltre la reciproca simpatia e/o antipatia.
Comunicare è esprimersi, è l'apertura della nostra porta interiore, è dare un invito agli altri... è condividere se stessi, condividere il proprio viaggio di vita. Ora, potremmo incontrare persone con poca o nessuna voglia di condividere la comunicazione... però tra la non condivisione della comunicazione e l'incomprensione ci dovrebbe essere una sottile differenza...tra l'incomprensione e la mal comprensione ci dovrebbe essere un'altra sottile differenza...
E’ un momento in cui avverto la mancanza di comunicazione (lack of communication, e non luck of communication) come fosse una perdita di tempo, energia sprecata - nonostante si debba aumentare l'entropia dell’universo.
Sembra che più potenti siano i mezzi di comunicazione, meno efficienti siano, e non soltanto perchè ci mettano o meno un bavaglio...
Accadimenti anche recenti mi portano sempre più a credere che ci sono persone il cui sport preferito è mal comprendere gli altri e diffondere tale mal comprensione a tambur battente…Che fare???
Mi era balenata l’idea di scrivere un cartello, da appendere intorno al collo, “Io voglio comunicare con gli altri, astenersi rompibolle e disinteressati”, ma non credo sortirebbe effetto alcuno. Oppure potrei andare in giro con una tavoletta di legno, vestita di accappatoio bianco, parlando come il famoso guru di Quelo…che nella sua surrealtà almeno ti amazzava di risate…
Ecco, di fronte a certe persone io “c’ho grossa crisi, miagolo nel buio e vado a dentoni…mi chiedo come mai? come dove nel mondo, dove chi, perchè, quando?” ed in ogni caso “la risposta è dentro di me, ma è sbagliata!” Eppoi “mica posso fa’ tutto io! te lo sai a che ora mi sono alzata stamattina?” Ecco, di fronte a certe persone, invece di aprire la porta, mi devo ricordare di queste perle di saggezza foggiana e assumere un aria di compatimento e non di compassione. Loro non capiranno la differenza, io si…perchè penso ancora e lo faccio ogni giorno di più! Lo so, è un brutto vizio da forte dipendenza…vabbè, prima o poi andrò in rehab pure io…ma poi…poi eh…
Sembra che più potenti siano i mezzi di comunicazione, meno efficienti siano, e non soltanto perchè ci mettano o meno un bavaglio...
Accadimenti anche recenti mi portano sempre più a credere che ci sono persone il cui sport preferito è mal comprendere gli altri e diffondere tale mal comprensione a tambur battente…Che fare???
Mi era balenata l’idea di scrivere un cartello, da appendere intorno al collo, “Io voglio comunicare con gli altri, astenersi rompibolle e disinteressati”, ma non credo sortirebbe effetto alcuno. Oppure potrei andare in giro con una tavoletta di legno, vestita di accappatoio bianco, parlando come il famoso guru di Quelo…che nella sua surrealtà almeno ti amazzava di risate…
Ecco, di fronte a certe persone io “c’ho grossa crisi, miagolo nel buio e vado a dentoni…mi chiedo come mai? come dove nel mondo, dove chi, perchè, quando?” ed in ogni caso “la risposta è dentro di me, ma è sbagliata!” Eppoi “mica posso fa’ tutto io! te lo sai a che ora mi sono alzata stamattina?” Ecco, di fronte a certe persone, invece di aprire la porta, mi devo ricordare di queste perle di saggezza foggiana e assumere un aria di compatimento e non di compassione. Loro non capiranno la differenza, io si…perchè penso ancora e lo faccio ogni giorno di più! Lo so, è un brutto vizio da forte dipendenza…vabbè, prima o poi andrò in rehab pure io…ma poi…poi eh…
E sulle note dei Cranberries che da San Giuliano giungono fin qui, buonanotte ;-)
FInalmente ritorni, e alla grande!!!
RispondiEliminaInnanzitutto, mi piace il nuovo "vestitino", forse per esorcizzare il "io levo le castagne dal fuoco e lui/lei so prende tutti i meriti" dovrei farlo anche io...
Secondo punto: hai ragione su ttua la linea sul pesce!!!!
Terzo: comunicare è difficilissimo! E' rarissimo trovare qualccuno in quella predisposizione ed è ancor più difficile quanddo si ha invece quella naturale propensione ad essere fraintesi... Una mia amica riesce a trasformare in oro tutto quello che dice e fa, anche se è la metà di quello che faccio io, io riesco a ridurre al 10% tutto quello che dico e faccio. E' un talento e, o ce lo hai o non ce lo hai... e io non l'ho! Spero per te che sia diverso...
Baci, ti sono arcistravicina!
Ciao Stefania cara!
RispondiEliminaritorno perchè ho bisogno di pulizia, purezza e sincerità.
Il tuo terzo punto è perfetto. Io lavoro a stretto contatto con due persone ed entrambe hanno la capacità innata di far apparire il loro 10% come fosse un 100% elevato ad infinito, in alcuni casi anche ad infinito alla seconda. Qualsiasi cosa io faccia, appare si è no 10% ed in più non ho, come dici tu, l'innata capacità di cui ti parli. Anche a te capita di passare da rompibolle se francamente dichiari le tue ragioni al riguardo???
Grazie mille di tutto :-***
Buona domenica