Questa è una iniziativa pubblicizzata da un grande quotidiano nazionale: ricordare l'11 settembre che cambiò il nostro tempo, che ci fece sentire il peso della storia andando con la mente a dove eravamo, cosa stavamo facendo.
Io ricordo dov'ero...era un giorno lavorativo ed ero in clean room a mettere su un campione...all'epoca studiavo ancora le acque ed in particolare la speciazione di elementi in tracce in esse e per questi studi si lavora in clean rooms (camere bianche), per minimizzare contaminazioni. Per me settembre si riferiva ad un altro anniversario...
Un anno prima, esattamente in settembre, mentre ero in crociera oceanografica nel Pacifico, durante una sosta a terra mi ruppi malamente caviglia e gamba destra. Dopo un anno, operazione con placca, viti e amenità varie e riabilitazione, qualche dolore c'era ancora (ogni tanto c'è ancora, soprattutto quando cambia il tempo) ma camminavo e lavoravo...era il mio ultimo anno di dottorato.
Avevo una piccola radiolina, molto plasticosa che riuscivo a tenere in tasca, che non so come facesse a funzionare tanto sembrava un giocattolo; così mentre ero sola in clean room ascoltavo musica, quando potevo. Fu così che sentii la prima edizione straordinaria...non ricordo quale fu la primissima sensazione che provai, ma ricordo con certezza che uscii dalla clean room e chiesi a chi era in laboratorio se avevano per caso sentito cosa stava succedendo a N.Y. e ricordo che cercammo in rete qualcosa per saperne di più.
Le notizie erano frammentarie e rendevano parzialmente il piccolo armaggedon che era in atto.
Ricordo che finii più in fretta che potevo per rientrare a casa appena possibile. E appena a casa accesi il televisore e le prime immagini che vidi furono quelle del crollo della prima torre...lacrime e smarrimento...ricordo che chiamai mio marito per raccontargli ciò che stava accadendo...rimasi davanti al televisore, di canale in canale per capire, per sapere, per esorcizzare la paura pensando che fosse solo un attacco terroristico e non un contrappunto epocale...
Ricordo il giorno dopo, la vita quotidiana che continua, il lavoro, lo spettro della Storia che incombe, il sentirsi sollevata perchè l'allora fidanzata del mio tutor di dottorato, che era a N.Y per lavoro, era a posto...
Si cercava anche da questa parte dell'oceano di vivere di nuovo una normalità, ma la Storia ci aveva toccati tutti, anche se eravamo tanto lontani da quella parte dell'oceano...
Adesso, dieci anni dopo crediamo di aver trovato alcune delle risposte a quell'armaggedon, ma ne mancano tante, troppe...quando c'è una strage, la verità sembra essere morta con le vittime -in Italia nel nostro piccolo ne sappiamo qualcosa, Ustica, Bologna, l'Italicus, Piazza Fontana...solo per citarne alcune.
Tante parole scritte e dette e nessuna è ancora riuscita a spiegare fino in fondo il dolore grande, la spaccatura di quel giorno di dieci anni fa ...ci riuscirà mai?
Oltre alla memoria, ci resta la speranza?
Oltre alla memoria, ci resta la speranza...
over the rainbow...
Oltre alla memoria, ci resta la speranza?
Oltre alla memoria, ci resta la speranza...
ho scritto tutto nel mio blog
RispondiEliminaè troppo pericoloso dimenticare il passato
@ Vale ho letto un abbraccio grande e tenero
RispondiElimina... Io mi sarei sposata di li ad un mese e 20 gg. ed il giorno dopo avevo la prova vestito... Ricordo che eravamo appena tornati dal corso per magistratura, televisione accesa e audio eliminato così per un caso. Andrea in poltrona io davanti allo specchio, Andrea mi dice: Olga aumenta l'audio perché deve essere successo qualcosa. Io giro lo sguardo vedo la prima torre in fiamme e gli rispondo: ma no Andre e il telefilm americano sugli avvocati (fino a poco prima in programmazione peraltro) e mi rigiro. Lui insiste: secondo me no c'e il logo del tg2 in basso... mi rigiro, sgrano gli occhi aumento l'audio e neppure il tempo di capire e vediamo in diretta il secondo aereo schiantarsi. Tanto e vero che io non posso più rivedere quella scena senza che un brivido mi attraversi con contemporanea chiusura degli occhi. A quel punto mi sono seduta accanto a mio marito e gli ho detto: tu lo sai vero? Da domani gli Stati Uniti raderanno al suolo il Medio Oriente.
RispondiEliminaCara Fabi i tuoi dubbi sulla "verità" sono anche i miei, e io sono convinta che il vero risultato che si voleva ottenere fosse più ambizioso e meno immediato, ovvero il crollo della economia occidentale, dopo 10 anni missione compiuta! E noi sappiamo che in situazioni di emergenza anche economica gli Stati giustificano la scelta di decisioni autoritarie che poco collimano con la democrazia... Qui prodest?
Ciao Fabi!
RispondiEliminaPer me è stato un cambiamento radicale e fa parte della vita, da allora, come comportamento e ordine di idee, con o senza rievocazioni!
Lo vidi in diretta alla CNN, che per caso stavo guardando con lo zapping sul satellitare!
Scappai fuori piangendo, mi era venuto un tremendo presentimento di guerra, impotenza!
La vicina non sapeva, la TV ital aprì l'edizione straordinaria dopo più di mezz'ora!
La vicina non ebbe la stessa sensazione, e io ero delusa che lei non capisse dalla mia agitazione!
Grazie!
10 anni fa ero in viaggio di nozze e dopo una blla giornat afelice vederequetse immagini è stata una doccia fredda.all'inizio pensavamo ad un film.assolutamente non si potrà dimenticare
RispondiEliminaio studiavo per un esame dell'università..anzi ero al telefono con un amico per parlare di un teorema e lui mi dice "oh, guarda in tv che succede a New York!" Quel giorno non lo scorderò mai..ho avuto paura, lo confesso!
RispondiEliminaNoi eravamo a Kiev, in Ucraina, per portare a casa la nostra bambina che all'epoca aveva 3 anni. Al seguito avevamo il primogenito ;) di 4 (la psicologa aveva tanto insistito perchè lo portassimo con noi a prendere la nuova sorellina, e così avevamo fatto). Stavamo tutti in un appartamento in affitto, grazie al cielo con TV satellitare. Ricordo lo choc delle prime immagini e poi il nostro stare perennemente incollati alla CNN per capire bene cosa era davvero successo e come avrebbero reagito gli USA. La nostra paura si sommava a quella di rimanere bloccati lì con 2 bambini piccoli a tempo indefinito... Per fortuna ricordo poi la nostra ambasciata sbrigare le ultime formalità burocratiche a tempo di record, per rispedirci in tutta fretta in Italia.
RispondiEliminanon ci saranno mai abbastanza parole per ricordare e commentare a sufficienza... io ho ancora molti punti interrogativi aperti ma va beh... non è questa la sede...
RispondiEliminal'unico pensiero è che certe cose non dovrebbero capitare e si spera che non ricapitino più...
Abbiam fatto appena in tempo a rivangare l'11 settembre e siam di nuovo in allarme per le centrali...perlomeno qui in Piemonte... mah!
Non si può e non si deve dimenticare......Io ero a casa, a studiare, poi tutto si è fermato....fissi davanti alla televisione a guardare quelle immagini.....le torri, gli arei, il fuoco, le urla, i corpi nel vuoto...... nulla è stato come prima!!!
RispondiEliminaDomenica ho avuto conferma del fatto che nessuno di noi ha dimenticato quell'11 settembre, quella giornata così bella e limpida che ha cambiato la storia. Avevo ospiti a pranzo e abbiamo ricordato la catastrofe: anche loro ricordavano esattamente cosa stavano facendo quel giorno di dieci anni fa, quando le tv e le radio cominciarono a diffondere la notizia. Io ero in casa, a sorvegliare i lavori di ristrutturazione, ed ero circondata da muratori, idraulico ed elettricista. E' stata una fortuna poter condividere immediatamente quell'angoscia con altre persone, scambiarci le prime impressioni guardando stupefatti le immagini trasmesse dalla CNN.
RispondiEliminaScrivevo al computer quando mio figlio (classe '94) mi venne a chiedere perché non si vedevano più i cartoni animati in televisione. Da lì, inchiodato alle immagini, spiegavo a mio figlio che tutto andava bene...
RispondiElimina@ Tutti un grande grazie per essere passati di qua a raccontare la storia nella Storia :-*
RispondiElimina