venerdì 18 aprile 2014

Pasqua nei nostri cuori ... Easter in our hearts


"Non aspettare di finire l’università,

di innamorarti,

di trovare lavoro,
di sposarti,
di avere figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera,
l’estate,
l’autunno o l’inverno.

Non c’è momento migliore di questo per essere felice.
La felicità è un percorso, non una destinazione. 
Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
ama come se non ti avessero mai ferito 
e balla, come se non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce,
i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.
Ma l’importante non cambia: 
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
Dietro ogni traguardo c’è una nuova partenza. 
Dietro ogni risultato c’è un’altra sfida.
Finché sei vivo, sentiti vivo.

Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere."

Pensieri di Madre Teresa di Calcutta



Leggendo queste parole di Madre Teresa, ho pensato che augurio migliore non c'è.
"Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere"... poche parole per descrivere la fatica di vivere, fatica che mi sento addosso come fosse la mia vera pelle. Soprattutto in questo momento, nel quale le contingenze mi appesantiscono un po' troppo.
Però, sono anche parole di speranza, di un sorriso che apre il cuore, ricordandogli che vivere è una oscillazione tra dolore e gioia; serve conoscere bene entrambi per apprezzarli appieno.
Allora, che sia davvero Pasqua per TUTTI, senza distinzione alcuna.
Che sia momento di riflessione e di rinascita, che sia momento di luce dopo il buio...
Auguri.



La Pace


Non importa chi tu sia,

uomo, donna,
vecchio o fanciullo,
operaio o studente,
o commerciante:
se ti chiedono
qual è la cosa
più importante
per l’umanità
rispondi
prima
dopo
sempre
la pace, la bontà.

Li Tien Min




mercoledì 9 aprile 2014

Per lo swap di Manu Scones al cioccolato fondente e frutti rossi senza glutine senza lattosio senza proteine del latte ... Chocolate chunk scones with red fruits gluten free dairy free milk proteins free

Sottotitolo: quando giocare in cucina è anche terapeutico.

Le belle giornate si susseguono come le perle lungo un filo, però i miei acciacchi fanno i dispetti: sbuffano, si accapigliano, mi pizzicano, risbuffano, si azzuffano... 
Insomma, il caos regna sovrano.

Per scacciare via l'uggia e gli effetti collaterali delle medicine, che c'è di meglio che cucinare? Soprattutto cucinare biscotti e con una bella ricetta tratta dal libro di Elana Amsterdam?
Non bisogna pensarci su, bisogna farlo e basta!
Inoltre, c'è da partecipare allo Swap organizzato da Manu
La mia compagna di swap è Stefania, blogger autrice di Dolci ma non troppo, che mi ha inviato come ingrediente segreto dei cubetti di frutti rossi (senza glutine, per fortuna! Bravissima Stefania!)
A mia volta le ho inviato il mio ingrediente segreto, ma purtroppo il servizio postale ha colpito ancora e l'ingrediente segreto non è giunto a destinazione.   al secondo invio è finalmente giunto a destinazione! Stefania ne farà meraviglie, ne sono certa!
Nonostante questo, spero di aver fatto onore all'ingrediente inviatomi e anche allo swap organizzato da Manu, che sta pubblicando tutte le foto e le ricette ricevute.

Ed ecco la mia proposta

Scones al cioccolato fondente e frutti rossi 
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte
Chocolate chunk scones with red fruits 
gluten free dairy free milk proteins free




Ingredienti §

350 g di farina di mandorle - per me home made #
4 g di cremore+bicarbonato di sodio già miscelati assieme, senza glutine e vegan #
75 g di olio di riso
83 g di sciroppo d'agave bio #
2 uova grandi - per me extrafresche cat. 0
100 g di cubetti di frutti rossi #
150 g di cioccolato fondente da spezzare al coltello, 73% senza proteine del latte e lattosio #

# ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni. Per il lattosio e le proteine del latte controllare sempre le etichette e le diciture in esse presenti.


§ Quella che propongo è la mia personale versione della ricetta di Elana, ho pesato gli ingredienti e ho sostituito l'olio di vinacciolo con l'olio di riso, del quale ho già spiegato le proprietà. Ho usato anche io lo sciroppo d'agave, che in questa ricetta da una meravigliosa nota aromatica. 
Lo sciroppo d'agave è una miscela di fruttosio e glucosio, in proporzioni differenti rispetto al saccarosio, lo zucchero comune, che per inciso uso sempre più spesso grezzo.
Con queste grammature vengono esattamente 15 scones, la cui durata non è stimabile (sappiatelo!)

Procedimento



Questi scones sono di una facilità impressionante, che si accompagna alla facilità con la quale si mangiano.
Ho fatto preriscaldare il forno a 180 °C.
Allora, in una ciotola capiente ho messo la farina di mandorle fatta in casa, da me medesima, l'olio di riso, lo sciroppo d'agave e le uova e con un leccapentola ho mescolato il tutto.
Con uno dei coltelli di ceramica, il più grande, ho tagliato a pezzetti il cioccolato fondente su un tagliere.
Ho poi aggiunto i cubetti di frutti e i pezzi di cioccolato fondente e ho mescolato il tutto; infine ho aggiunto il lievito (cremore+bicarbonato) e ho mescolato bene.
Ho messo della carta da forno sulle leccarde del forno.
Con un cucchiaio ho prelevato il composto e l'ho poggiato sulla carta da forno, con il garbo di una perfetta chaltron woman. Ho quindi formato 15 scones.
Li ho infornati in forno caldo e li ho lasciati cuocere 17 minuti - nella ricetta originale il tempo di cottura varia dai 12 ai 17 minuti. Ricordando che ogni forno è a sé, fate la prova stecchino e controllate la doratura. 
Guardando i miei, direi che 15 minuti col mio forno potrebbero essere sufficienti.
Una volta sfornati, ho lasciato gli scones per almeno 10 minuti sulla leccarda, poi li ho passati sulla griglia per dolci e li ho lasciati raffreddare per almeno 30 minuti.
Poi, c'è stato l'assaggio...

Siccome uno tira l'altro, praticamente sono stati dimezzati già ieri sera... 
L'uomo piccolo ha detto: " potevi non metterci i frutti rossi, col cioccolato erano stupendi e li hai rovinati!" Ma è un vero chocolate addicted, quindi peso il suo giudizio...
L'uomo grande ha detto: "perchè ci hai messo il cioccolato? E' un sapore troppo forte per le mandorle e i frutti rossi!" Ma lui nei dolci il cioccolato non lo ama, quindi peso il suo giudizio...
Ecco ho capito che la prossima volta devo raddoppiare la dose e farne metà al cioccolato fondente e metà ai frutti rossi.
A me l'insieme piace proprio perchè l'amaro del cioccolato si fonde con il dolce dei cubetti di frutti rossi e la nota finale è lievemente asprigna. 

Con questo esperimento biscottato riuscito abbino un bel libro, un'altra avventura di Flavia De Luce, detective giovanissima e chimica avventurosa, The Weed that Strings the Hangman's Bag.
Tazza di cioccolata calda inclusa.













domenica 6 aprile 2014

Quanti modi di Fare e Rifare LA TORTA PASQUALINA

Non sempre riesco a partecipare a questo appuntamento dei Quanti, che riunisce tante splendide persone e altrettanto splendide ricette, ma questa volta ce l'ho fatta!


Per questo appuntamento siamo a casa di Carla, Un'arbanella di Basilico, una amica blogger davvero speciale che propone sempre splendide ricette e meravigliosi racconti. Carla ci propone un classico della tradizione ligure, la Torta Pasqualina, che ho reinterpretato con i miei senza.

Torta Pasqualina senza glutine senza latte vaccino
Ligurian Easter Tart gluten free cow milk free



Ingredienti per una torta da 24 cm di diametro


200 g di farina MixIt Ds #
150 g di farina di grano saraceno senza glutine #
150 g di farina di mais di Storo senza glutine #
2 cucchiaini di mix di fiori Sonnentor senza glutine senza lattosio senza proteine del latte #
7 g di xantano
6 g di sale fino
70 g di olio di riso
350 ml di acqua tiepida

Per il ripieno

400 g di ricotta di capra bio, ben scolata
400 g di spinaci novelli saltati con spicchio d'aglio (che poi viene tolto) e cipolla tritata
1 tuorlo d'uovo extrafresco grande, cat. O
noce moscata grattuggiata al momento con Microplane

# ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni

stampo da 24 cm a fondo apribile
spray antiaderente per teglie
tagliabiscotti a forma di colomba
farina di riso per lo spolvero

Procedimento

L'ho fatta riposare in frigo abbondantemente.
Poi, ne ho presa metà dose, che ho steso piuttosto sottile, e ho foderato lo stampo precedentemente spruzzato con lo spray antiaderente. La pasta matta così fatta si stende facilmente, è molto rustica, sebbene l'aggiunta del mix di fiori gli dia un aroma particolare;  invece di creare vari strati di sfoglia come richiede la tradizione, ne ho fatto uno. Ho rifilato per bene i bordi e ho steso nuovamente la pasta avanzata; con il tagliabiscotti a forma di colomba ho tagliato una colomba di pasta da mettere al centro della torta.
Sul fondo della torta ho messo la metà degli spinaci novelli, precedentemente saltati con aglio e cipolla tritata finemente.
Ho fatto riscaldare il forno in funzione ventilata con la resistenza in basso accesa, così da poter cuocere bene anche il fondo, a 200°C.
In una terrina ho mescolato la ricotta di capra ben scolata con la noce moscata; ricordo che il latte di capra per la sua composizione è generalmente ben tollerato da chi è intollerante alle proteine del latte vaccino (intolleranza secondaria al lattosio).
Ho steso tre quarti della ricotta di capra sopra gli spinaci.
La restante ricotta è stata mescolata con gli spinaci rimanenti, che hanno formato l'ultimo strato di ripieno.
Ho posto al centro della torta la colombina di pasta e in alto, sopra la colombina, ho fatto una fossetta dove ho posto il tuorlo d'uovo.
Un cielo Pasquale.




Ho infornato la torta e ho abbassato la temperatura a 190 °C. La torta va cotta 35-40 minuti circa. 
Dopo circa 10 minuti, ho coperto la superficie con un foglio d'alluminio, per far si che il tuorlo non bruciasse o non scoppiasse.
Una volta cotta, ho lasciato la torta in forno spento per 10 minuti circa, poi ho aperto lo stampo e l'ho posta su una griglia per dolci.

Con la restante pasta matta ho fatto i soliti salatini, che ho cotto mentre cuoceva la torta.
Ci siamo gustati torta e salatini.
Che dire? Ottima!
E' piaciuta a tutti. Non è la ricetta originale della Torta Pasqualina, è la versione con alcuni senza, ma ci ha messo davvero d'accordo tutti.
Grazie mille Carla e con vero piacere a questa torta abbino un giallo molto bello, una delle avventure di Flavia De Luce, The Sweetness at the Bottom of the Pie.
Voi che libro ci abbinereste alla vostra Pasqualina?

Il prossimo appuntamento di Quanti Modi di Fare e Rifare è il 6 maggio con una splendida versione di un grande classico: Mini Quiches Lorraine da Profumo di Zenzero e Cannella.

Arrivederci alla prossima, allora!
Bon àppetit!

venerdì 4 aprile 2014

Nocciolata al miele senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il 100% Gluten Free (fri)Day #GFFD ... Honey and Nut Cream gluten free dairy free milk proteins free for the 100% Gluten Free (fri)Day #GFFD

Sottotitolo: Quando le cose non vanno come vorrei, una ricetta che è una non ricetta ad altissima golosità, e torno a sorridere

Ritorno a postare solo di venerdì?
Beh, spero proprio di no.
E' stata una settimana densa, pesante per certi versi, lieta per altri. Ad esempio, martedì, dopo il lavoro, complice l'ora legale e la bella giornata di sole, invece di tornare direttamente a casetta, sono andata a fare alcune commissioni in quel di Mestre, portando a spasso con me anche la mia voce a, quella bitchy.
Evidentemente, la primavera e/o l'ora legale le hanno donato rinnovate energie, grandi sorrisi e tonnellate di ironia. Passeggiare con lei è stato spassoso, assai.
La voce a, oltre ad essere bitchy, è anche fashionista, e l'accoppiata può rivelarsi pericolosa e diversamente divertente

Voce a: "Calze in microfibra pesante color beige/carne, maximaglietta che sconfina nella camicia da notte, maglioncino di lana che spunta dal chiodo, chiodo nero e polacchine nere... cos'è? Le sinapsi del buongusto ti sono forse state negate dalla nascita?"
Io: "Ma dai! E' una studentessa, è giovane..."
Voce a: "Vuoi forse dire che stamattina per non far tardi alla lezione si è lasciata su la camicia da notte?"

Voce a: "Adoro le Dr Martens! Sono meravigliose, soprattutto se nere. Perché rovinarle indossando shorts fantasia, identici a quelli di un bruttissimo pigiama estivo, e calze nere pesantissime?"
Io: "Ma è una ragazzina! Poi gli shorts vanno di moda... non lo sapevi?"
Voce a: "Sì, lo sapevo, ma quelli non sono shorts, ti ripeto assomigliano ad un bruttissimo pigiama estivo e le Dr Martens dovrebbero abbandonare quel corpo per salvarsi... "
Io: "Ma per favore... ma dai... esageratissima... "

Voce a: "Sempre con questi fuseaux..."
Io: "guarda che adesso si chiamano leggings..."
Voce a: "leggings o fuseaux, sempre quello sono... comunque vanno bene in palestra, non sotto quella casacca con il pizzo, la mortificano... eppoi vogliamo parlare delle scarpe?"
Io: "guarda che non è che tutti hanno una cabina armadio a tre piani..."
Voce a: "ma che dici! non serve mica una cabina armadio, basta il buon gusto! A questo punto, perché non sdoganiamo i body scosciati e la fascia in testa di Olivia Newton John? Eh, dimmi, eh...perché?"
Io: "Ma per favore... ma dai... esageratissima... "

Voce a: "OMGGG!"
Io: "E adesso che c'è?"
Voce a: "Ma guarda quei leggings!"
Io: "cosa hanno?"
Voce a: "No, dico, ma li hai visti? Una volta esistevano le fantasie etno chic, quella fantasia sembra uscita da un pensiero malsano, dopo una pessima sbronza triste!"
Io: "vabbè... ma se piacciono alla signora che li indossa..."
Voce a: "la tua ingenuità per le cose del mondo comincia a spaventarmi, sai..."
Io: "Invece io temo quello che mi dirai riguardo a quello che indosso..."
Voce a: "Hai ancora moltissimo da studiare, però un microgrammo di buon gusto ce l'hai."
Io: "... (sospirone di sollievo)... forse, non è stata una grande idea portarti a passeggiare con me..."
Voce a: "scherzi? Erano mesi che non mi divertivo così tanto!"

Effettivamente, nonostante il sarcasmo affilato come un rasoio, il pomeriggio si è rivelato una vera oasi di distrazione e di pace. Accantonate le piccole e grandi grane lavorative, il mio sorriso ne ha risentito positivamente e anche la cucina.
Eppure, oggi, per l'appuntamento settimanale del 100% Gluten Free (fri)Day, mi presento con una ricetta non ricetta, fatta di due soli e unici ingredienti che, però, insieme sono strepitosamente golosi.


Nocciolata al miele 
senza glutine senza lattosio senza proteine del latte per il 100% Gluten Free (fri)Day
Honey and Nut Cream 
gluten free dairy free milk proteins free for the 100% Gluten Free (fri)Day




Ingredienti

200 g di nocciole #
400 g di miele di acacia bio 100% italiano

# ancora una volta ricordo che: per i celiaci e le persone gluten sensitive bisogna accertarsi sempre che ci sia o la SPIGA SBARRATA  o l'apposita dicitura SENZA GLUTINE come da regolamento CE 41/2009 e non dimenticare mai il discorso sulle tracce contaminazioni e cross-contaminazioni

Procedimento




E' di una semplicità sorprendente, ma sublime e ad alto indice di assuefazione. 
L'idea l'ho presa da una specialità che ci è stata gentilmente regalata a Natale, che a me e al cucciolo è piaciuta moltissimo; sono anche riuscita a trovarla in zona, ma considerata la sua bontà, mi sono decisa a provare a farla a casa.
Ho tostato in forno le nocciole, pochi minuti a 180°C, davvero pochi, perché altrimenti gli oli essenziali della nocciola si bruciano e tutto finisce nella pattumiera.
Poi, ho messo le nocciole l'accessorio robot del Kenwood, usando la lama normale; con la manopola nella posizione "pulse" (P) ho tritato le nocciole, finché non sono diventate una crema soda.
A quel punto, ho aggiunto il miele d'acacia in due-tre volte, sempre mescolando tra una aggiunta e l'altra.
Si ottiene una crema liscia e profumatissima, che va invasettata in vasi di vetri previamente sterilizzati.
Per la sterilizzazione, io uso il MW, ci sono delle ottime procedure sicure, oltre che rapide.
Questa crema è ottima spalmata sul pane con tutti i miei senza, ma anche sulle gallette di riso ha il suo perché... ha il suo perché anche mangiata a cucchiaini, dice il cucciolo.




Spesso, nelle cose semplici si cela grande bontà.
A questa ricetta abbino come sempre un libro, dal sapore dolce, ma con un pizzico di malinconia: un libro di poesie, ancora di W.H. Auden, La Verità, Vi Prego, sull'Amore, che divenne piuttosto famoso in Italia dopo l'uscita del film Quattro Matrimoni e un Funerale.
Volete favorire?
Ah! Nel caso vorreste sapere qualcosa di più sullo zucchero vi consiglio di leggere questo post.
Arrivederci alla prossima ricetta e al prossimo appuntamento del 100% Gluten Free (fri)Day.